1) La locandina della mostra di Dalí / 2) Monica Borgatta e il catalogo di Dalí
Dalí - “Materie dialoganti” - Palazzo Liceo Saracco - Acqui Terme (AL)
dal 16 luglio al 4 settembre 2016
Che il vino sia un’arte, come cultura, e anche un’arte antica, come arte contadina, lo scopriamo se ripercorriamo il Tempo sino ai giorni nostri.
L’arte di fare il vino si perde nella notte dei tempi, è nata con l’uomo e passo dopo passo l’ha accompagnato nel tempo.
In Toscana sono stati ritrovati dei reperti fossili di tralci di vite che risalgono a 2 milioni di anni.
Nel neolitico la vite spontanea produceva già la bevanda, mentre tracce di coltivazione sono state rinvenute in Turchia.
Lungo le rive del Mar Caspio che lambisce le coste dell’Iran, gli archeologi hanno rinvenuto in un villaggio neolitico una giara con residui secchi di uva risalenti ad oltre il 5000 a.C.
Pare che il primo vino sia nato nel Caucaso circa 10000 anni fa. Nelle grotte armene è stato rinvenuto materiale risalente al 4000 a.C., che sembrerebbe appartenuto ad una azienda di produzione del vino su larga scala.
Agli Egizi si deve l’inizio della più grande e accurata coltivazione e produzione del vino.
Grecia e Italia primeggiarono per la qualità e negli scambi.
Tutta la storia della civiltà attribuisce al vino un grande potere sia come produzione e merce di scambio che come bevanda sacra e religiosa, legata agli dei e alla magia, al cristianesimo e ad altre culture e religioni.
Che sia un’arte, intesa come arte pittorica, culturale, in ogni altra rappresentazione, lo vediamo nei dipinti, nelle poesie o nei racconti, al cinema o a teatro. Nella musica, con il canto e la lirica abbiamo la massima espressione di dediche al vino.
Le prime bottiglie e i bicchieri sono stati una espressione artistica che si è perfezionata nel tempo, sino a divenire opere di pregio, pezzi da collezione, da museo del vetro.
L’uso delle moderne etichette “illustrate”, ha sostituito i primi approcci grafici dei semplici cartellini con la scritta a mano dell’annata e del tipo di vino contenuto.
Tutto il mondo legato al vino è una espressione artistica che nasce prima dall’opera che il contadino svolge nei vigneti, nella cantina, poi nel commercio.
Ma esiste anche un’altro modo di coniugare vino e arte ed è di questo che voglio farvi partecipi, dopo questa breve illustrazione per introdurvi in un evento che mi affascina particolarmente. In fondo, la mia indole è quella dell’artista, è con la pittura surrealista, che mi sono plasmata e ho vissuto la mia giovinezza, prima di passare al mondo giornalistico!
Ed è perchè il personaggio di cui voglio parlarvi è stato uno dei miei miti e oggi ho la possibilità e la gioia di scoprire alcune sue opere grazie al Comune di Acqui Terme, in provincia di Alessandria e al...vino, o meglio ad una prestigiosa cantina che in sinergia con il Comune e la Regione Piemonte inaugurerà a Palazzo Liceo Saracco la mostra dedicata ad uno dei più eclettici artisti surrealisti: Salvador Dalí!
Il primo incontro è la presentazione alla stampa della mostra e del catalogo, presso la Cantina Cuvage: quasi a voler tenere a battesimo con le bollicine una mostra prestigiosa! Un varo benaugurale verso un mare che lambisce luoghi lontani, come il Mar Mediterraneo che unisce Italia e Spagna, la terra di origine di Salvador Domènec Felip Jacint Dalí i Domènech, marchese di Púbol, meglio noto come Salvador Dalí.
Stravagante come ogni artista, ma con quella dote di intelligenza che racchiude tutte le qualità della parola: intuitivo, ingegnoso, con capacità non comuni, socievole, persona di talento, fantasioso, ecc.
Parlare di lui mi sembra superfluo, basta cliccare in internet per avere tutte le notizie possibili, quindi dedicherò lo spazio a presentarvi la mostra.
Indubbiamente oltre al talento, di lui cosa ha colpito sino ad accentuarne la fama sono stati i modi eccentrici, gli atteggiamenti stravaganti, ma è anche noto il detto che vuole gli artisti “così”, sennò non sono artisti!
1)La locandina della mostra “I Menu Raccontano” / 2) La “Signora del Cuvage” / 3) Monica Borgatta
Ad Acqui Terme (AL), dal 16 luglio al 4 settembre 2016, potrete ammirare le sue opere alla mostra “Materie dialoganti”.
Alla Presentazione per la stampa, il Sindaco Enrico Bertero ha presentato con orgoglio la mostra antologica di Salvador Dalí, curata dall’architetto Adolfo Francesco Carozzi e realizzata con il supporto di The Dalí Universe, la cui collezione, assemblata e curata dalla Stratton Institute è stata esposta in oltre 100 musei e location di fama mondiale, con un’affluenza di oltre 12 milioni di visitatori.
Fu lo stesso Dalí a suggerire a Benamino Levi presidente della Stratton Institute, curatore d'arte, direttore di museo e grande mercante d'arte, di creare e organizzare mostre a lui dedicate.
La mostra presenta lavori eseguiti su carta e ceramica, sculture in bronzo, oro, vetro. Completeranno l’esposizione oggetti di arredamento, fotografie.
Tra le numerose opere realizzate con materiale e tecniche diverse, indubbiamente di notevole interesse e grande attrazione è certamente la monumentale scultura il bronzo del “Profilo del Tempo” e, come affermano gli organizzatori: “dal forte impatto emotivo, posizionata nello spazio esterno prospiciente l’edificio della mostra”.
Dalle 10 alle 13 e dalle 16,30 alle 22,30 si potranno ammirare pitture, sculture, illustrazioni, grafica ed elementi di arredo nei locali interni e negli spazi esterni che faranno da palcoscenico alle surreali opere dell’eclettico Maestro.
Il titolo “Materie dialoganti” suggerisce il tema dominante del pensiero di Dalí divenendo la sua stessa anima, l’essenza che ha caratterizzato la poliedrica vita dell’artista.
Tutto diviene espressione di vita, in un messaggio caratterizzato dalle figure e dalle materie “dialoganti” ed in ognuna è racchiuso una parte dell’Essenza del Maestro!
Il Surrealismo è già di per sè stesso un messaggio sublimale in bilico tra la realtà e la fantasia dell’autore, un viaggio “dentro di noi”, come disse il filosofo Ebner: “Ogni pittore dipinge sè stesso!”.
Dalí non vuole solo suscitare ammirazione davanti alla bellezza di un’opera d’arte, ma indurre il visitatore a provare sensazioni, emozioni e lo fa con maestria, giocando a creare atmosfere suggestive, dense di patos, surreali composizioni di simbolismi che lasciano spazio all’immaginazione!
Giochi di luce e colore, in modo perpetuo, danno vita e movimento al vetro creando un forte impatto visivo che suggestiona il visitatore. Trasferendo nella materia resa “viva” le proprie emozioni e sensazioni Dalí le trasferisce nel visitatore facendogli “percepire” il messaggio espressivo e fantastico che vuole mandargli.
Dalí fu genio e follia, sregolatezza, piacere di un vivere inquieto, in un epoca dove l’arte offriva l’ambiguità di due mondi opposti: la possibilità di un futuro d’artista tra agi e grandezza e quello alla Ligabue con il cedere le proprie opere per un pasto!
1) L’intervento del Sindaco di Acqui Terme / 2) Adolfo Francesco Carozzi (a destra)
1) Gli illustri ospiti / 2) il catalogo della mostra “I Menu Raccontano - storie in tavola”
Ma in fondo c’è pur sempre quel detto che se un artista non è stravagante non è un artista.
E’ vero, l’artista vive in un suo mondo, quello che si crea a suo piacere e in cui “sopravvive” alle brutture che lo circondano. Ma l’artista è anche un prezioso scrigno che racchiude secoli di storia e cultura, di arte e genialità, è chi sa dare vita alle immagini che trasferisce sulla tela! Ogni artista ricompone il mosaico storico di altri predecessori, di geni che hanno fatto la storia dell’arte, di uomini leggendari che con le loro opere diventano immortali.
L’artista attraverso le sue opere sopravvive nell’eternità, divenendo il simbolo dell’immortalità...
...Come Salvador Dalí.
Ma chi è l’artista Surrealista?
E’ chi non rappresenta cose oggettive, ma i propri pensieri in bilico tra il sogno e l’inconscio, l’irreale a cui dà forma e vita. E’ quel “automatismo psichico, ovvero quel processo in cui l'inconscio, quella parte di noi che emerge durante i sogni, emerge anche quando siamo svegli e ci permette di associare libere parole, pensieri e immagini senza freni inibitori e scopi preordinati”, com’è definito sui testi di psicanalisi e psicologia.
Saranno tante le sorprese che accompagneranno il visitatore alla scoperta del surrealismo di Salvador Dalí, come i suoi famosi orologi molli, simili al Profilo del Tempo che come l’uomo muta l’aspetto e l’essenza. L’Elefante spaziale, la Persistenza della memoria, la Donna del Tempo, San Giorgio e il Drago, la Venere Giraffa.
L’atmosfera surreale evocherà il pensiero del Maestro e il filo conduttore sarà la materia, lo spazio e l’interspazio, grazie all’allestimento sorprendente dell’architetto Adolfo Carozzi il curatore della mostra che interpreta lo spirito onirico del movimento Surrealista.
Ma la Cantina Cuvage ha ospitato anche la presentazione di un altro bellissimo catalogo “I Menu Raccontano - storie in tavola” a cura di Adriano Benzi e Rosalba Dolermo che sarà ospitata a palazzo Robellini ad Acqui terme (AL), dal 16 luglio al 4 settembre 2016, con ingresso libero.
Una rassegna illustrata con oltre 300 menu realizzati in un periodo di 170 anni, dal 1845 al 2015. Un particolare riferimento alla Real Casa Savoia, una preziosa e raffinata collezione di menu stampati su seta (primo Novecento), rari ed esclusivi menu in esemplari unici eseguiti da artisti contemporanei, saranno le raffinate presentazioni di questa curiosa mostra con il patrocinio dell’Accademia della Cucina, l’ONAV di Alessandria, il Rotary Club di Acqui Terme e la Città di Acqui Terme.
Due grandi eventi a cui non si può mancare.
Hanno collaborato all'evento correlato all'inaugurazione Cristina Antoni, Luciano Tirelli, Monica Borgatta.
Per entrambe le mostre, info: Comune di Acqui Terme - Assessorato alla Cultura
tel. 0144770272 - www.couneacqui.com - cultura@comuneacqui.com
di Alexander Màscàl - foto Matteo Saraggi e Alexander Màscàl - ASA
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