AZIENDE E PRODOTTI
Degustazioni olio perfette, da stampante 3D bicchiere ideale

Polimeri mantengono inalterate le proprietà dell’extravergine

Il bicchiere 'perfetto' esiste, è in plastica ed è stato inventato da una giovanissima ricercatrice italiana, insignita, nel 2013, della carica di Cavaliere della Repubblica: è stato pensato soprattutto per le degustazioni di olio extra vergine di oliva il bicchiere ottenuto mediante l'impiego di una stampante 3D in dotazione presso i laboratori dell'Università di Perugia ed esposto nella mostra 'Tuscia Food Valley', allestita presso il complesso viterbese di Santa Maria in Gradi, sede dell'Università della Tuscia.

Elena Fortunati, questo il nome della ricercatrice classe 1983 attualmente in possesso di un dottorato di ricerca in Nanotecnologie dei materiali presso il Polo didattico di Pentima, insieme all'equipe con cui lavora, ha ideato e realizzato un bicchierino del tutto simile a quelli in vetro comunemente usati nelle degustazioni, sfruttando un polimero biodegradabile arricchito con agenti in grado di mantenere del tutto inalterate le proprietà dell'olio, offrendo così uno strumento innovativo dal ridotto impatto ambientale.

''Abbiamo realizzato questi bicchierini da degustazione in acido poli lattico, ovvero un polimero, quindi una 'plastica' biodegradabile in grado di riprodurre le proprietà ottiche del vetro lasciando inalterate le caratteristiche organolettiche dell'olio - ha precisato Fortunati -. L'idea è stata di rinforzare l'acido polilattico con agenti anti microbici, anti ossidanti e anti batterici, in grado di preservare tutte le qualità del prodotto che il bicchiere dovrà contenere''.

''Il materiale di cui è composto è biodegradabile - ha concluso la ricercatrice - quindi dopo l'utilizzo potrà essere compostabile così da permettere uno smaltimento che non impatti sull'ambiente. Questi bicchieri sono stati realizzati con una tecnologia abbastanza nuova che è quella della stampante 3D, un macchinario che abbiamo in dotazione presso i laboratori del nostro ateneo e che ci ha permesso di riprodurre un oggetto con le stesse caratteristiche di quelli in vetro solitamente usati per le degustazioni''.(www.ansa.it).


 



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