Ci sono i super classici, dalla Mortadella Bologna all’Aceto Balsamico di Modena, coi quali si identificano immediatamente territori e prodotti. E quelli più da scoprire, come l’olio di Brisighella o l’aglio di Voghiera. I prodotti dop e igp sono uno dei tesori dell’Emilia Romagna, una ricchezza enorme all’interno di un’Europa in cui nessuno può vantare una lista così lunga di 43, pardon 44, prodotti dal marchio certificato e dall’indicazione geografica protetta.
L’ultima arrivata è un’altra eccellenza non esattamente scontata: l’anguria reggiana, che un anno fa aveva ottenuto l’Igp italiano e adesso anche l’investitura europea, per la quale manca solo l’ufficialità. 400 ettari di coltivazione e una ventina di aziende agricole fanno parte dell’Apar, il consorzio dei produttori che festeggiano la notizia, e indicano nell’unione di tradizione e innovazione il segreto del successo. Oltre a un sapore inconfondibile, dato da un indice zuccherino che lo rende di una dolcezza speciale. Tonda, ovale o allungata, è coltivata in una ventina di comuni e da oggi è protetta anche dalle norme comunitarie. (www.viaemilianet.it)
ASA Press / Le notizie di oggi