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LA
VITA DELLA VITE
A cura di Marco
Tonni [tonni@asa-press.com]
Etica e credibilità per chi pensa al futuro
Le viticolture italiane sono molte, molti i problemi, numerosi gli approcci
tecnici e le strategie produttive. In questa ampia eterogeneità,
alcune zone o Aziende sono più avanzate per tecnologie, tecniche,
conoscenze e sensibilità e si muovono su strade che per le altre
Aziende saranno le linee guida del futuro.
Per la gran parte dei produttori di uve o vini, che stanno lottando per
non vedersi costretti ad estirpare i vigneti o a chiudere le cantine a
causa delle remunerazioni sottocosto, l’impatto ambientale e la
viticoltura sostenibile sono certo due argomenti che appaiono lontani
anni luce dalla dura realtà quotidiana, fatta di lotta per ottimizzare
l’efficienza o ridurre i costi.
Tuttavia, se vogliamo che temi importanti ma complessi vengano effettivamente
percepiti per la loro rilevanza, dobbiamo fare in modo che se ne parli
con sempre maggior frequenza.
Anche per questi motivi si propone, domenica 20 settembre a Montefalco,
un convegno per illustrare i primi risultati e le prospettive di ricerche
per lo studio e la diminuzione dell’impatto ambientale della filiera
vino, il miglioramento dell’efficienza dei lavori aziendali ed il
monitoraggio della qualità della tecnica viticola.
SatA Studio Agronomico ha messo a punto e sta utilizzando da alcuni anni
un programma di valutazione e miglioramento dell’efficienza aziendale,
chiamato GEA (Gestione dell’Efficienza Aziendale)
che permette di monitorare gli effetti delle operazioni agronomiche sulla
qualità delle uve e sull’efficienza operativa dell’Azienda.
GEA permette di costruire un’immagine grafica della realtà
aziendale: un grafico a stella, che sintetizza e riporta visivamente l’ampiezza
della qualità dei lavori di gestione del vigneto e del loro impatto
ambientale, proprio come si fa quando si visualizza la descrizione organolettica
di un vino. Combinando poi i dati raccolti ai costi di produzione rilevati
in Azienda, si può definire il livello di efficienza aziendale
e le ripercussioni qualitative di operazioni agronomiche svolte in modo
corretto o non corretto, ossia in pratica si può chiarire se l’Azienda
sta o meno lavorando bene e in modo efficiente e se ciò si riflette
sulla risposta del vigneto in termini di qualità attesa delle uve.
Inoltre SatA ha creato ItaCa, in collaborazione con la
sede italiana della multinazionale URS, il primo calcolatore italiano
per le emissioni di Gas serra del settore vitivinicolo.
Con questo strumento si possono valutare quantitativamente le emissioni
di gas ad effetto serra emesse durante il ciclo produttivo del vino. In
questo modo l’Azienda può, da un lato, analizzare le proprie
strategie produttive al fine di migliorare l’efficienza della filiera
diminuendo i costi, e dall’altro può conoscere meglio gli
aspetti della produzione al fine di ridurre l’impatto ambientale
partendo da una analisi oggettiva dei punti di forza e di debolezza. Inoltre,
aspetto non certo trascurabile, può fornire al mercato l’immagine
di chi, conoscendo approfonditamente il proprio operato, ha gli strumenti
per migliorare l’approccio ambientale della produzione.
All’estero, il mondo anglosassone si sta muovendo da alcuni anni
in questa direzione e sono stati prodotti calcolatori per il settore vino
in California, Nuova Zelanda e Australia: da quest’ultima Nazione
è stato derivato ItaCa. Anche in Francia è in fase di realizzazione
e messa a punto il “Bilan Carbone”. Non possiamo perdere questo
treno, è una questione di immagine e di impatto sul mercato, oltre
che di effettivo miglioramento dell’efficienza produttiva e di sostenibilità
del sistema produttivo del vino.
Riprendendo le parole del Sindaco di Montefalco Donatella Tesei per la
presentazione della trentesima settimana enologica, “ecco dunque
un nuovo tracciato per coniugare questo grande patrimonio storico e culturale
con l’innovazione e con le nuove opportunità che da questa
possono svilupparsi”.
Nei momenti di crisi si devono tracciare le nuove linee guida dello sviluppo
futuro e i primi a ripartire saranno coloro che si troveranno davanti.
Non possiamo e non dobbiamo ignorare la qualità e l’impatto
ambientale in nome di una corsa al risparmio, dobbiamo invece stimolare
la ricerca del miglioramento dell’efficienza e della qualità
mantenendo sotto controllo costi e sostenibilità, in modo da riuscire
a produrre qualità a costi ragionevoli ed a proporre credibilità
al mercato attraverso strumenti concreti che avvalorino le affermazioni
che vengono fatte.
Ecco il programma del Convegno di Domenica 20 Settembre a Montefalco:
Ore 10.30 - Complesso Museale di San Francesco, V. Ringhiera Umbra:
“Il mercato del vino esige etica e credibilità”.
Saluti: Donatella Tesei Sindaco di Montefalco
Interventi
Piero Donna, SatA Studio Agronomico
Stefano Milioni, Giornalista esperto di Marketing del
vino
Paolo Ricotti, Presidente di Planet Life Economy Foundation
Marco Tonni, SatA Studio Agronomico
Leonardo Valenti, Docente della Facoltà di Agraria
Università di Milano
Coordinatore Franco M.Ricci Direttore BIBENDA e DUEMILAVINI
Ingresso libero.
Di seguito un esempio di grafico a stella prodotto da GEA.vite:
Q% (la riga blu) rappresenta la qualità delle operazioni aziendali,
A% (la riga fucsia) rappresenta il livello di rispetto dell’ambiente.
Esempio: grafico a stella che rappresenta un’Azienda dove sono stati
fatti male i lavori di impianto dei nuovi vigneti (in particolare per
l’aspetto ambientale, analizzando le singole voci della categoria
-qui non evidenziate-, si risale a che non era stato fatto riposo né
sovescio pre-impianto), ma poi la gestione della vite, in inverno e in
estate, è praticamente perfetta.
Marco Tonni
Dott. Agr. Marco Tonni marco.tonni@agronomisata.it
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