Dopo un solo anno Erasmus+, il programma più ampio e mirato nel campo dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, si è già dimostrato all'altezza delle aspettative.
Con una dotazione di bilancio di oltre 2 miliardi di euro per il suo primo anno, il programma Erasmus+ ha già offerto a più di un milione di persone la possibilità di partecipare a 18 000 progetti da esso finanziati. Opportunità più flessibili di collaborazione tra settori stanno inoltre aiutando i sistemi dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport a collaudare pratiche innovative contribuendo alle riforme e all'ammodernamento.
Tibor Navraciscs, Commissario UE per l'Istruzione, la cultura, la gioventù e lo sport, ha affermato: "Nel corso del primo anno Erasmus+ si è rivelato un autentico successo. Il considerevole numero di partecipanti è la dimostrazione che il programma sta davvero contribuendo a migliorare le prospettive occupazionali dei giovani, aiutandoli ad acquisire nuove competenze ed esperienze e sostenendo l'ammodernamento dei sistemi dell'istruzione, della formazione e della gioventù in Europa. Continueremo a sfruttare questa popolarità per raggiungere sempre più persone, diverse tra loro per interessi, profilo e contesto sociale."
I dati pubblicati il 26 gennaio rivelano che nel 2014 Erasmus+ aveva già recato benefici a un maggior numero di persone attraverso un ventaglio più ampio di opportunità. Nel suo primo anno il programma ha finanziato la cifra record di 650 000 borse di mobilità per studenti, tirocinanti, insegnanti, volontari e altri giovani e ha spianato la strada ai primi prestiti per studenti che desiderano seguire un corso di laurea magistrale all'estero. Per la prima volta il programma ha finanziato anche progetti di sostegno alle politiche che hanno coinvolto autorità pubbliche e organizzazioni internazionali e ha assegnato finanziamenti a progetti nel settore dello sport.
Il programma Erasmus+ rafforzato sta inoltre garantendo un maggiore sostegno ai beneficiari, come testimonia il miglioramento del riconoscimento degli studi svolti all'estero dopo il ritorno nel paese di origine. Si sta inoltre migliorando l'integrazione della mobilità degli insegnanti e del personale in strategie di sviluppo professionale sostenute dai rispettivi istituti.
Il nuovo programma Erasmus+ è anche più aperto e pone maggiormente l'enfasi sulla promozione dell'inclusione sociale, della cittadinanza attiva e della tolleranza. A tal fine è stato reso disponibile il sostegno finanziario più ampio mai erogato per partecipanti che dispongono di minori mezzi finanziari o hanno esigenze speciali. Un ulteriore importo di 13 milioni di euro è stato impegnato per il 2016 per finanziare progetti intesi ad affrontare questioni quali l'inclusione sociale delle minoranze, dei migranti e di altri gruppi sociali svantaggiati.
Il programma ha inoltre rafforzato le iniziative volte a migliorare le prospettive occupazionali dei giovani e ad agevolarne il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro, come testimonia l'aumento delle opportunità di tirocinio e apprendistato nell'ambito del programma.
La Spagna, la Germania e la Francia continuano a essere le mete privilegiate dagli studenti
In data odierna la Commissione ha inoltre pubblicato, in una relazione separata, le statistiche sulla mobilità degli studenti e del personale per l'ultimo anno accademico (2013-2014) del precedente programma Erasmus per l'istruzione superiore, che faceva parte del programma per l'apprendimento permanente. I dati rivelano cifre record, mai raggiunte prima, per quanto concerne la partecipazione di studenti (272 000) e personale (57 000). La Spagna, la Germania e la Francia rimangono le tre mete privilegiate dagli studenti Erasmus che si sono recati per studio o tirocinio all'estero nel 2013-2014.
Un nuovo studio sull'impatto regionale del programma Erasmus conferma inoltre che la partecipazione dei giovani a uno scambio Erasmus ne aumenta in modo significativo le probabilità di aggiudicarsi un posto di lavoro di elevata qualità ai livelli manageriali, in particolare nel caso degli studenti provenienti dall'Europa meridionale e orientale.
Contesto
Il programma Erasmus+ mira a sostenere l'ammodernamento dei sistemi dell'istruzione, della formazione e della gioventù in Europa, migliorando al contempo le competenze degli studenti, le loro prospettive occupazionali e la loro partecipazione attiva alla società.
Il programma, di durata settennale (2014-2020), ha una dotazione di 14,7 miliardi di euro, con un aumento del 40 % rispetto ai precedenti livelli di spesa che rispecchia l'impegno dell'UE a investire in questi settori. Erasmus+ offrirà a oltre 4 milioni di europei l'opportunità di studiare, seguire formazioni, acquisire esperienza professionale e svolgere attività di volontariato all'estero. Il programma sostiene inoltre i partenariati transnazionali fra istituti che operano nel campo dell'istruzione, della formazione e della gioventù per favorire la collaborazione e colmare la distanza fra il mondo dell'istruzione e il mondo del lavoro. Per la prima volta, il programma offre anche finanziamenti ad hoc per azioni nel settore dello sport al fine di contribuire a svilupparne la dimensione europea e affrontare gravi minacce transfrontaliere quali le partite truccate e il doping. Il programma sostiene inoltre lo sviluppo dell'insegnamento e della ricerca in materia di integrazione europea attraverso le azioni Jean Monnet.
La relazione principale pubblicata oggi offre i primi risultati a un anno dall'esordio del programma Erasmus+ e riunisce i dati raccolti dalla Commissione nonché dalle agenzie nazionali e dalle agenzie esecutive responsabili dell'attuazione del programma.
Le altre due relazioni pubblicate oggi forniscono indicazioni in merito all'ultimo anno del programma Erasmus per l'istruzione superiore, oltre a una prospettiva regionale sull'impatto del programma.
(http://ec.europa.eu)
ASA Press / Le notizie di oggi