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Assemblea delle rassegne agroalimentari europee, a Verona primo passo per la nascita dell’organizzazione mondiale

Anteprima con la 50ª assemblea generale straordinaria di Eurasco

Parte da Veronafiere il primo passo per la nascita dell’organizzazione mondiale delle rassegne fieristiche dedicate all’agricoltura. L’assemblea dei primi 50 anni di Eurasco, il 2 febbraio, ha ratificato l’ingresso di tre nuove manifestazioni in Polonia, Finlandia e Regno Unito, portando così a 34 gli eventi europei dell’agroalimentare, da 23 Paesi europei.

La Federazione europea di Eurasco (www.eurasco.org) ha festeggiato il cinquantennale dell’attività con la partecipazione – per la prima volta – della Royal Agricultural Society of the Commonwealth (Rasc), realtà che da sola organizza 50 fiere, grazie a strutture di ricerca agricole in 20 nazioni del mondo. Un primo passo per avviare una collaborazione che parte proprio con la 112ª edizione di Fieragricola, al via domani fino a sabato prossimo.

Partnership già avviata nel 2014, invece, fra Eurasco e la North American Farm Show Council, l’organizzazione che rappresenta 24 rassegne da Stati Uniti e Canada. Il prossimo aprile, nel corso della loro assemblea generale a Tulare, in California, dal 25 al 27 aprile, saranno sottoscritte nuove forme di intesa.

All’assemblea generale straordinaria di oggi ha partecipato anche il professor Michele Pisante, commissario delegato del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), con una relazione sulle «Nuove tecnologie per una agricoltura di successo nel mercato globale», nella quale ha evidenziato il ruolo fondamentale delle acquisizioni scientifiche per la ricerca e il trasferimento delle innovazioni in agricoltura.

«La ricerca in agricoltura – ha affermato, infatti, Pisante – è determinante per la competitività delle aziende agricole e per la catena del valore della intera filiera agroalimentare».

Positiva, per il segretario generale onorario della Rasc, Michael Lambert, la presenza a Veronafiere. «Siamo qui per confrontarci – ha detto – perché la sfida delle fiera dell’agricoltura è quella di riuscire a coinvolgere il maggior numero di espositori e visitatori, anche in un momento di crisi per gli agricoltori».

La speranza è nelle nuove generazioni. A dirlo è Rolf Brun, presidente in carica di Eurasco. «In Svizzera – ha dichiarato – sono molti i giovani che si affacciano all’agricoltura, con una grande preparazione e con un notevole trasporto verso l’allevamento. Sono interlocutori preziosi per chi espone nelle fiere, perché sono in grado di spiegare che cosa si aspettano dai costruttori e da chi opera nel settore. E quello della formazione per sviluppare poi la ricerca e nuovi strumenti è importante, forse oggi più delle vendite, rallentate dal mercato».

«A supporto delle manifestazioni fieristiche anche la stampa specializzata dovrà offrire il proprio sostegno – è intervenuto Jef Verhaeren, presidente di Enaj, l’Associazione europea dei giornalisti agricoli –. E la missione è quella di formare i manager del futuro».

Domani i delegati dei 34 eventi europei dell’agroalimentare parteciperanno all’inaugurazione ufficiale di Fieragricola, mentre giovedì visiteranno Masi Agricola e Serego Alighieri.

 

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