IL
VIAGGIO GASTRONOMICO Da questa regione provengono molti dei migliori prodotti tipici italiani, conosciuti e apprezzati anche all’estero. E questo grazie alla favorevole posizione geografica, ma soprattutto al lavoro e all’impegno di chi li produce e che segue disciplinari sempre più rigorosi perché la qualità sia sempre più elevata. Come il marchio “Qualità Verificata”, che contrassegna un nutrito gruppo di eccellenze agroalimentari venete
Il marchio rinnovato di “Qualità Verificata” è stato presentato lo scorso 18 settembre a Padova, nel corso di una conferenza stampa presso il Palazzo del Municipio, presente anche l’Assessore all’Agricoltura Regione Veneto, Franco Manzato. A seguire, la degustazione di prodotti QV nella bellissima loggia dell’adiacente, storico Palazzo della Ragione (nella foto) ha dato modo ai presenti di constatare di persona la validità e la serietà del marchio QV. Il marchio è stato assegnato ad aziende dislocate su tutto il territorio veneto e che operano nei settori di ortofrutta, carni, lattiero-caseario e ittico (vedi elenco disciplinari di produzione). Gli standard qualitativi di eccellenza dei prodotti sono garantiti da una rete di controlli molto rigorosi, che però non fanno che confermare l’impegno e la cura con la quale ogni azienda lavora sottoponendosi ad un ulteriore autocontrollo ugualmente rigoroso. Per
esempio Naturveneta, una Società Cooperativa Agricola situata a
Roveredo di Guà (VR) e che riunisce oltre 30 soci più numerosi
altri non-soci che si avvalgono dei suoi servizi, coltiva patate (Patata
Veneta) in terreni dislocati tra le province di Padova, Vicenza e Verona.
Questi terreni sono alluvionali e argillosi, formati nel tempo dal corso
del fiume Adige e ricchi di ferro che conferisce alla terra un caratteristico
colore rosso. La Cooperativa produce anche ottime cipolle, un vegetale
che si presta perfettamente ad essere immagazzinato insieme alle patate.
Tuttavia è la Patata Veneta la principale produzione della Cooperativa
e, dopo una attenta programmazione, viene messa a dimora per essere raccolta
in luglio e agosto, quindi immagazzinata fino a 9 mesi, facendo mano a
mano fronte alle richieste con una distribuzione diretta. La Cooperativa
effettua un solo raccolto e la Patata Veneta è quindi un prodotto
stagionale che si può trovare sul mercato all’incirca solo
fino a maggio. Le patate appena raccolte sono controllate e sistemate
in casse, con la scheda del campo da cui provengono, che verrà
aggiornata durante i successivi passaggi per una tracciabilità
perfettamente documentata. Le patate sostano quindi 2-3 giorni sotto il
portico, all’aria aperta, poi vengono lavate, selezionate a mano
e collocate in celle frigorifere a 10-12°C prima di essere trasferite
in altre celle frigorifere a 6-7°C. Le patate vengono infine confezionate
per la consegna. Le patate sono un prodotto “vivo” e durante
lo stoccaggio possono iniziare a germogliare. Il germoglio è indice
di patate sane, ma la sua presenza le deteriora. Per bloccare i germogli
la Cooperativa utilizza prodotti fisiologici anche a base di pompelmo,
che permette una certa idratazione della patata. E l’utilizzo di
prodotti così naturali è un’ulteriore conferma di
come la Cooperativa lavori per il raggiungimento e il mantenimento di
una qualità elevata e nel rispetto dell’ambiente. La Società Agricola Cooperativa Azove, con sede a Ospedaletto Euganeo (PD), è invece un’organizzazione di produttori di carni bovine, con oltre 150 soci tra allevatori privati e cooperative che operano in tutte le province del Veneto. Tra i servizi della Cooperativa, la lavorazione e la commercializzazione delle carni, la creazione del marchio “Certa” e la gestione di reparti carne e punti vendita. Inoltre, Azove seleziona e acquista in Francia e Irlanda bovini di 9-13 mesi e con un peso di circa 400 kg, che verranno poi macellati sotto i 22 mesi e con un peso di 700-750 kg. Tecnici, veterinari e agronomi Azove seguono costantemente l’allevamento presso le aziende consociate, con particolare attenzione all’alimentazione, assolutamente senza OGM e perfino con formulazione propria dei mangimi. Come nell’azienda Fosca a Lonigo (VI), dove i bovini, di razza Charolais, sono divisi per età e peso, con stalle a parte per i vitelli che devono ambientarsi e quelli eventualmente da curare. Gli animali vengono nutriti con mangimi a formulazione propria provenienti dai campi dell’azienda e con i residui della lavorazione delle barbabietole. (Enza Bettelli - crediti foto: Naturveneta, Azove, Enza Bettelli)
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