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IL
VIAGGIO GASTRONOMICO
A
cura di ASA - asa.web@asa.press.com
Austria felix: ancora oggi
Attraverso i secoli, l’Austria rimane un paese
davvero felice, sotto molti aspetti. Non ultimo per i suoi vigneti coltivati
con grande perizia su un terroir eccellente, ad un lavoro in cantina che
unisce la tradizione con l’innovazione, ad un consumo sapiente da
parte degli austriaci, anche nei “Heurigen”, e non ultimo
una promozione intelligente in tutto il mondo.
Girare
per le zone vitivinicole della Bassa Austria – è li che si
trovano più del 50 % dei vigneti austriaci - è bello in
quasi tutte le stagioni. Donauland-Carnuntum, Kamptal-Donauland, Thermenregion,
Wachau e Weinviertel sono i cinque distretti che si estendono dai dintorni
di Vienna, lungo il corso del Danubio fino ai confini con la Repubblica
Ceca, la Slovacchia e l’Ungheria.
In Austria si coltivano principalmente uve a bacca bianca, delle quali
il Grüner Veltliner è il più diffuso: produce vini
straordinari, con grande freschezza, profumi floreali e fruttati e una
nota finale di pepe bianco e con grande idoneità all’invecchiamento.
Tuttavia la varietà dei “bianchi” è notevole,
per la produzione sia di vini secchi che di vini dolci; comprendono Furmint,
Chardonnay (in Stiria lo chiamano Morillon), Muskateller (Moscato Bianco),
Neuburger, Pinot Bianco (Weissburgunder), Pinot Grigio, Riesling, Riesling
X Sylvaner, Sämling, Sauvignon Blanc, Traminer, Welschriesling (Riesling
italico). Comunque sono interessanti anche le produzioni di uve a bacca
rossa, circa il 20 % del totale: Blauburgunder (Pinot Nero), Blaufränkisch,
Cabernet Sauvignon, St. Laurent e Zweigelt.
Memorabile il tour organizzato da Austrian Wine Marketing, un ente semi-pubblico
che mantiene i contatti con l’estero: stampa e wine buyers di tutto
il mondo. Quest’anno il folto gruppo è stato diviso in parte
su percorsi differenziati.
In tutti i casi è stato molto apprezzato da tutti i partecipanti
il denso programma, pieno di eventi interessanti: da presentazioni e lezioni
teoriche molto approfondite a degustazioni, da visite a cantine e ai luoghi
storici a escursioni nei vigneti ed eventi culturali.
Ogni pasto è stato un highlight grazie all’ottima cucina
austriaca combinata con i vini di volta in volta più appropriati.
Alcuni esempi:
(11.6.2009,
Ristorante Oberstockstall, Kirchberg am Wagram)
Antipasti, con Grüner Veltliner, Weelfel Alte Reben 2008 Wimmery.Czerny,
Fumberg 2008 Söllner, -Brunnberg 2008 Salomon Fritz
Terrina di formaggio di capra fresco, con
Wösendorfer Kollmütz Smaragd 2007 Pichler Rudi, Weissburgunder di
Schneider
Luccioperca arrosto e polpette di cavolo,
con Chardonnay Steinberg Grande Reserve 2007 Fritz;
Hasel 2004 Topf
Arrosto di polmone di manzo (Vecchia Vienna),
spinaci e patate, con Pinot Noir Anning 2006 Schellmann; Reserve 2006
Markowitsch Gerhard
Soufflé di ricotta e purea di fragole,
con Riesling Eiswein 2001 Weinrieder, Eiswein 2001 Graf Hardegg
12.6.2009 Kloster Und, Krems
Salmerino selvatico, asparagi, salsa olandese e testina di vitelli, con:
2007 Grüner Veltliner
Kremser Gebling Reserve Schmid Kremstal DAC, 2007 Grüner Veltliner Leopold
Reserve Buchegger Kremstal DAC
Ravioli di carciofi, uova di quaglia, gamberi di fiume e asparagi verdi,
con 2007 Riesling Reserve Müller-Grossmann Kremstal DAC, 2007
Riesling Privat Reserve Nigl Kremstal DAC
Rombo al burro, straccetti ai porri, schiuma di zafferano, con 2007 Grüner
Veltliner Himmlische Reserve Stift Göttweig Kremstal DAC, 2007 Weissburgunder
Geyerhof Kremstal
Schiena di capriolo, funghi porcini gratinati, scalogni al rosmarino,
con 2006 St.Laurent Grande Reserve Dockner Kremstal, 2006 St.Laurent Grande
Reserve Holzspur Johanneshof Reinisch Thermenregion
Crostata di rabarbaro, crema di vaniglia, gelato alla melissa, con Traminer
Reserve Salomon Undhof Kremstal, Grüner Veltliner Eiswein Türk
Kremstal
I pasti erano solitamente serviti da personale in costume tradizionale,
e tutta l’atmosfera era “tipica”, contraddistinta da
un meraviglioso misto di cordialità latina e di precisione teutonica.
Del resto, l’ospitalità degli austriaci è proverbiale
…
Gudrun Dalla Via
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