SAVINO ANGIOLETTI HA FATTO POKER Il Ticino eno-gastronomico può davvero esultare dopo l'exploit il 19 gennaio a Milano, che ha visto il sommelier del BOTTEGONE DEL VINO di Lugano, salire sul podio del vincitore per la quarta volta in due mesi. Ricordiamo il suo palmares degli ultimi 60 giorni: Una serata emozionante vissuta nel nuovo Park Hotel Hyatt di Milano, nella centralissima via Tommaso Grossi, a due passi dal Duomo e dalla Scala (www.milan.park.hyatt.com), alla presenza di numerosissimi giornalisti tra i più qualificati d'Italia, con il presidente Giuseppe Vaccarini dell'ASI (Association de la Sommellerie Internazionale) e Michele Chantome, responsabile dei concorsi della Casa di Champagne Ruinart, che ha visto ancora una volta il Canton Ticino piazzare al primo e al terzo posto due dei suoi bravi sommeliers iscritti alla ASSP. Al terzo posto si è classificato FABIO MICCOLI, 22 anni, sommelier al Grand Hotel Villa Castagnola di Cassarate, al secondo posto FABIO MASI del Restaurant Le Cinq di Parigi e primo posto per SAVINO ANGIOLETTI del Bottegone di Lugano che, applauditissimo, a stento ha contenuto la sua emozione, festeggiato anche da tutti gli altri concorrenti d'Italia. In totale 8 provenienti da diverse regioni e da diverse associazioni della sommelleria italiana (da notare che non c'era nessun concorrente dell'AIS - Associazione Italiana Sommelier). Era presente anche Raffaello Bonuccelli, "patron"
de Il Bottegone, già vincitore del Trofeo Ruinart nel 1994, che
alla fine della premiazione ha confessato di essere venuto a Milano perché
se la sentiva che il suo pupillo non poteva non fare poker. "Non avevo chances di vincita, erano troppo agguerriti e forti i più giovani, a partire da Miccoli, che ho cercato di incoraggiare sino in fondo - ci ha detto Angioletti - però gli anni di eterno secondo sono serviti, perché ora mi sentivo più sicuro, più maturo e non sentivo più emozione, questione d'esperienza acquisita sul campo in lunghi anni di lavoro e sacrifici". Dello stesso parere il presidente Vaccarini: "In effetti ha vinto chi in questi ultimi anni ha raggiunto una tranquillità e una professionalità che ti viene solo dagli studi continui e dalla preparazione ai concorsi. Questi sono elementi che non si possono improvvisare. La Giurìa formata da persone qualificate è stata molto obbiettiva. Ha vinto chi ha fatto del mestiere di sommelier una professione ricca di umiltà, di impegno e di grande paziena" Alla premiazione ha fatto seguito una cena innaffiata da
Champagne RUINART: Savino Angioletti, classe 1964, è originario di Genzano di Lucania (Potenza), vive a Malnate, in provincia di Varese, ed esercita già da diversi anni presso il Bottegone del Vino nella centralissima Lugano. Note sulle Ruinart: Le rôle du concours : Les concurrents : A cura di Rocco Lettieri, giornalista Free Lance aderente
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