L’italianità (71%), la presenza di marchi di qualità garantita (67%), l’assenza di conservanti (66%) e la provenienza da filiere biologiche (61%): ecco i criteri più seguiti dagli italiani nella scelta degli alimenti, secondo un sondaggio realizzato dal “Polli Cooking Lab”, di scena ad Expo. Da cui emerge che il 73% degli italiani è sempre più attento a leggere le informazioni in etichette. Anche alla ricerca di possibili allergeni, sempre più temuti, tanto che per 6 italiani su 10 conoscere la loro possibile presenza vale quanto sapere i valori nutrizionali di un prodotto. Sintomo di una paura eccessiva, come spiega la Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica, secondo cui cresce al ritmo del 10% all’anno, in Italia, il ricorso a test inutili e “fai da te”, che costano 300 milioni di euro l’anno. E i giovani? Per la ricerca di Coop e Sima (Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza), sono promossi in teoria, visto che il 70-80% di loro sa rispondere correttamente sulla presenza prevalente (nell’alimento considerato) di proteine o vitamine o carboidrati, e partecipa attivamente alla spesa di casa. Ma non in pratica: solo il 32% rispetta la regola dei 5 pasti al giorno, e con una dieta poco variata ... (www.winenews.it)
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