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IL
VIAGGIO GASTRONOMICO
A
cura di ASA - asa.web@asa-press.com
Veneto: terra di eccellenze agroalimentari
Da questa regione provengono molti dei
migliori prodotti tipici italiani, conosciuti e apprezzati anche all’estero.
E questo grazie alla favorevole posizione geografica, ma soprattutto al
lavoro e all’impegno di chi li produce e che segue disciplinari
sempre più rigorosi perché la qualità sia sempre
più elevata. Come il marchio “Qualità Verificata”,
che contrassegna un nutrito gruppo di eccellenze agroalimentari venete
Il Veneto è un vero e proprio bacino di prodotti di qualità
che coprono a trecentosessanta gradi tutto il panorama agroalimentare.
Tra i prodotti della terra si possono portare come esempio, scegliendo
a caso tra tutti ugualmente pregevoli, gli asparagi bianchi di Bassano,
il mais di Marano, il radicchio di Chioggia, il riso del Delta del Po.
Dagli allevamenti modello i bovini danno carne e il latte per il consumo
fresco o come base di una magnifica gamma di formaggi, tra i quali basta
citare l’Asiago. La soppressa vicentina è una rinomata ghiottoneria,
mentre anguilla, vongole e mitili del Delta del Po sono la materia prima
per piatti squisiti. E non dimentichiamo i dolci, dal Pandoro agli zaletti,
entrambi famosissime golosità. Tra tutti i prodotti agroalimentari
veneti parecchi si fregiano già di un marchio DOP o IGP, ma gli
altri non sono da meno poiché la Regione ha da sempre applicato
norme molto rigorose per quanto riguarda la produzione e, di conseguenza,
la qualità. Se teniamo presente che l’export regionale corrisponde
a circa il 10% di quello nazionale, è chiaro quanto i prodotti
veneti contribuiscano a tenere alta l’immagine del made in Italy
alimentare. Severe norme produttive erano già state codificate
con appositi disciplinari nel 2001 e con un marchio collettivo denominato
“Qualità Verificata” (QV). Successivamente, nel biennio
20008-2009 la precedente legge è stata modificata e il marchio
revisionato. I prodotti QV hanno una qualità superiore rispetto
alle norme commerciali correnti, ognuno con tracciabilità garantita
e, tra gli altri pregi, quelli vegetali sono a produzione integrata. Attualmente
sono stati approvati 48 disciplinari di produzione, tutti notificati alla
Commissione europea, e altri 18 sono in via di definizione.

Il
marchio rinnovato di “Qualità Verificata” è
stato presentato lo scorso 18 settembre a Padova, nel corso di una conferenza
stampa presso il Palazzo del Municipio, presente anche l’Assessore
all’Agricoltura Regione Veneto, Franco Manzato. A seguire, la degustazione
di prodotti QV nella bellissima loggia dell’adiacente, storico Palazzo
della Ragione (nella foto) ha dato modo ai presenti di constatare di persona
la validità e la serietà del marchio QV. Il marchio è
stato assegnato ad aziende dislocate su tutto il territorio veneto e che
operano nei settori di ortofrutta, carni, lattiero-caseario e ittico (vedi
elenco disciplinari di produzione). Gli standard qualitativi
di eccellenza dei prodotti sono garantiti da una rete di controlli molto
rigorosi, che però non fanno che confermare l’impegno e la
cura con la quale ogni azienda lavora sottoponendosi ad un ulteriore autocontrollo
ugualmente rigoroso.
Per
esempio Naturveneta, una Società Cooperativa Agricola situata a
Roveredo di Guà (VR) e che riunisce oltre 30 soci più numerosi
altri non-soci che si avvalgono dei suoi servizi, coltiva patate (Patata
Veneta) in terreni dislocati tra le province di Padova, Vicenza e Verona.
Questi terreni sono alluvionali e argillosi, formati nel tempo dal corso
del fiume Adige e ricchi di ferro che conferisce alla terra un caratteristico
colore rosso. La Cooperativa produce anche ottime cipolle, un vegetale
che si presta perfettamente ad essere immagazzinato insieme alle patate.
Tuttavia è la Patata Veneta la principale produzione della Cooperativa
e, dopo una attenta programmazione, viene messa a dimora per essere raccolta
in luglio e agosto, quindi immagazzinata fino a 9 mesi, facendo mano a
mano fronte alle richieste con una distribuzione diretta. La Cooperativa
effettua un solo raccolto e la Patata Veneta è quindi un prodotto
stagionale che si può trovare sul mercato all’incirca solo
fino a maggio. Le patate appena raccolte sono controllate e sistemate
in casse, con la scheda del campo da cui provengono, che verrà
aggiornata durante i successivi passaggi per una tracciabilità
perfettamente documentata. Le patate sostano quindi 2-3 giorni sotto il
portico, all’aria aperta, poi vengono lavate, selezionate a mano
e collocate in celle frigorifere a 10-12°C prima di essere trasferite
in altre celle frigorifere a 6-7°C. Le patate vengono infine confezionate
per la consegna. Le patate sono un prodotto “vivo” e durante
lo stoccaggio possono iniziare a germogliare. Il germoglio è indice
di patate sane, ma la sua presenza le deteriora. Per bloccare i germogli
la Cooperativa utilizza prodotti fisiologici anche a base di pompelmo,
che permette una certa idratazione della patata. E l’utilizzo di
prodotti così naturali è un’ulteriore conferma di
come la Cooperativa lavori per il raggiungimento e il mantenimento di
una qualità elevata e nel rispetto dell’ambiente.
La Società Agricola Cooperativa
Azove, con sede a Ospedaletto Euganeo (PD), è invece un’organizzazione
di produttori di carni bovine, con oltre 150 soci tra allevatori privati
e cooperative che operano in tutte le province del Veneto. Tra i servizi
della Cooperativa, la lavorazione e la commercializzazione delle carni,
la creazione del marchio “Certa” e la gestione di reparti
carne e punti vendita. Inoltre, Azove seleziona e acquista in Francia
e Irlanda bovini di 9-13 mesi e con un peso di circa 400 kg, che verranno
poi macellati sotto i 22 mesi e con un peso di 700-750 kg. Tecnici, veterinari
e agronomi Azove seguono costantemente l’allevamento presso le aziende
consociate, con particolare attenzione all’alimentazione, assolutamente
senza OGM e perfino con formulazione propria dei mangimi. Come nell’azienda
Fosca a Lonigo (VI), dove i bovini, di razza Charolais, sono divisi per
età e peso, con stalle a parte per i vitelli che devono ambientarsi
e quelli eventualmente da curare. Gli animali vengono nutriti con mangimi
a formulazione propria provenienti dai campi dell’azienda e con
i residui della lavorazione delle barbabietole.
(Enza Bettelli - crediti foto: Naturveneta,
Azove, Enza Bettelli)

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