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ASPETTANDO
EXPO 2015
A cura di Enza
Bettelli
Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP
La zona
di produzione di questo aromatico bulbo si estende lungo la fascia tirrenica
di alcuni comuni in provincia di Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia, una
bellissima costiera che ha il suo punto di riferimento più noto
nel Capo Vaticano. Lungo e stretto, il territorio calabrese è racchiuso
tra il Mare Tirreno e quello Jonico e offre spunti agli appassionati di
vita marina che trovano spiagge, scogliere, calette e dirupi. Ma anche
per gli amanti della montagna non mancano le mete suggestive, con il Massiccio
del Pollino a Nord per scendere con la Sila e giù fino all’Aspromonte.
Terra di conquista per molti secoli, vi si trovano ancora resti dei passaggi
di Arabi, Normanni, Romani, Greci e di altri popoli che hanno lasciato
ciascuno un’impronta della loro cultura. A testimonianza di questo
excursus storico sono rimasti numerosi monumenti e parecchi siti archeologici.
In particolare, nella zona di produzione della cipolla di Tropea, il parco
Scolacium nella provincia di Catanzaro, l’antica città di
Sibari in provincia di Cosenza oltre a Nicotera e le stesse Tropea e Vibo
Valentia.
IL CONSORZIO
Il Consorzio ha sede a Tropea e si è costituito nel 2008, subito
dopo l’iscrizione della cipolla nell’elenco europeo delle
denominazioni IGP. Il compito che il Consorzio si è assunto riguarda
la lotta alla contraffazione, promozione e concertazione con la Grande
Distribuzione Organizzata e comprende il controllo sulla produzione che
si estende per circa 500 ettari.
LA CIPOLLA
Si tratta di un prodotto conosciuto e perfino esportato già in
tempi antichi, apprezzato per la dolcezza e la digeribilità del
bulbo dovute alla composizione del terreno delle coltivazioni. La semina
è effettuata a partire da agosto con il trapianto da ottobre a
gennaio per la cipolla precoce e gennaio marzo per la tardiva, tutte operazioni
eseguite manualmente per non danneggiare i teneri bulbi.
Secondo il disciplinare possono rientrare nella categoria IGP solo le
cipolle con il calibro stabilito e le seguenti caratteristiche:
Cipollotto di colore bianco-rosato violaceo di sapore dolce e tenero
Cipolla da consumo fresco di colore bianco-rosso fino al violaceo, sapore
dolce e tenero, coltivata nei terreni costieri
Cipolla da serbo di colore rosso-violaceo, sapore dolce e croccante, coltivata
nelle aree interne con terreni argillosi o franco-argillosi.
Per quanto riguarda la forma ci sono tre tipologie: la Tondo Piatta o
primaticcia, la Mezza Campana o medio precoce e l’Allungata o tardiva.
Prima della commercializzazione
i cipollotti vengono privati della tunica esterna e accorciati a 40 cm
prima di essere legati in fascetti e posti in cassette. Le cipolle da
consumo fresco, private della tunica esterna e accorciate a 60 cm, sono
legate invece in fasci di 5-8 kg. Le cipolle da serbo, infine, vengono
messe a riposo in andane sul terreno per 8-15 giorni ricoperte di foglie,
perché si asciughino e prendano il caratteristico colore rosso
vivo. Vengono poi scollettate se commercializzate sciolte o lasciate con
le code se riunite in trecce.
Sui contenitori, sui cipollotti e le cipolle da consumo fresco riuniti
in fasci, sulle cipolle da serbo riunite in treccia è infine apposto
un adesivo con logo e marchio.
LA GASTRONOMIA DEL TERRITORIO
Nel patrimonio gastronomico calabrese un ricchissimo paniere di prodotti
tipici. Tra questi molti salumi (capocollo, soppressata, salsiccia, ecc.)
e formaggi, pecorino in primis. Il peperoncino è un altro prodotto
assai tipico, presente in tavola, nelle conserve, negli insaccati e nei
formaggi. La cucina è basata sugli ortaggi (molte melanzane e peperoni),
che vengono fritti, farciti o cotti in umido e spesso condiscono la pasta,
quando non finiscono sottovetro con una delle infinite ricette della tradizione
calabrese, compresa la marmellata di cipolla di Tropea.
Altro ingrediente importante è la carne, quella di maiale utilizzata
anche per densi ragù per la pasta al forno, e quella di manzo per
bracioline (involtini) e umidi. Ovviamente c’è anche una
cucina marinara che ha due ingredienti preferiti: il pesce azzurro che
è sovente fritto e lo stoccafisso che è cotto in molti modi
ma preferibilmente in umido. Ricco l’assortimento dei dolci sui
quali prevale ancora l’eredità araba e ugualmente ricco quelli
dei vini che hanno nel Cirò un eccellente portabandiera.
CROSTATA DI CIPOLLA DI TROPEA
E’ molto semplice da
preparare e a volte si utilizza anche la normale pasta frolla.
Affettate 1 kg circa di cipolle e fatele appassire in padella con olio
extravergine di oliva, possibilmente quello calabrese molto sapido, salate
e aggiungete un poco di acqua perché cuociano restando molto morbide
pur se asciutte. Lasciate intiepidire e mescolatevi 1-2 uova e qualche
manciata di pecorino del Monte Poro. Distribuite il composto su pasta
brisée, preparata eventualmente sostituendo parte del burro con
altrettanto strutto. Richiudete la crostata con striscioline di pasta
e cuocete nel forno a 190°C per circa 30 minuti. Servitela tiepida
o a temperatura ambiente.
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