L'Italia deve restituire oltre 70 milioni di euro all'Ue per "gravi carenze" nei controlli sull'uso dei fondi comunitari per l'agricoltura. L'ha stabilito il Tribunale dell'Ue, che ha respinto il ricorso dell'Italia nella causa che vedeva il nostro Paese opposto alla Commissione europea. Si tratta di un caso che inizia il 26 febbraio 2013, quando l'esecutivo comunitario ha chiesto all'Italia la restituzione di fondi europei per "spese sostenute irregolarmente". In particolare Bruxelles ci contestava "carenze nei controlli del sistema di condizionalità" tra il 2005 e il 2007 per l'utilizzo di 48 milioni di euro, "gravi carenze" nel sistema degli aiuti per la trasformazione degli agrumi tra il 2004 e il 2007 per un totale di 17,9 milioni, e spese irregolari per 6,3 milioni su cui gravano "carenze nei parametri di riconoscimento dell'organismo pagatore della regione Basilicata (Arbea)". Nel respingere il ricorso dell'Italia si impone al nostro Paese di procedere alla restituzione dei fondi. (www.agi.it)