|
LA
VITA DELLA VITE
A cura di Marco
Tonni [tonni@asa-press.com]
GEA.Vite®, Capitolo 1 – Sicurezza ambientale e del lavoro
GEA.Vite® è
il Protocollo di autovalutazione per la filiera vitivinicola italiana
messo a punto da Sata Studio Agronomico in collaborazione
con il Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università
degli Studi di Milano.
Periodicamente, in questa sezione di Agronotizie, pubblichiamo una sintetica
spiegazione della struttura di GEA.Vite®, prendendo in considerazione
i singoli capitoli.
Tra i diversi aspetti valutati nel protocollo, composto da circa 250 quesiti
organizzati in 11 capitoli, viene dato ampio spazio e considerazione a
quelli relativi al tema della Sicurezza. Ad esso viene infatti dedicato
il primo Capitolo dal titolo “Sicurezza ambientale e del lavoro”
che, al suo interno, prevede la valutazione di aspetti relativi alla sicurezza
del personale e buone norme di gestione dei prodotti fitosanitari, oltre
a una serie di approfondimenti utili e di contorno alle due tematiche
principali.
Introduzione alle tematiche trattate
Il
concetto di Sostenibilità ha accezione ampia. E’ noto infatti
come esistano tre diversi aspetti principali da considerare nell’approccio
a una gestione sostenibile: la sostenibilità economica, sociale
e ambientale. Talvolta quest’ultima tende a essere maggiormente
enfatizzata rispetto alle altre anche se, pur rivestendo un ruolo di estrema
importanza nell’organizzazione delle scelte aziendali, non può
trascendere dalle altre due tematiche citate.
In quest’ottica gli argomenti relativi alla sicurezza del personale
e del luogo di lavoro possono essere annoverati tra gli aspetti di maggior
rilevanza per l’azienda vitivinicola.
Esistono importanti vincoli normativi (es. D.lgs 81/2008) che regolamentano
le misure da adottare relativamente ad aspetti quali ad esempio le attribuzioni
di competenze, l’identificazione degli organi di sorveglianza, nonché
al valutazione dei rischi propri dello specifico ambiente lavorativo.
Vi sono tuttavia diversi aspetti che, pur non risultando vincolati a inquadramenti
normativi specifici, meritano di essere considerati nell’ambito
di un approccio aziendale attento e sostenibile.
Inoltre, valutazioni da effettuare in relazione alla sicurezza degli operatori
e alla sicurezza ambientale riguardano: la gestione dei prodotti fitosanitari
in termini ad esempio di stoccaggio dei prodotti stessi, manutenzione
delle macchine e delle attrezzature, realizzazione delle fasi di spostamento
e miscelazione dei prodotti fitosanitari in relazione ai diversi principi
attivi in essi contenuti.
Modalità di approccio GEA.vite (www.geavite.it)
Il Capitolo 1 - “Sicurezza ambientale e del lavoro” del Protocollo
GEA.vite si propone di fornire, in relazione ai quesiti proposti nel Questionario,
alcune indicazioni e approfondimenti utili al fine di indirizzare al meglio
le scelte aziendali. In particolare vengono inseriti all’interno
del testo riferimenti normativi, nonché riferimenti bibliografici
utili all’approfondimento.
Importante contributo integrativo è rappresentato anche dagli allegati
al Capitolo che forniscono utile integrazione ai contenuti, e in particolare
il “Progetto TOPPS” (www.topps-life.org) e le “Linee
guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari” (www.agricoltura-responsabile.it),
ai quali si rimanda per ulteriori approfondimenti.
Nel Capitolo si propongono 22 quesiti, che sono stati scelti per la loro
importanza e che consentono di ottenere una efficace sintesi della condizione
aziendale. Essi sono così ripartiti:
* 6 dedicati alla sicurezza degli operatori e utilizzo e gestione dei
D.P.I. (Dispositivi di protezione individuale);
* 4 dedicati alla manutenzione delle attrezzature e rischi per l’operatore
in campo;
* 5 relativi allo stoccaggio e gestione dei prodotti fitosanitari;
* 7 allo spostamento e miscelazione dei prodotti fitosanitari nonché
alla fase di riempimento della botte.
All’interno del Questionario, al quale l’Azienda può
accedere dopo aver ottenuto le credenziali necessarie all’accesso
al sito www.geavite.it, ciascuna domanda prevede diverse possibilità
di attribuzione di punteggi (da 0 a 4) e per ciascun punteggio vengono
codificate le motivazioni di tale attribuzione. Quest’ultime necessitano
tuttavia di integrazioni da parte dell’Azienda a seconda degli specifici
casi; è previsto a tal fine uno spazio “Note” in cui
possono essere registrati brevi commenti aggiuntivi da parte dell’utente.
Il Protocollo riporta per ciascuna domanda un testo integrativo di approfondimento
e relativi riferimenti normativi e bibliografici.
A livello esemplificativo si riportano due esempi:
Vi sono alcuni quesiti che valutano aspetti
già previsti a norma di legge; l’utilità dell’utilizzo
del Protocollo risulta in questo caso prevalentemente a carattere informativo
e di aggiornamento; tali quesiti presuppongono tuttavia un’attribuzione
di punteggio comunque superiore allo “0” in osservanza del
quadro normativo specifico.
In molti casi sono comunque previsti più livelli di valutazione
e i punteggi massimi incentivano a una maggior razionalizzazione-miglioramento
della gestione aziendale rispetto a quella prevista dalla normativa vigente.
Altri quesiti, più a carattere tecnico, consentono invece all’azienda
di acquisire informazioni aggiuntive e utili indicazioni soprattutto in
merito alle buone prassi di gestione dei prodotti fitosanitari.
Al termine della compilazione, all’Azienda si presenta la propria
situazione, espressa in termini di efficacia dei metodi operativi e di
sostenibilità ambientale e sociale, il tutto riassunto in due indici:
EQ (Efficienza e qualità) e BIOPASS (Biodiversità, Paesaggio,
Ambiente, Sostenibilità sociale), espressi come percentuale del
massimo potenzialmente conseguibile. Più alto sarà il voto,
più virtuosa l’Azienda, mentre per valutazioni basse si potrà
risalire alle cause ed indagare velocemente i “punti deboli”
dei processi o delle attrezzature e strutture.
(pubblicato su http://agronotizie.imagelinenetwork.com
- 4 novembre 2013)
Archivio
[ Leggi
le notizie precedenti ]
|
|
|