A Roma la firma del protocollo d’intesa tra il responsabile del coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Aci agroalimentare Dino Scanavino e il presidente dello storico Istituto culturale e scientifico di Firenze Giampiero Maracchi: “Al via iniziative, seminari e pubblicazioni congiunte. L’agricoltura può davvero fornire risposte concrete ai cambiamenti epocali in atto, a partire dal clima”.
Attivare e promuovere programmi e azioni congiunte per contribuire al progresso dell’agricoltura, della tutela ambientale, della sicurezza e qualità alimentare, dello sviluppo del mondo rurale. E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato il 24 novembre da Agrinsieme e Accademia dei Georgofili.
L’accordo, che avrà durata triennale, è stato firmato a Roma nella sede della Cia, dal coordinatore nazionale di Agrinsieme Dino Scanavino e dal presidente dell’Accademia dei Georgofili Giampiero Maracchi. Presenti anche il presidente di Copagri Franco Verrascina e il direttore generale di Confagricoltura Luigi Mastrobuono.
Le due organizzazioni si impegnano quindi a realizzare iniziative comuni, nazionali e territoriali, così come seminari, gruppi di studio e pubblicazioni “intese a valorizzare il nostro patrimonio agro-culturale e le nuove acquisizioni tecnico-scientifiche che hanno riflessi sull’agricoltura e sul mondo rurale”, si legge nel testo del protocollo, attraverso “i riferimenti alle tradizioni dei diversi territori, alla loro difesa e miglioramento”. Con particolare attenzione all’aspetto della “formazione delle giovani generazioni”.
“La firma di questo accordo è la naturale conclusione di un percorso comune: con l’Accademia dei Georgofili condividiamo l’obiettivo fondante di promuovere l’agricoltura come volano di crescita del Paese, dal punto di vista economico ma anche ambientale, sociale e culturale -ha spiegato Scanavino- tramite politiche che garantiscano e accrescano allo stesso tempo la redditività alle aziende agricole”. Ora “si apre la possibilità di approfondire tutti quei temi che ci vedono impegnati ogni giorno -ha continuato il responsabile del coordinamento che unisce Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari- dalla tutela del paesaggio agrario e della biodiversità agricola alla salvaguardia dell’ambiente, ma con l’indispensabile contributo scientifico e di ricerca dell’Accademia dei Georgofili”.
Sulla stessa linea il presidente dello storico Istituto di Firenze: “E’ dal 1753 che l’Accademia dei Georgofili è impegnata a sviluppare e promuovere gli aspetti sempre nuovi del settore -ha detto Maracchi-. Quindi 260 anni di attività in cui abbiamo stimolato ricerca e innovazione sull’agricoltura, l’ambiente, la sicurezza alimentare, l’identità delle produzioni agricole tipiche, la formazione e l’informazione tecnico-scientifica”. E “in questo momento storico, in cui stiamo attraversando una crisi globale con tanti cambiamenti in atto, prima di tutto quelli climatici -ha aggiunto Maracchi- l’agricoltura può davvero fornire risposte e soluzioni concrete”. Che vanno studiate e promosse “con gli interlocutori più importanti” rispetto agli operatori agricoli e alle istituzioni, ovvero “le associazioni di categoria come Agrinsieme”.
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