Coinvolte Calabria, Campania e Basilicata: le risorse dovranno essere utilizzato entro il 2020, in parte saranno cofinanziate grazie al bilancio dello Stato
Via libera della Commissione europea al programma nazionale di sviluppo rurale (Psrn) e ai programmi di sviluppo rurale (Psr) di Basilicata, Campania e Calabria. Il totale complessivo di fondi Ue sbloccati per il periodo 2014-2020 ammonta a 3,142 miliardi di euro. Il Piano dell'Italia conta complessivamente su un budget di circa 2,14 miliardi di euro, di cui 963 milioni di euro di fondi europei e 1,17 miliardi di euro di cofinanziamento nazionale.
Le priorità d'intervento del programma nazionale di sviluppo rurale per il periodo 2014-2020 sono legate in particolare alla prevenzione e gestione dei rischi aziendali, alla salvaguardia della biodiversità animale ed all'efficienza nell'uso delle risorse idriche. Secondo il piano saranno circa 90mila le aziende agricole italiane che beneficeranno di un aiuto per attivare gli strumenti di gestione dei rischi, mentre 395.000 ettari di terreno saranno interessati da infrastrutture relative a sistemi d'irrigazione più efficienti e gli interventi relativi alla conservazione della biodiversità animale riguarderanno circa 39 razze bovine.
Campania. La Regione avrà a disposizione 1,84 miliardi di euro: 1,1 miliardi di euro arrivano dal bilancio Ue e 726 milioni dal cofinanziamento nazionale. Secondo il piano, oltre 700 milioni (38,7% del totale) sono destinati a preservare e ripristinare gli ecosistemi nei settori agricolo e forestale, mentre poco meno di 600 milioni (31,7%) andranno ad aumentare la competitività delle imprese agricole. Circa 60.000 ettari saranno tutelati mediante contratti di gestione ambientale del territorio destinati ad obiettivi specifici in materia di biodiversità e gestione delle risorse idriche e alla prevenzione dell'erosione del suolo. Quasi 8.000 ettari di terreni agricoli riceveranno poi sostegno per il passaggio o il mantenimento dell'agricoltura biologica. Per migliorare la competitività e la sostenibilità del settore agricolo, sono previsti quasi 16.000 posti in corsi di formazione per promuovere l'innovazione, la cooperazione e la definizione delle pratiche più sostenibili. Circa 3.400 aziende agricole (compresi i giovani agricoltori) dovrebbero beneficiare inoltre di un sostegno per migliorare i propri risultati economici e ristrutturare e modernizzare le proprie aziende. Saranno concessi anche aiuti all'avviamento di imprese, a circa 1.500 giovani agricoltori. Il programma prevede infine che il 25% della popolazione rurale avrà accesso alla banda larga.
Calabria. I fondi a disposizione ammontano a 1,1 miliardi di euro: rispetto al bilancio totale, 667,7 milioni arrivano da fondi europei e 435,9 milioni di euro dal cofinanziamento nazionale. Il Psr della Calabria si concentra in particolare su attività con lo scopo di preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi e a migliorare la competitività dei settori agricolo e forestale. Più del 25% dei terreni agricoli dovrebbe diventare oggetto di contratti di gestione a sostegno della biodiversità e la stessa percentuale di terreni agricoli dovrebbe migliorare la gestione del suolo e quasi il 23% la gestione idrica. Il piano punta inoltre sulla competitività degli agricoltori e quasi 1.700 aziende dovrebbero beneficiare di un sostegno per investimenti di ristrutturazione e ammodernamento, mentre 950 giovani agricoltori ottenere aiuti per lo start-up delle loro aziende. Il Psr della Calabria intende infine contribuire all'inclusione sociale e allo sviluppo economico delle zone rurali, fornendo una migliore infrastruttura di banda larga a circa il 48% della popolazione rurale.
Basilicata. Il nuovo programma potrà contare su un budget di circa 680,16 milioni di euro, di cui 411,49 milioni di euro in arrivo dal bilancio Ue e 268,67 milioni di euro di cofinanziamento nazionale. Il Psr della Basilicata mette l'accento su tre priorità. La prima è quella della conservazione e ripristino degli ecosistemi, dell'efficienza nell'uso delle risorse e della lotta ai cambiamenti climatici. In questo ambito, secondo i piani, circa 244.000 ettari saranno interessati da interventi per migliorare la biodiversità, le risorse idriche e la qualità del suolo. Un'altra priorità è quella di migliorare la competitività delle aziende agricole, la Regione sosterrà 327 progetti d'investimento per la ristrutturazione e l'ammodernamento delle aziende e oltre 650 giovani agricoltori dovrebbero beneficiare di aiuti per l'avviamento di imprese. Il programma prevede fra infine che il 10% della popolazione rurale sia destinatario di strategie locali per il miglioramento delle condizioni di vita nelle aree rurali.
(www.repubblica.it)
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