Sono stati presentati alla stampa e degustati i nuovi Spumanti “Abruzzo DOP”, vini che “rappresentano” i vitigni autoctoni abruzzesi: Cococciola, Passerina, Pecorino, Montepulciano e Montonico. Spumanti ideati da Codice Citra, la più grande realtà vitivinicola abruzzese, insieme all’Università di Teramo e al Centro di Ricerca Viticola ed Enologica d’Abruzzo ( C.Ri.V.E.A.), che hanno deciso di dare vita a un progetto di ricerca e sviluppo per valorizzare la neonata DOP Abruzzo. Una Denominazione territoriale che prende in considerazione le diverse attitudini varietali in funzione delle tecniche colturali e dei metodi di vinificazione. Il responsabile del Progetto, Lino Olivastro, ha presentato i vini, spiegando che sono stati utilizzati i due metodi di spumantizzazione( in base alla predisposizione dei vitigni): il Metodo Martinotti per Cococciola e Passerina e il Metodo Classico per Montepulciano e Pecorino.
Le linee guida del progetto sono la ricerca e l’innovazione, proprio per promuovere e testimoniare la qualità intrinseca della filiera produttiva appartenente alla DOP Abruzzo, che ha lo scopo di diventare un brand importante in Italia e all’estero, al pari di altre Denominazioni territoriali. L’Università di Teramo curerà tutta la parte scientifica: dalla raccolta dati alla sperimentazione pura ; al C.Ri.V.E.A. competerà tutta la parte inerente la tecnologia enologica. Codice Citra metterà a disposizione il suo know-how costituito da una rete di agronomi ed enologi di tutte le associate e grazie agli oltre tremila soci vignaioli produttori delle uve, oggetto della sperimentazione, si occuperà della elaborazione degli spumanti.
L’iniziativa parte anche grazie all’impulso dato da un mercato che dimostra, in generale, sempre maggiore interesse per i vini naturali e per la vinificazione “in bollicine” delle uve autoctone di cui tutta l’Italia vitivinicola è ricca, vini consumati soprattutto dai giovani, che sono i consumatori di oggi e saranno i consumatori di domani.
Metodo Martinotti e Metodo Classico. Gli spumanti “Abruzzo DOP” saranno elaborati con ambedue le modalità di spumantizzazione: il metodo Martinotti ( detto anche “Charmat” o “Cuve Close”) che prevede la rifermentazione in autoclave e il metodo Classico, che contempla invece la rifermentazione in bottiglia, per gli spumanti “Abruzzo DOP” sono previsti Metodo Classico e Metodo Classico Millesimato, dopo un riposo sui lieviti di 36 e 48 mesi.
Nell’ambito del progetto i due filoni sono strettamente complementari e sinergici. Con la metodologia Martinotti si produrranno vini dal consumo “easy to drink” con quei requisiti di qualità che sono indispensabili per competere sui mercati internazionali, mentre con il metodo Classico si otterranno bottiglie di alto livello qualitativo che ambiscono a posizionarsi nella categoria dei prodotti di nicchia. Si arriverà cosi alla conoscenza approfondita delle attitudini dei cinque vitigni in esame ( con particolare attenzione al Montepulciano) alla produzione di vini spumanti, per definire gli uvaggi e le cuvée delle bollicine “ Abruzzo DOP”
Il progetto di spumantizzazione dei vitigni autoctoni costituisce una grande opportunità, non solo per la vitivinicoltura abruzzese, ma anche per la promozione della regione a livello internazionale.
Carmen Pascu - ASA
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