Il 14 settembre, il Senato francese inizierà a esaminare la proposta di legge del governo sulla modernizzazione del sistema sanitario. L’art. 5 prevede la possibilità di affiancare alle indicazioni nutrizionali obbligatorie per i prodotti alimentare anche frasi, immagini e indicazioni grafiche sulla parte anteriore della confezione, per facilitare l’informazione ai consumatori, consentendo anche una facile comparazione tra prodotti simili.
Il sistema da adottare volontariamente sarà scelto dal governo che, nonostante l’opposizione del mondo industriale, si sta orientando verso il modello “a semaforo”, già utilizzato della britannica Food Standard Agency (contro cui la Commissione europea ha avviato una procedura d’infrazione, dopo che diversi Paesi, Italia in testa, l’hanno giudicato grossolano e penalizzante dei prodotti tipici di alcune aree, come quella mediterranea).
Il modello preferito dal ministro francese della salute, Marisol Touraine, definito Sistema 5-C, ha ottenuto la valutazione favorevole del Consiglio superiore della sanità pubblica e utilizza cinque colori (verde, giallo, arancione, fucsia e rosso) e cinque lettere, per indicare in modo facilmente riconoscibile il contenuto di calorie, zuccheri, grassi saturi e sale per 100 grammi di prodotto.
I produttori alimentari e la grande distribuzione continuano a opporsi a questo sistema, definito semplicistico e discriminatorio, e intendono rilanciare in autunno una loro controproposta, criticata da gran parte del mondo scientifico, che si basa su quella presentata un anno fa circa da Carrefour. Si tratta di un sistema che utilizza frecce di quattro colori, per indicare la frequenza con cui un prodotto deve essere consumato, all’interno di una dieta equilibrata: tre volte al giorno, due, una, occasionalmente. (Beniamino Bonardi - www.ilfattoalimentare.it)
ASA Press / Le notizie di oggi