E’ la prima denominazione Usa ad ottenere questo status, che pontenzia la tutela internazionale della regione più importante del vino degli States, grazie alla Napa Valley Vintners
Un marchio registrato, e non solo lo status di “denominazione d’origine”, per proteggere i vini di un territorio nei mercati del mondo da frodi, contraffazioni ed usi impropri: una via pensata da molti, ma percorsa, fino ad oggi, da pochi.
Tra questi c’è la Napa Valley, la Regione più famosa ed importante del vino di California e degli Stati Uniti che, grazie al lavoro della Napa Valley Vintners (http://napavintners.com), associazione no profit nata nel 1944, che mette insieme oltre 525 produttori, da qualche giorno ha ottenuto la “Certification Mark” dallo U.S. Patent & Trademark Office per il nome “Napa Valley”, che è così la prima denominazione statunitense (Ava - American Viticultural Area) a raggiungere questo obiettivo.
Risultato di “un lavoro durato cinque anni - spiega l’associazione - e reso possibile grazie agli accorti tra oltre 100 proprietari di brand, per un passo considerato critico per la tutela dei vini della regione a livello globale. Per raggiungere la certificazione del marchio sono servite oltre 50 accordi scritti tra cantine e attività legate al vino che usano la parola “Napa” nei loro marchi commerciali, che provassero che i marchi stessi fossero in linea con gli standard della Napa Valley Ava. E dopo l’iter sono stati siglati altri 50 accordi individuali con proprietari di marchi “Napa” per validare l’applicazione della certificazione”.
Un percorso complesso, dunque, insieme al quale, per la Napa Valley, è arrivato il riconoscimento della tutela in Australia, Brasile, Canada, Cina, Ue, India, Israele, Nuova Zelanda, Norvegia, Taiwan, Thailandia e Turchia, e il nuovo riconoscimento Usa consentirà alla Napa Valley Vintners di negoziare con altri Paesi per la protezione del marchio, per il bene di produttori e consumatori. (www.winenews.it)
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