AZIENDE E PRODOTTI
Frutta italiana: a più di qualcuno piace rossa

Nella scelta di mele, albicocche, ciliegie e kiwi sempre più italiani privilegiano colori intensi e vivaci. Il mondo della produzione si adegua e propone nuove varietà, con cromie - in primis il rosso - che non passano inosservate. In primo piano a Macfrut nei workshop de L'Informatore Agrario, partner tecnico della manifestazione

24.9.15 – Più innovazione per gli alberi da frutto in Italia. La parola d'ordine è ottenere frutta più colorata. La preferisce il consumatore e, quindi, la scelgono il mercato e i produttori da Nord a Sud del nostro Paese, a conferma di una tendenza che a partire dal gradimento degli italiani influenza il mercato e, quindi, le scelte colturali. In particolare, piace il rosso, cromia che di recente è stata introdotta anche per la polpa del kiwi, riconosciuta con una medaglia d'argento dal Macfrut Innovation Award 2015. Lo segnalano gli esperti de L'Informatore Agrario nei workshop a Macfrut 2015, all'indomani dell'inaugurazione della 32esima edizione della manifestazione.

Non passa inosservato il fatto che in Italia il melo sia passato da una superficie di oltre 54.000 ettari del 2010 a poco più di 52.000 nel 2012, il pero da 32.500 a 30.000 (Istat). Stabili ciliegio e albicocco, grazie alle buone performance economiche degli ultimi anni. E si punta sempre più importanti cambiamenti per aumentare l'appeal della frutta che arriva sulle nostre tavole.


TENDENZE


NORD

CENTRO

SUD

UP

Mele Gala, pere Williams, kiwi giallo

Albicocche, Ciliegie, kiwi giallo

Arance tarocco rosse, pesche precocissime, melograni

DOWN


Mele Golden, pesche


Pesche


Albicocche, susine


Guardando al Nord Italia, tutti pazzi per il colore e per cloni dalle cromie vivaci in Trentino, con le rosse mele Gala a fare da padrone con circa il 25% del mercato vivaistico. E se in Veneto si torna ad apprezzare pere di varietà Williams e actinidia, è in calo il pesco, mentre rimangono stabili albicocco e ciliegio. Il Piemonte segue il trend e punta sulle rosse mele Gala, a svantaggio delle “pallide” Golden, torna l'interesse per le susine.

In Centro, l'Emilia-Romagna vede un calo di impianti di pesco, messi in ginocchio dalle malattie, e un interesse crescente per l'albicocco. Costante l'appeal che esercita la produzione bio, le pesche nettarine gialle vengono progressivamente sostituite da varietà più colorate e gustose e crescono le superfici dedicate al ciliegio. In Lazio grande ritorno dell'actinidiia, dove sta nascendo una nicchia per il kiwi rosso e il precoce verde.

Il Sud Italia punta sulle arance tardive e gli agrumi a piccolo frutto, si affaccia il melograno. E, tra le varietà, trionfano arance Tarocco molto pigmentate, particolarmente richieste dal mercato. Il bio piace, al punto che grazie agli incentivi dei Piani di Sviluppo Regionali la Sicilia ha raggiunto circa il 20% degli impianti totali di agrumi certificati bio.


L’Informatore Agrario

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