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LUOGHI
Il Cestino di Circe.
La natura della terra pontina gode
di un clima generalmente mite, con delle escursioni termiche notturne
ideali per far germogliare rigogliose piante, raccogliere gustosa frutta
e verdura, deliziosi formaggi… Così, il cestino della spesa,
nella terra dove soggiornò la Maga Circe, si può riempire
con svariate prelibatezze:
FRUTTA, ORTAGGI E LEGUMI: E’ attorno
agli anni ’50, grazie alle opere di bonifica, alle irrigazioni,
ai miglioramenti dei trasporti che l’attività agricola pontina
prende piede intensamente con prodotti di qualità come le Fragole
di Terracina, la Cicoria di Catalogna frastagliata di Gaeta e di Formia
(cd puntarelle), le Carote di Sabaudia, i Pinoli del Circeo, i Carciofi
romaneschi IGP, la Lattuga Signorella di Formia, il Pomodoro Spagnoletta
di Gaeta, le Zucchine col fiore … Oltre naturalmente ai prodotti
più tipici:
Il prelibato KIWI DI LATINA IGP. L’Actinidia è coltivata
nel territorio pontino dal 1971, quando si sperimentò un primo
impianto a San Felice Circeo, nota località balneare. Dal 21 agosto
2004 il kiwi dell’Agro Pontino vanta il marchio IGP e raduna attorno
a sé ben 24 comuni tra la provincia di Latina e quella romana.
Le condizioni climatiche del territorio pontino risultano particolarmente
favorevoli alla coltivazione di questo frutto dalla polpa verde smeraldo.
Le succulenti ARANCE BIONDE DI FONDI. Una cultivar autoctona, presente
esclusivamente nell'area pontina; possiede una forma sferoidale caratterizzata
dalla buccia sottile, la cui polpa succosa e dolcissima si presenta di
colore giallo-arancio ricca di grossi semi.
Il profumato SEDANO BIANCO DI SPERLONGA è ricco di sostanze antiossidanti.
Questa pianta, inizialmente di qualità “verde” è
stata introdotta alla fine del secondo dopoguerra nella zona di Sperlonga
e Fondi; solo con il decennio successivo si preferì coltivare la
qualità “bianca”, oggi ben nota e molto apprezzata
sul mercato.
La pregiata LENTICCHIA DI VENTOTENE si presenta di piccola dimensione
(da 1 a 2,5 mm), il suo color marrone chiaro si vena di leggere striature
rosate. Coltivata sull’isola fin dall’Ottocento questo legume
si distingue per la sua qualità grazie alla fertilità del
terreno vulcanico dell’isola stessa.
Un prodotto povero dalle proprietà longeve: le CICERCHIE DI CAMPODIMELE
sono coltivate nell’omonimo paesino dei Monti Ausoni; i suoi abitanti,
che coltivano questo legume, sono particolarmente longevi, questa caratteristica
sembra essere saldamente ancorata al consumo costante delle cicerchie.
Un tempo le piccole perle marroni ponziane erano una delle poche fonti
di sostentamento della popolazione locale. Le cicerchie sono state inserite
nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione
Lazio.
CARNI E SALUMI: La provincia di Latina si caratterizza per piccoli e medi
allevamenti di animali da pascolo. Presenti sono la bufala, gli ovini,
i caprini, il maiale nero e il vitellone bianco dell'Appennino Centrale.
Questo comparto di notevole importanza produce carni e salumi di qualità
come la Bresaola di bufala, la Salsiccia di fegato paesana di Maranola
e Itri, la salsiccia di fegato dei monti Lepini al maiale nero …
E inoltre
Lo storico PROSCIUTTO DI BASSIANO. Rientra tra i prodotti tradizionali
e secolari dei Monti Lepini. La rifilatura, la salatura e l’aromatizzazione
sono fatte ancora a mano e seguono rigorosamente la ricetta antica. Un
prodotto della salumeria di qualità dal sapore dolce e saporito
al contempo. Bassiano è un paese molto ventilato (a circa 650m
di altitudine) con una gradazione di umidità perfetta per la stagionatura
del prosciutto.
La rinomata SALSICCIA AL CORIANDOLO DI MONTE SAN BIAGIO. Rientra tra i
prodotti tradizionali del Lazio; di colore rosso scuro screziato di bianco,
presenta una grana grossa è un equilibrato rapporto tra parti grasse
(che non superano il 25%) e parti magre determinato dall'utilizzo completo
del suino, compreso anche il prosciutto. Il tutto insaccato nelle budella
naturali di suino. Si produce in tre tipologie: fresca, secca e conservata
in olio o sotto sugna. Il sapore della Salsiccia di Monte S. Biagio è
sapido con uno spiccato aroma di coriandolo, piccante e un retrogusto
di affumicatura.
La tradizionale SALSICCIA DEI MONTI LEPINI al maiale nero. E' un salume
fresco aromatizzato, preparato con la carne del maiale nero dei Monti
Lepini allevato allo stato brado. Si presenta con una forma cilindrica
("a cacchietto"), la cui polpa rossa è più o meno
scura striata di bianco per la presenza del grasso; il sapore è
sapido con un leggero aroma di limone. La pezzatura è di circa
80/100 g.
PESCE: Una provincia, come quella pontina
, che presenta oltre 120 km di costa bagnata dal mar Tirreno e che vanta
nove laghi (Caprolace, Fogliano, Fondi, Lungo, Ninfa, Paola, San Puoto,
dei Monaci e del Vescovo) offre una gastronomia a base di pesce ricca
e variegata. Tra i prodotti e le preparazioni tipiche figurano la Calamita
del Lago di Fondi e le Alici marinate e sotto sale del golfo di Gaeta.
Le ALICI sono pesci migratori e gregari che dalla primavera all'autunno
transitano lungo le coste laziali, mentre durante la stagione invernale
si stanziano in profondità tra i 100 e i 150 metri. Presentano
un corpo affusolato con ventre rotondeggiante e il dorso di colore azzurro-verdastro
e fianchi e ventre argentei. La cattura avviene in genere di notte con
i metodi tradizionali.
Il CEFALO CALAMITA trova nel lago di Fondi il suo habitat naturale causa
l'alternanza di acque dolci che defluiscono verso il mare e di acqua salata
che affluisce nel bacino idrografico del lago attraverso canali emissari
e foci che lo collegano al mar Tirreno. E' un pesce migratore: la riproduzione
avviene in mare, mentre l'accrescimento, fino al raggiungimento della
maturità sessuale, si ha in acque interne.
I FORMAGGI. Nel patrimonio gastronomico
pontino un ruolo di primo piano è detenuto dai formaggi; prodotti
caseari a pasta dura e molle, freschi e mediamente stagionati, dolci e
piccanti come Lenolese, Caciocavallo di bufala, Pecorino romano dop Pecorino
del Pastore, Ricotta romana dop, Ricotta di bufala campana che si aggiungono
alla produzione più tipica:
La MARZOLINA. E’ prodotta con latte caprino, richiede una stagionatura
di un anno. La produzione migliore avviene nel periodo primaverile quando
le erbe fresche nutrono i caprini. Se consumata fresca il suo sapore è
dolce, se viene gustata stagionata il suo sapore diviene un po’
forte, leggermente piccante. Rientra tra i prodotti tradizionali e tra
i presidi Slow Food.
Lo SCACIONE è un formaggio fresco fatto con latte vaccino nell’intera
zona dell’Agro Pontino.
La MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP è prodotta esclusivamente con
latte di bufala intero. La sua superficie è liscia e lucente, la
sua crosta si presenta sottilissima e di colore bianco porcellanato; la
pasta è leggermente elastica nelle prime 8-10 ore dalla produzione.
La Mozzarella di bufala campana è prodotta tutto l’anno e
si consuma fresca.
Il FIOR DI LATTE APPENNINO MERIDIONALE è prodotto con latte vaccino
e si consuma fresco. Gode della protezione transitoria della denominazione
d’origine.
PRODOTTI DA FORNO: La Tiella di Gaeta.
Le sue origini sono popolari ed antichissime. Nata come cibo dei poveri,
è oggi considerata una prelibatezza, molto in voga durante le feste
civili e religiose locali. Si tratta di due strati circolari di pasta,
sovrapposti e chiusi lungo i bordi, farcita con ripieni diversi; essendo
un cibo per le famiglie povere veniva riempito con ciò che la dispensa
offriva, questo spiega il perché la Tiella di Gaeta si può
trovare imbottita con prodotti della terra (ricotta, marzolina, pomodori,
cipolle, funghi, scarola…) così come quelli del mare (alici,
sarde, polpi, calamari, baccalà..). Un ingrediente tradizionalmente
utilizzato era, ed è, l'oliva di Gaeta (cultivar itrana).
Il PANE CAFONE è un pane casareccio lavorato prevalentemente a
mano, la sua forma caratteristica è a filone o pagnotta il cui
peso oscilla tra 1 a 2 kg, il sapore è sapido e corposo. Tradizione
vuole che sia cotto preparato con lievito naturale (cd “cresciuto”)
e cotto nel forno con legna di castagno.
Il PANE CON LE PATATE è tipico dei Monti Aurunci, Lepini e Ausoni.
L’utilizzo della patata (lessa, sbucciata e schiacciata all’interno
dell’impasto) è legato alla conservazione del pane e al risparmio
della farina. Rispetto al pane comune, esso regala un sapore più
intenso.
OLIO E OLIVE. Nella zona delle Colline
Pontine, nella parte settentrionale della provincia di Latina, si coltiva
l’oliva itrana. Questa cultivar, molto utilizzata in cucina e assai
consumata dalle famiglie italiane, è impropriamente chiamata “Oliva
di Gaeta”, in quanto in passato era dal porto di questa città
che partivano casse di olive itrana in salamoia per soddisfare un mercato
ampio di richiesta. L’oliva “Gaeta” presenta un colore
violaceo; ha un sapore lievemente amarognolo, la sua forma è ovale
e la sua polpa abbondante. L’olio che si ricava dall’oliva
itrana è di tipo monovarietale, il cui colore risulta verde con
riflessi dorati per oli freschi, mentre giallo intenso con riflessi verdognoli
per oli maturi. All’olfatto e al gusto sono percettibili note di
pomodoro e carciofo con armoniche sensazioni di amaro e piccante. L’olio
delle colline pontine ha assunto la denominazione transitoria della Dop.
VINI E VITIGNI. Nella fertile terra pontina,
tra tradizione e tecnologia, si coltivano anche diversi vitigni autoctoni:
UVA ABBUOTO, un antico vitigno della zona di Fondi. Se ne ricava un vino
rosso corposo e profumato. Questo vino sposa benissimo la salsiccia di
Monte San Biagio. NERO BUONO DI CORI, un vitigno a bacca rossa originario
di Cori e recuperato e rilanciato a seguito di ricerche e sperimentazioni
che ne hanno documentato le peculiari caratteristiche qualitative. Da
quest’uva si ricava il Cori DOC. E ancora: Arciprete bianco, Bello
Palloccone, Cacchione, Greco moro, Greco giallo, Ottonese, in fase di
studio c’è l’Uva Serpe. Altri vitigni: Merlot, Montepulciano,
Sangiovese, Malvasia, Trebbiano, Petit Verdot, Chardonnay…I vini
pontini si fregiano di 6 Denominazioni d’Origine Controllata: Aprilia,
Circeo, Cori, Frascati, Moscato di Terracina e Velletri. Essi hanno raggiunto
negli ultimi dieci anni una qualità elevata tanto da riscuotere
importanti riconoscimenti e prestigiose menzioni sia nazionali che internazionali.
Nell’ultimo Vinitaly il “Circe bianco doc” è
stato premiato con la medaglia d’oro nella categoria Vini Tranquilli
a Denominazione di Origine con il “Dune” 2006, Cantina Sant'Andrea.
ALTRI PRODOTTI. La zona pontina è
ricca di piante di Eucalipto. La presenza nel territorio locale di questa
pianta arborea sempreverde risale a circa settanta anni fa, con l’opera
di bonifica dell’agro pontino, scelta anche per la sua grande capacità
di valorizzare terreni. Il miele di eucaliptus locale è profumato
e dolcissimo. Il colore varia da ambrato chiaro ad ambrato scuro quando
è liquido, tendenzialmente beige-grigiastro quando è cristallizzato,
dal sapore pronunciato e dall’odore intenso. Proprio per le sue
particolari caratteristiche l'Assessorato Regionale per lo Sviluppo e
l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio lo ha inserito nell’elenco
dei prodotti tradizionali laziali. ALICE SOTTO SALE DEL GOLFO DI GAETA.
Le alici private della testa e delle interiora, subiscono una prima salatura
finalizzata ad asciugare i liquidi in eccesso e dopo poche ore si esegue
la salatura vera e propria, disponendo le alici sul lato o verticalmente
all'interno di un contenitore di vetro o di coccio.
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