LE AZIENDE INFORMANO

SAVINO ANGIOLETTI HA FATTO POKER

Il Ticino eno-gastronomico può davvero esultare dopo l'exploit il 19 gennaio a Milano, che ha visto il sommelier del BOTTEGONE DEL VINO di Lugano, salire sul podio del vincitore per la quarta volta in due mesi.

Ricordiamo il suo palmares degli ultimi 60 giorni:
1° al concorso per il Miglior Sommelier di Lombardia
1° al concorso per il Miglior Sommelier d'Italia
1° al concorso per il Miglior Sommelier della Svizzera
1° alla finale del Thophée Ruinart per il titolo di "Miglior Sommelier d'Europa 2004".

Una serata emozionante vissuta nel nuovo Park Hotel Hyatt di Milano, nella centralissima via Tommaso Grossi, a due passi dal Duomo e dalla Scala (www.milan.park.hyatt.com), alla presenza di numerosissimi giornalisti tra i più qualificati d'Italia, con il presidente Giuseppe Vaccarini dell'ASI (Association de la Sommellerie Internazionale) e Michele Chantome, responsabile dei concorsi della Casa di Champagne Ruinart, che ha visto ancora una volta il Canton Ticino piazzare al primo e al terzo posto due dei suoi bravi sommeliers iscritti alla ASSP.

Al terzo posto si è classificato FABIO MICCOLI, 22 anni, sommelier al Grand Hotel Villa Castagnola di Cassarate, al secondo posto FABIO MASI del Restaurant Le Cinq di Parigi e primo posto per SAVINO ANGIOLETTI del Bottegone di Lugano che, applauditissimo, a stento ha contenuto la sua emozione, festeggiato anche da tutti gli altri concorrenti d'Italia. In totale 8 provenienti da diverse regioni e da diverse associazioni della sommelleria italiana (da notare che non c'era nessun concorrente dell'AIS - Associazione Italiana Sommelier).

Era presente anche Raffaello Bonuccelli, "patron" de Il Bottegone, già vincitore del Trofeo Ruinart nel 1994, che alla fine della premiazione ha confessato di essere venuto a Milano perché se la sentiva che il suo pupillo non poteva non fare poker.
E così è stato. Per Savino che avevamo incontrato all'aperitivo, secondo lui, non c'erano speranze di una sua vincita poiché durante l'esame, una bottiglia di Bonarda frizzante dell'Oltrepò Pavese, gli era letteralmente esplosa in mano, innaffiando anche parte dei giurati (però c'è da aggiungere che anche ad altri concorrenti era successa la stessa cosa. Vino troppo caldo????).

"Non avevo chances di vincita, erano troppo agguerriti e forti i più giovani, a partire da Miccoli, che ho cercato di incoraggiare sino in fondo - ci ha detto Angioletti - però gli anni di eterno secondo sono serviti, perché ora mi sentivo più sicuro, più maturo e non sentivo più emozione, questione d'esperienza acquisita sul campo in lunghi anni di lavoro e sacrifici".

Dello stesso parere il presidente Vaccarini: "In effetti ha vinto chi in questi ultimi anni ha raggiunto una tranquillità e una professionalità che ti viene solo dagli studi continui e dalla preparazione ai concorsi. Questi sono elementi che non si possono improvvisare. La Giurìa formata da persone qualificate è stata molto obbiettiva. Ha vinto chi ha fatto del mestiere di sommelier una professione ricca di umiltà, di impegno e di grande paziena"

Alla premiazione ha fatto seguito una cena innaffiata da Champagne RUINART:
Champagne Ruinart Rosé, " R " di Ruinart 1996 e Dom Ruinart Blanc de Blancs 1993.

Savino Angioletti, classe 1964, è originario di Genzano di Lucania (Potenza), vive a Malnate, in provincia di Varese, ed esercita già da diversi anni presso il Bottegone del Vino nella centralissima Lugano.

Note sulle Ruinart:
Depuis 1986, La Maison Ruinart contribue au développement de la sommellerie en organisant "Le Trophée Ruinart du Meilleur Sommelier d'Europe". Après la France, en 1986, la Suisse fut le premier pays étranger choisi pour le développement de cette épreuve en Europe, puis ce fut au tour d'autres pays européens : Allemagne, Autriche, Belgique, Danemark, Espagne, Finlande, Grèce, Irlande, Islande, Luxembourg, Monaco, Norvège, Pays-Bas, Pologne, République Tchèque, Royaume-Uni, Slovaquie et Suède. Aujourd'hui, pour le Trophée Ruinart européen, on peut compter sur de nouveaux candidats en provenance de Bulgarie, Croatie, Estonie, Finlande, Roumanie, Russie, Portugal, Turquie…

Le rôle du concours :
Faire mieux connaître le métier de sommelier auprès des professionnels de la restauration, des responsables de formation hôtelière et auprès du public, en révélant des talents dans le domaine du vin, en suscitant des vocations, en créant une saine émulation parmi les sommeliers.

Les concurrents :
Tout homme ou toute femme qui, en Suisse, remplit les fonctions de sommelier ou s'y prépare ; un métier à part entière qui comprend le choix et l'achat des vins, la constitution de la cave selon le budget et les besoins du restaurant, la gestion des stocks, le classement et l'élaboration de la carte des vins, les conseils à la clientèle, le service des vins, liqueurs, eaux-de-vie, spiritueux ; sans oublier la connaissance approfondie de toutes les boissons, soit thés, cafés, bières, eaux minérales, et les cigares.

A cura di Rocco Lettieri, giornalista Free Lance aderente alla FLIP



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