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SALUTE
E BENESSERE
L’influenza messicana dei suini
Nel nostro Paese al momento nessun
pericolo di contagio. Quindi niente falsi allarmismi ma è bene
essere informati.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha portato il
livello di allerta internazionale da 3 a 4 su 6. Il focolaio dell’infezione,
come tutti sappiamo, è in Messico dove vi sono stati a oggi 149
morti accertate e oltre mille casi sospetti. Altri casi negli Stati Uniti,
in Canada e in Corea del sud e ora anche in Europa, e cioè 2 in
Scozia e 6 in Belgio, però nessuno dei casi fuori dal Messico si
è rivelato mortale.
Ogni Stato si dichiara pronto ad affrontare la crisi e, se non si può
ovviamente escludere la possibilità di futuri casi anche da noi,
va sottolineato che mangiando carne suina non si rischia di ammalarsi
dato che il contagio avviene da uomo a uomo come per una normale influenza.
Il ministro Fazio ha dichiarato che sono già pronti 40 milioni
di dosi di farmaci antivirali, sufficienti per curare 2 milioni di persone,
ma va ricordato che per preparare un vaccino efficace occorrono da 3-4
fino a 6 mesi.
Va ricordato che non importiamo carne di maiale dal Messico da circa 15
anni e i nostri prodotti sono nella quasi totalità certificati,
come da dichiarazioni allegate di Assica. (eb)
Assica:
nessun rischio da carne suina e salumi
Influenza
messicana: “i suini non c’entrano” dice l’Organizzazione
Mondiale della Sanità animale (OIE)
Gran
Suino Padano Dop: carne suina al 100% italiana, certificata e garantita
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