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LA
VITA DELLA VITE
A cura di Marco
Tonni [tonni@asa-press.com]
GEA.Vite®, Capitolo 2 – Nuovi impianti
GEA.Vite® è
il Protocollo di autovalutazione per la filiera vitivinicola italiana
messo a punto da Sata Studio Agronomico in collaborazione
con il Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università
degli Studi di Milano.
Periodicamente, in questa sezione di Agronotizie, pubblichiamo una sintetica
spiegazione della struttura di GEA.Vite®, prendendo in considerazione
i singoli capitoli che compongono il Questionario e il Protocollo.
Quest’ultimo, composto da circa 250 quesiti organizzati in 11 capitoli,
propone buone pratiche di gestione lungo tutta la filiera, dall’impianto
alla cantina, nonché fornisce utili informazioni riguardo ad aspetti
legati alla sicurezza, alla sostenibilità ambientale, alla biodiversità
e al rapporto con il personale.
Ampio spazio viene dedicato all’impianto del vigneto, fase ritenuta
di estrema rilevanza in quanto livello operativo di filiera viticola durante
il quale le scelte effettuate possono avere importanti ripercussioni sulla
generale buona riuscita delle fasi successive.
Introduzione alle tematiche trattate
Il
successo produttivo di un vigneto è il risultato di diverse azioni
e scelte gestionali che, in sinergia tra loro, consentono di ottimizzare
le performance della vite in un determinato sito. Di particolare rilievo
risultano le considerazioni effettuate in fase di pianificazione dell’impianto.
Molti sono gli aspetti che è necessario valutare preliminarmente
e sulla base dei quali vanno effettuate le scelte; la buona conoscenza
del sito e delle sue caratteristiche (condizioni morfologiche, pedologiche
e climatiche), nonché degli obiettivi produttivi prefissati in
funzione di un’attenta analisi previsionale di mercato, indirizzano
il viticoltore/tecnico verso le scelte più idonee alla specifica
situazione.
La pianificazione è quindi indispensabile e determina
la buona riuscita dell’impianto sia in termini tecnici che economici;
essa deve tuttavia essere affiancata dalla realizzazione di corrette pratiche
per quanto riguarda la prevenzione verso i patogeni (virosi, fitoplasmosi
e malattie fungine), la gestione del suolo in pre-impianto e l’eventuale
previsione di particolari sistemazioni, drenaggi o livellamenti.
Un buon impianto deve possedere essere studiato per soddisfare requisiti
tecnici essenziali, come la giusta scelta dei portinnesti, la scelta dei
cloni in funzione dell’integrazione con quanto già esistente
in Azienda e con gli sviluppi degli obbiettivi enologici.
Alla realizzazione dell’impianto si devono tuttavia anche prevedere
gli impatti sociali ed ecologici a lungo termine delle nostre azioni,
nonché eventuali soluzioni per migliorare l’integrazione
del vigneto nell’ambiente e nel paesaggio, secondo un’ampia
ottica di sostenibilità (ad esempio, attenzione agli aspetti della
sicurezza e integrazione di strategie per la salvaguardia o l’incremento
della biodiversità).
Ultimi ma sicuramente non di minor rilevanza, sono gli aspetti riguardanti
la qualità, lo stato di conservazione, i controlli sugli attecchimenti
del materiale vegetale utilizzato, in modo da tenere traccia scritta di
quanto avvenuto all’impianto e poter meglio comprendere le risposte
nel tempo del vigneto.
Modalità di approccio GEA.vite (www.geavite.it)
Ovviamente tutti i capitoli di GEA.Vite® non solo possono essere sfruttati
ex-post per comprendere meglio come l’Azienda sta lavorando o ha
operato nel passato, ma, sfruttando il supporto descrittivo del Protocollo,
l’Azienda può affrontare le varie fasi nel modo più
efficace possibile, così da prevenire errori o trascuratezze, a
cui talvolta si può andare incontro lavorando sulla base di consuetudini
ed abitudini.
Il Capitolo 2 - “Nuovi impianti” del Protocollo
GEA.vite propone diverse domande, relative all’impianto del vigneto,
corredate, all’interno del Protocollo, da specifici approfondimenti
e indicazioni, nonché da immagini esplicative e ampia bibliografia
per ulteriori approfondimenti.
Nel Capitolo si propongono 27 quesiti, che consentono di avere
un quadro completo e dettagliato dei singoli aspetti di interesse in questa
fase operativa. Essi sono così ripartiti:
* 10 dedicati alle valutazioni e azioni da effettuare o effettuate in
fase di pre-impianto, viene inoltre proposto un metodo
di valutazione visiva della qualità del suolo
(Visual Soil Assessment) proposto dalla FAO e che viene fornito in allegato
al capitolo 6 (Gestione del suolo);
* 9 dedicati a lavorazioni, sistemazioni, concimazioni di fondo
e a come indirizzare al meglio le scelte operative in tali ambiti;
* 3 relativi alle scelte del materiale per l’impianto
(qualità delle barbatelle durante l’impianto, scelte dei
portinnesti e scelte clonali);
* 1 per la valutazione della gestione delle aree limitrofe al vigneto;
* 4 inerenti le effettive scelte tecniche in termini di modalità
di impianto ed eventuali valutazioni e azioni post-impianto.
All’interno del Questionario, al quale l’Azienda può
accedere dopo aver ottenuto le credenziali necessarie all’accesso
al sito www.geavite.it,
ciascuna domanda prevede diverse possibilità di attribuzione di
punteggi (da 0 a 4) e per ciascun punteggio vengono codificate le motivazioni
di tale attribuzione. Quest’ultime necessitano tuttavia di integrazioni
da parte dell’Azienda a seconda degli specifici casi; è previsto
a tal fine uno spazio “Note” in cui possono essere registrati
brevi commenti aggiuntivi da parte dell’utente.
Il Protocollo riporta per ciascuna domanda un testo integrativo di approfondimento
e relativi riferimenti normativi e bibliografici.
A livello esemplificativo si riportano due esempi:
E’ importante sottolineare che la
valutazione per questo capitolo va riferita all’ultimo impianto
effettuato che può tuttavia non coincidere con l’anno di
valutazione dei restanti capitoli del Protocollo. In alternativa si può
optare per effettuare la valutazione solo qualora sia stato effettuato
recentemente un impianto e tralasciare la valutazione se invece l’impianto
risale a diversi anni prima e sia già stato incluso nella compilazione
del Questionario in annate precedenti.
Questo Capitolo rappresenta un’opportunità per il viticoltore/tecnico
per ottenere un quadro obiettivo e dettagliato della sua qualità
gestionale, nonché uno strumento di sensibilizzazione verso tematiche
critiche o aspetti per i quali esiste un margine di miglioramento (talvolta
tali aspetti sono rilevati ma non debitamente affrontati)
Al termine della compilazione del questionario on-line, all’Azienda
viene fornita una rappresentazione grafica e scritta della propria condizione
rispetto a valori massimi e minimi ottenibili.
Come descritto nella precedente uscita (GEA.Vite®, Capitolo 1 –
Sicurezza ambientale e del lavoro), anche per questo capitolo i punteggi
vengono riassunto in due indici: EQ (Efficienza e qualità) e BIOPASS
(Biodiversità, Paesaggio, Ambiente, Sostenibilità sociale),
espressi come percentuale del massimo potenzialmente conseguibile. Tale
modalità di valutazione risulta di estrema utilità alla
comprensione dei punti “critici” o dei punti di forza nella
gestione, nonché alla quantificazione del miglioramento
nel tempo e alla comunicazione di tale miglioramento.
Pubblicato su: http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2013/12/09/geavitesupregsup-nuovi-impianti/35840?ref=correlati
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