ASPETTANDO EXPO 2015

A cura di Enza Bettelli


Chianti DOCG

La zona di produzione di questo vino rosso, conosciuto in tutto il mondo, comprende alcune delle province italiane più belle e storiche situate in Toscana. Sono infatti Firenze, che non ha certo bisogno di presentazioni, poi Siena ugualmente famosa così come Pisa. Le altre province sono forse meno conosciute a livello internazionale ma non per questo prive di attrattive culturali, storiche e paesaggistiche. Arezzo sorge alla confluenza tra la Valdarno, il Casentino e la Valtiberina, queste ultime due percorse dall’Arno. La città ha un importante passato etrusco e poi romano, quindi governata dai Medici fino a diventare Granducato di Toscana. Di tutti questi periodi restano notevoli testimonianze, come il Duomo, le molte chiese, i monasteri, l’anfiteatro romano e i palazzi storici, oltre alle case del Petrarca e del Vasari. Pistoia è stata una importante sede vescovile nel Quinto secolo e poi centro ghibellino e notevole crocevia mercantile, grazie alla sua posizione privilegiata.

1 - Firenze, 2 - Prato, 3 - Siena, 4 - Carmignano

A Pistoia si possono visitare pregevoli monumenti di epoca romanica, rinascimentale e gotica, alcuni dei quali si trovano nella piazza del Duomo, che è una delle più belle in Italia. Tra i molti monumenti pistoiesi, da non perdere la visita al Palazzo dei Vescovi, che è oggi un magnifico Museo. Prato chiude il gruppo delle province del Chianti DOCG, anch’essa con origini etrusche e famosa per la produzione tessile, egregiamente rappresentata nel Museo del Tessuto che ha sede in uno stupendo edificio del XIX secolo, notevole testimonianza di archeologia industriale di quei tempi. Nel centro storico e dentro la cinta medioevale di Prato sono racchiusi molti altri monumenti ed edifici storici di varie epoche, come il Duomo e Palazzo Datini, solo per citare i più noti. Il paesaggio del territorio che circonda le province della DOCG è quello tipico toscano, con vigneti, uliveti, coltivazioni, corsi d’acqua e colline che creano una degna cornice intorno a tante bellezze storiche e culturali.

IL CONSORZIO
Fondato nel 1927, il Consorzio ha sede a Firenze e tutela oltre 3600 produttori, su un territorio che accoglie più di 15.500 ettari di vigneti e con una produzione di circa 800 mila ettolitri di Chianti DOCG.

IL CHIANTI DOCG
Questo tradizionale vino toscano è ottenuto da uve Sangiovese, con possibilità di aggiungere altri vitigni purché coltivati nel territorio certificato e in quantità molto limitate.
Il Chianti DOCG ha colore rosso rubino piuttosto intenso che tende a divenire granata con l’invecchiamento, profumi di frutta rossa e lieve sentore di mammola, sapore fresco e sapido che con il tempo diventa morbido e vellutato.
Può essere Superiore e Riserva e con sotto denominazioni geografiche che hanno le caratteristiche del Chianti DOCG più quelle tipiche della zona geografica e dell’invecchiamento e sono:
- Chianti DOCG Colli Aretini nella provincia di Arezzo
- Chianti DOCG Colli Fiorentini, Chianti DOCG Montespertoli e Chianti DOCG Rufina nella provincia di Firenze
- Chianti DOCG Colli senesi nella provincia di Siena
- Chianti DOCG Colline Pisane nella provincia di Pisa
- Chianti DOCG Montalbano nelle province di Pistoia e Firenze.

LA GASTRONOMIA DEL TERRITORIO
L’offerta gastronomica toscana è varia e oltremodo gustosa e come i particolari crostini proposti ovunque come antipasto insieme ai salumi regionali, le invitanti zuppe di verdure e legumi, i ricchi piatti di carne e pollame, l’innumerevole gamma di biscotti e dolci tradizionali. Della gastronomia di Siena e Arezzo abbiamo già avuto modo di parlare in questa rubrica (vedi febbraio 2012 e maggio 2013). Nel capoluogo toscano si possono degustare i piatti di tutta la regione, ma volendo assaggiare qualcosa di tipicamente fiorentino, oltre alla costata ai ferri, ci sono il cibreo, ossia rigaglie di pollo in una salsa di uovo e succo di limone e la trippa alla fiorentina, con aromi e pomodoro. A Pistoia, chi gradisce questo tipo di preparazioni, troverà un ottimo sanguinaccio, il biroldo, che può essere a base di pasta di salame e formaggio oppure nella versione dolce con uvetta, pinoli e zucchero. A Pisa la cucina ha una connotazione più marinara, senza per questo dimenticare i piatti di carne e di selvaggina. Tra i piatti di pesce: la zuppa di riso e arselle, le bavette sul pesce e una serie di pesce alla griglia.


1-Antipasto Toscano, 2-Pesche, 3-Mortalla, 4-Pecorino

Anche Prato può vantare una cucina particolare con piatti di gusto deciso, come i sedani alla pratese farciti con carne e mortadella, i tortelli di patate e tutte le preparazioni con l’anatra (papero), una volta allevato diffusamente. Tra i dolci ricordiamo le pesche dolci, di pasta soffice inzuppata di alchermes.
Tra i prodotti tipici delle province comprese nell’area del Chianti DOCG, oltre a tutti gli ottimi salumi e formaggi toscani, da assaggiare la mortadella di Prato, prodotta con tecnica e aromi diversi da quella di Bologna i liquori dell’eremo di Camaldoli, i tartufi e i funghi dell’Appennino toscano come pure le castagne.

LA PAPPA COL POMODORO
Questa ricetta è una delle più tradizionali della cucina contadina toscana ed è semplicissima da preparare e molto appetitosa da gustare. Gli ingredienti sono pochi e debbono quindi essere di ottima qualità.
Per 4-6 persone occorrono 1 kg di pomodori molto maturi che vanno lavati, spezzettati e cotti per circa 15 minuti a fuoco moderato. Si aggiunge il passato a 1 litro abbondante di brodo e si versa in una casseruola con 300 g di pane toscano tostato e spezzettato, 3-4 spicchi di aglio tritato (o più, a piacere), 1 manciata di basilico ben pulito e lavato, mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva e pepe macinato. Cuocere quindi a fuoco moderato, mescolando spesso, e quando la minestra si sarà addensata regolare di sale e aggiungere altro olio. Versare infine nei piatti e condire con un giro di olio. Si gusta calda o a temperatura ambiente.


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