LUOGHI La presenza del fiore determina , dunque
, fisiologicamente il momento migliore in cui : (*) Lib XIX cap. 117 In horto satorum celerrime nascuntur ocimum, blitum, napus, eruca. tertio enim die erumpunt, anetum quarto,lactuca quinto, raphanus sexto, cucumis, cucurbita septimo — prior cucumis —, nasturtium, sinapi quinto, beta aestate sexto… Le caratteristiche nutrizionali dello zucchino sono riportate nella tabella seguente e sono frutto di una sperimentazione comparativa tra diverse concimazioni azotate. Come è noto lo zucchino è un grande divoratore di azoto : questo elemento chimico ne condiziona , infatti , la produttività aziendale. Tuttavia questo studio mette in evidenza alcuni dati molto interessanti ai fini della utilizzazione di questo frutto in cucina : L’aumento della disponibilità
azotata in campo lascia in ogni caso perplessi sulle quantità di
nitrati presenti nei frutti e questo ci deve far riflettere sulla affidabilità
delle partite in commercio
. D’altronde lo studio evidenzia che l’aumento della quantità
di azoto non apporta significativi incrementi dei Sali minerali , in modo
particolare del potassio che è il sale più interessante
anche ai fini della sapidità delle pietanze. L’azoto è
senza dubbio necessario anche per elevare il tenore zuccherino dei frutti
e per abbassarne l’eccesso di acidità. Non meno interessante
è l’incremento della sostanza secca : come è noto
lo zucchino è da sempre celebre per la sua “ acquosità
“ frutto evidente del basso estratto secco. I dati, pubblicati sulla rivista dei Biologi Italiani, e rielaborati graficamente, e riportati qui di fianco (ed in basso ), mostrano una sostanziale non significatività delle differenze. Altre specie, infatti, coltivate in terreni caldi e salmastri , esprimono un aumento totale del contenuto di sodio all’interno dei frutti a beneficio della sapidità e salinità del frutto. Lo zucchino invece, coltivato in terreni ad alta disponibilità di Sodio, non incrementa l’assunzione di tutti i Sali minerali (come ad esempio del Calcio e del Potassio ) , ma solo del sodio ed a discapito del potassio. Questo comportamento non è per nulla
interessante sotto il profilo nutrizionale, in quanto è nota l’attenzione
posta sull’eccesso di sodio nell’alimentazione moderna. La concimazione azotata sembra, dunque, incidere sui fattori esteriori , ma non significativamente sul profumo caratteristico e sul sapore del prodotto. Questo si evince abbastanza chiaramente dal grafico riportato a sinistra e appare come un monito per ricercare un adeguato compromesso tra le esigenze della produzione e quelle del consumatore. Le prove effettuate per misurare la durezza dei frutti hanno evidenziato una accettabile tenerezza dei frutti, con evidenti fluttuazioni stagionali ( un minimo di 50,4 N fino ad un massimo di 66.8 N ) , ma non tali da pregiudicare l’accettabilità del prodotto da parte del consumatore. Questo dato è molto interessante; il frutto, infatti, se eccessivamente indurito comporterebbe tempi di cottura non più compatibili con il mantenimento dei suoi nutrienti. La cottura prolungata, inoltre, creerebbe maggiori problemi anche per la modifica del colore verde. Nell’alta ristorazione moderna il colore verde intenso è molto richiesto sia per la realizzazione di vellutate sia per scopi decorativi. La zucchina si presta per molti abbinamenti nei quali altri ortaggi a foglia verde non sono adatti ( si pensi solo allo spinacio). Tempi brevi di cottura significano dunque mantenimento del colore e soprattutto mantenimento del Magnesio che entra nella molecola della clorofilla, che con altri metodi di cottura viene perso. Interessanti sono, poi , gli ultimi studi
che ci rivelano per lo zucchino la presenza di composti (Monosodio glutammato
16% e Guanosina monofosfato 7.5% ) fondamentali per la percezione del
quinto sapore : l’umami. Questo sapore si affianca agli altri tradizionali
sapori di base ( dolcezza, acidità, sapidità, amaro) deilla
nostra cucina.
Tutto questo è estremamente interessante per la grande ristorazione, nella quale sono definitivamente abbandonate le tipologie di ricette aggressive utilizzate dalla tradizione. Si pensi solo allo zucchino alla “scapece” , ove l’aceto esercitava un effetto aberrante sulle caratteristiche della materia prima. Le necessità della moderna alimentazione
si possono riassumere in : La ricetteria tradizionale ci ha trasmesso
preparazioni in cui la zucchina era solo uno sbiadito supporto ad ingredienti
dalle percezioni più forti : aceto, formaggio, carne. Tipo NERO Tipo BIANCO ( o Grey ) Tipo Romanesco Nel nostro Istituto abbiamo effettuato un prova comparata di degustazione tra un campione di allievi scelto. Le tipologie a confronto, riportate nella tabella sottostante, sono state tagliate a cubetti di circa 2 cm di lato e cotte per 2 minuti in forno a microonde, senza aggiunta di alcun condimento. I cubetti, sigillati , serviti poi al tavolo , al campione di assaggiatori , bendati sono stati proposti secondo un test triangolare . Il singolo assaggiatore doveva solo indicare quale campione era diverso dagli altri due ( non doveva assolutamente specificare il motivo della differenza ). Le prove sono state effettuate con doppia replica. Il test ha fornito i seguenti risultati : Ciò comprova che le tre tipologie
di zucchina con il fiore prodotte sul litorale pontino evidenziano delle
differenze rimarchevoli al palato. Ulteriori prove potranno confermare
se queste differenze sono costanti nell’anno ( e quindi essere di
origine squisitamente genetica) .. Prof. Giuseppe Nocca
Mariafrancesca Aveni Roberto Rana Processi di cottura domestica degli alimenti - Industrie Alimentari n. XLIII luglio-agosto 2004 Pietro Siviero , M. Stefano Motton La carta di Identità dello zucchino L’informatore Agrario n. 18 del 1999 E.Perrone , F.Mazza , S. Morinello , V. Carlino , V. Barbera , S. Raimondi - Qualità delle produzioni orticole irrigate con acque salmastre al variare della gestione colturale in ambiente semiarido – Rivista Biologi Italiani n. 5 del 2008-12-14 Giovanni La certosa, Angelo Petrozza, Francesco Montemurro Fertilizzazione azotata e qualità dello zucchino Informatore Agrario n. 46 del 2003 Sapidità di aromi e Alimenti – Industrie Alimentari n. VII ottobre 2008 [Indietro] |