Le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità per una corretta alimentazione raccomandano di consumare almeno cinque porzioni al giorno di frutta e verdura, pari a 400 grammi. In Italia lo fa solo il 9,5% degli adulti, mentre il 49,4% ne consuma una o due porzioni. Il consumo delle cinque porzioni giornaliere cresce con l’avanzare dell’età, maggiormente tra le donne e le persone socio-economicamente più avvantaggiate, per istruzione o perché senza difficoltà economiche, e generalmente è più frequente nelle regioni settentrionali che nel resto del Paese. Negli ultimi anni, tuttavia, la quota di persone che consuma almeno cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura non solo non è aumentata, ma ha fatto registrare una lieve, eppure significativa, riduzione a livello nazionale, dovuta principalmente all’allontanamento da questa abitudine fra i residenti del centro-nord. È quanto emerge dalle interviste condotte dal sistema di sorveglianza Passi (Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia), coordinato dall’Istituto superiore di sanità.
L’Oms sottolinea che adeguate quantità di frutta e verdura, oltre a proteggere da malattie cardiovascolari, neoplastiche e respiratorie, assicurano un rilevante apporto di carboidrati complessi, nutrienti (vitamine, minerali, acidi organici), sostanze protettive antiossidanti e consentono di ridurre l’apporto calorico della dieta, grazie al fatto che questi alimenti danno una sensazione di sazietà.
Inoltre, l’Oms stima che il 14% dei decessi per cancro al tratto gastro-intestinale, circa l’11% dei morti per malattie ischemiche del cuore e il 9% dei morti per ictus sono da attribuire allo scarso consumo di frutta e verdura. (Beniamino Bonardi - www.ilfattoalimentare.it)
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