Una recente ricerca realizzata sui piatti etnici inquadra le nuove tendenze del consumatore italiano, attratto da differenti proposte culinarie provenienti da Paesi e culture lontani.
Si tratta di uno studio con interviste su un campione rappresentativo della popolazione italiana. (1963 uomini e donne di età compresa tra i 18 ed i 60 anni).
LIVELLO DI PENETRAZIONE DI TALE CUCINA (focus sull’offerta surgelata)
La necessità di identificare almeno in parte le linee di tendenza del target rispetto all’acquisto di tali prodotti, ha fatto sì che lo studio in oggetto si concentrasse più dettagliatamente su un arco temporale ristretto (tre mesi), al fine di poter valutare l’effettivo livello di penetrazione dell’etnico sul campione preso in esame; e così viene fuori che oltre il 50% di esso dichiara di gradire l’offerta di piatti etnici.
Di tale percentuale il 34% ha dichiarato di aver consumato prodotti etnici negli ultimi tre mesi rispetto al periodo in cui è stato realizzato lo studio; il 25% li ha acquistati confezionati e di questi oltre il 45% erano surgelati.
Tra i preconfezionati il podio viene diviso tra il messicano, il cinese e il giapponese.
Il 57% dei consumatori che acquista etnico confezionato lo fa con una frequenza di almeno una volta alla settimana.
Oltre ciò è importante sottolineare alcuni concetti base; a) in termini di gradimento assoluto l’offerta surgelata totalizza un 87% di giudizi positivi, suddivisi tra “eccellente” – “molto buono” – “sostanzialmente buono”; b) sull’originalità rispetto ai prodotti etnici non surgelati acquistati spicca un incoraggiante 64% tra “totalmente differenti” e “molto differenti” (entrambi i giudizi in senso positivo); oltre il 60% del campione ritiene “molto” o “abbastanza” importante poter contare su una variegata offerta di prodotti etnici surgelati; d) ultimo ma forse più importante è il giudizio sulla credibilità in senso di rassicurazione qualitativa di questi prodotti: ben l’87% li ritiene “molto” o “abbastanza” credibili.
A tale giudizio è strettamente correlato quello sulla credibilità delle proposte commercializzate dalle più rappresentative aziende del settore, le sole in grado di realizzare ricette di alto livello, che incontrano la fiducia di ben il 91% del campione preso in considerazione.
In conclusione possiamo sottolineare come oltre il 50% del campione preso in esame esprima in percentuale elevatissima (83%) la necessità di poter contare su un ampio ventaglio di offerta di prodotti etnici surgelati; questo è ovviamente un ottimo viatico per le principali aziende del surgelato, le più qualificate a possedere il know-how necessario e a poter vantare le garanzie igienico – sanitarie e organolettiche da mettere in campo per permettere a questa promettente nicchia di mercato di spiccare il volo.
Anche perché dando un’occhiata alla ricerca Ipsos sui dieci trend del nostro futuro alimentare, a proposito di evoluzione dei gusti, emerge che nell’ultimo decennio (con il 2007 come base 100), l’etnico ha fatto registrare un grande exploit, che ha toccato un indice di 163,7. Inoltre, dal rapporto Coop 2016 - che raffronta, tra l’altro, come si sono evoluti dagli Anni Sessanta a oggi i consumi alimentari degli italiani - la novità in senso positivo è proprio il cibo etnico (+8% nel 2016).
Per approfondimenti e lettura integrale della ricerca www.istitutosurgelati.it area Media ed Eventi
Walter Lilli Smith
Ufficio stampa IIAS
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