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ASPETTANDO
EXPO 2015
A cura di Enza
Bettelli
Riso Nano Vialone Veronese IGP
La zona di produzione di questo riso IGP comprende 25 comuni, tutti
nella provincia di Verona, e sono Bovolone, Buttapietra, Casaleone, Cerea,
Concamarise, Erbè, Gazzo Veronese, Isola della Scala, Isola Rizza,
Mozzecane, Nogara, Nogarole Rocca, Oppeano, Palù, Povegliano Veronese,
Ronco All’Adige, Roverchiara, Salizzole, Sanguinetto, San Pietro
di Morubio, Sorgà, Trevenzuolo, Vigasio, Zevio. Verona, patrimonio
Unesco e nota in tutto il mondo per la romantica e sfortunata vicenda
di Giulietta e Romeo, è ricca di ricordi storici, tra i quali l’Arena
è senz’altro il più famoso. Ma sono molti altri i
monumenti e i palazzi antichi che caratterizzano la città, dalle
mura scaligere alle case che guardano il mercato in Piazza delle Erbe
alla Basilica di San Zeno fino al suggestivo Ponte Vecchio. Verona è
attraversata dall’Adige e sorge in un’area ricca e fertile
della Pianura Padana che arriva fino alle incantevoli sponde del Lago
di Garda, distanti solo pochi chilometri. La sponda veronese del lago
è punteggiata da borghi e cittadine assai noti ai turisti provenienti
da ogni parte del mondo, anche se sono soprattutto Tedeschi e Olandesi
i più affezionati.
Da sinistra: Arena di Verona, Bardolino, Risaia
Oltre a Peschiera, Malcesine, Bardolino
e Lazise, giusto per citare solo alcune delle più famose località
sul Garda, il territorio veronese offre un’interessante gamma di
attrazioni. Per esempio, Isola della Scala è un’antica cittadina
con insediamenti già nell’età del Bronzo, e che offre
ai visitatori interessanti spunti di visita, come la torre scaligera del
XIII secolo e le antiche pile da riso. La provincia di Verona comprende
inoltre le belle colline della Valpolicella, del Soave e del Custoza,
famose anche per i rinomati vini che vi si producono, e la Lessinia, altra
nota zona di vini. Verona è conosciuta anche dal punto di vista
industriale poiché è proprio nella sua provincia che sorgono
alcune delle più importanti marche alimentari, una rinomata produzione
di marmo e molte aziende anche straniere nel settore degli elettrodomestici
e dell’auto.
IL CONSORZIO
Il Consorzio ha sede a Isola della Scala e raggruppa una quindicina di
aziende che, oltre a vendere il prodotto, offrono la possibilità
di visite guidate e alcune sono anche fattorie didattiche o strutture
ricettive per soggiorni e ristorazione. Compito del Consorzio è
quello di vigilare affinché il metodo di coltivazione, lavorazione
e presentazione del riso, oltre naturalmente alla sua purezza, siano conformi
al disciplinare di produzione approvato e registrato dalla Comunità
europea nel 1996.
IL RISO
I
chicchi del riso Vialone Nano Veronese IGP sono a sezione tondeggiante,
con testa tozza e dente pronunciato, forma tonda e semilunga, dimensione
media. Il colore è bianco, senza striscia e con una estesa perla
al centro. La qualità particolare del riso è data dalle
abbondanti acque di risorgive e dei fontanili della pianura veronese,
ricca di limo e sabbia. Tuttavia il disciplinare stabilisce che i terreni
siano lasciati riposare avvicendando le colture e la produzione non deve
superare i 70 quintali per ettaro. Il flusso delle acque è regolato
dai risicoltori in modo che i semi possano germogliare e allo stesso tempo
siano protetti quando la temperatura scende, mentre le asciutte (cioè
quando il terreno non è ricoperto dalle acque) sono indispensabili
anche per distruggere le alghe e gli insetti dannosi. La coltivazione
ha inizio a primavera, così che in piena estate la piantina abbia
raggiunto la massima altezza e i suoi culmi fertili possano fiorire. Se
la stagione è favorevole la maturazione del riso si avrà
intorno alla fine del mese di settembre. La raccolta viene fatta con le
mietitrebbiatrici che tagliano le piante nella risaia quindi raccolgono
le pannocchie e le sgranano. Il riso grezzo (risone) viene quindi essiccato
e infine lavorato per ottenere chicchi perfetti. Infatti, il disciplinare
prevede una tolleranza minima di imperfezioni (chicchi verdi o rotti)
solo per un massimo del 3% del prodotto totale e umidità massima
del 14% per una conservazione ottimale. Dopo essere stati liberati dagli
strati esterni, i chicchi sono sfregati meccanicamente perché risultino
bianchi, poi passati sotto l’occhio attento di un lettore ottico
che scarta quelli difettosi e le impurità. Dopo il confezionamento,
i pacchetti di riso sono numerati secondo le indicazioni del Consorzio.
LA GASTRONOMIA DEL TERRITORIO
Il riso è ovviamente
assai diffuso nella cucina veronese, come del resto in quella dell’intero
Veneto, e il Vialone Nano Veronese è molto adatto per la preparazione
dei risotti, sia mantecati come sgranati, tipici del territorio: il pesce
di mare e di acqua dolce, le rane e le ottime verdure della regione, in
particolare asparagi e zucca. Tra i molti piatti veronesi, sono tipici
gli gnocchi, anche questi conditi in vari modi, mentre il Pandoro è
un dolce famosissimo in tutto il mondo. Ottimi inoltre i tortellini di
Valeggio sul Mincio, i piatti con il pesce del Garda a Bardolino e Malcesine,
in particolare il carpione. Il tutto condito dal delicato olio extravergine
del Garda. Rinomate le pesche di Pescantina, ma da non perdere salumi
e formaggi (come il Monte Veronese DOP) presenti nell’area di produzione
del riso. Oltre all’ottima cucina, non si può non citare
gli eccellenti vini del territorio: Valpolicella, Amarone, Recioto, Bianco
di Custoza, Soave e Durello, tutti DOC.
LA RICETTA: RISOTTO CON GLI
ASPARAGI
Pur se l’asparago
verde è coltivato e diffuso, è l’asparago bianco il
prodotto tipico del Veneto, a cominciare da quello di Bassano che è
DOP, oltre a quelli IGP di Badoere e di Cimadolmo IGP e a quello De.Co
di Marola di Torri di Quartesolo, c’è quello ugualmente gustoso
di Verona coltivato nei comuni di Arcole, Belfiore, Cologna Veneta e Zevio.
L’asparago, bianco o verde, è quindi spesso utilizzato per
la preparazione di deliziosi risotti primaverili, alternato spesso a quelli
selvatici e ai bruscandoli, le tenere cime del luppolo, che cresce spontaneo
in tutta la regione veneta, cucinati con la stessa tecnica. Il metodo
di preparazione del risotto è quello tradizionale di questo piatto,
ma spesso si aggiunge al burro del soffritto anche poco di delicato olio
extravergine del Garda.
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