Da prescrizione a eco-disastro, ddl aggiorna codice penale
'Mai più eternit', ne' Terra dei fuochi. Il testo sugli ecoreati, che tra poche ore approderà in Aula al Senato per l'approvazione definitiva, promette battaglia alle ecomafie e norme stringenti che prevedono il carcere per la tutela dell'ambiente e della salute: con il ddl vengono introdotte cinque nuove fattispecie di reato, dal disastro e inquinamento ambientale alla confisca obbligatoria, e tra le altre cose prevede anche il raddoppio dei termini di prescrizione per i 'delitti ambientali'.
Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, in vista dell'arrivo del ddl al Senato, parla di ''evento storico per l'Italia'' e di ''un salto in avanti in tutela ambientale e legalità''. Il pacchetto di misure contro i delitti ambientali - dopo un lungo iter tra Camera e Senato (dove si trova adesso in quarta lettura) e la querelle sull'air gun (la tecnica che prevede esplosioni ad aria compressa per la ricerca di idrocarburi in mare) - aggiornerà il codice penale. Cinque i nuovi reati: disastro ambientale (carcere da 5 a 15 anni) e inquinamento ambientale (reclusione da 2 a 6 anni, e multa da 10 mila a 100 mila euro) per i quali è previsto un aumento di pene se i reati sono commessi in aree vincolate o a danno di specie protette, e nel caso di inquinamento seguito da morte o lesioni.
C'è poi il traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività (carcere da 2 a 6 anni, e multa fino a 50 mila euro); impedimento del controllo: chi nega o ostacola l'accesso o intralcia i controlli ambientali rischia la reclusione da 6 mesi a 3 anni. Ed ancora, l'omessa bonifica (reclusione da uno a 4 anni, e multa fino a 80 mila euro per chiunque avendone l'obbligo non provvede alla bonifica).
Tra le norme sono previste anche aggravanti per mafia (dell'indagine deve esser informato il procuratore nazionale Antimfia, e anche l'Agenzia delle entrate) e sconti di pena per chi si ravvede, condanna al ripristino, obbligo di confisca, e raddoppio dei tempi di prescrizione. Il Pd, da Ermete Realacci a Chiara Braga, mettono l'accento sul momento ''storico'': un ''obiettivo fondamentale'' che ''gli italiani attendono da oltre 20 anni''; viene anche ricordata ''la mobilitazione di 25 associazioni, guidate da Legambiente e Libera''.
Al Senato insomma si dovrebbe arrivare al via libera definitivo, anche al netto di emendamenti che dovrebbero esser ritirati o non votati, e alle voci di una possibile fiducia di cui però al momento non sembra ci sia bisogno (anche dopo le rassicurazioni di M5s e Sel). A un passo dalla meta, i Verdi mettono però in evidenza il ''gravissimo errore'' del disastro ambientale 'abusivo': ''una polpetta avvelenata - dice Angelo Bonelli - che bloccherà le mani ai giudici, e pregiudicherà la difesa dell'ambiente''. (Tommaso Tetro - www.ansa.it)
ASA Press / Le notizie di oggi