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IL
VIAGGIO GASTRONOMICO
A
cura di ASA - asa.web@asa-press.com
SRI LANKA GUSTOSA E ACCOGLIENTE
Sri Lanka significa “isola splendente”,
e il nome è davvero appropriato: l’isola a forma di perla
o di goccia, vicino all’India del Sud, in passato chiamata Ceylon,
è un paradiso in terra. La popolazione è sorridente e ospitale,
la vegetazione è lussureggiante, si possono incontrare numerosi
tipi di animali allo stato libero, e il cibo è davvero molto invitante
e vario.
IL PAESE DELLA FRUTTA ESOTICA
Si potrebbe benissimo vivere di sola frutta, durante un soggiorno in Sri
Lanka: è talmente profumata, dolce, varia e anche nutriente che
quanto meno l’inizio dei pasti e anche gli spuntini saranno facilmente
a base di frutta. E se non fosse per la grande varietà di pietanze
sfiziose della cucina cingalese, magari si farebbe volentieri una dieta
disintossicante a base di papaya, mango, ananas, mangosteen, frutto della
passione, banane, cocco eccetera. Chi cerca mele e uva le può trovare
ma … sono di importazione e di prezzo molto superiore alla frutta
locale; quest’ultima invece ha dei prezzi davvero molto modici.
Lungo le strade, sia di campagna che in città, si trovano molti
banchetti che vendono frutta e verdura. Con poche rupie si può
acquistare una quantità notevole di frutta fresca, e i gestori
del banchetto sono disponibili a sbucciare e tagliare la frutta, già
pronta da consumare o da portare via.
Nei punti di ristoro e negli alberghi si possono anche far preparare al
momento dei centrifugati di frutta fresca.
Da assaggiare, anzi, da bere copiosamente: il thambili o Cocco Royal,
il latte di cocco ottenuto dalla noce di cocco gialla, appunta la Royal,
la cui polpa è povera ma il succo estremamente nutriente e tonificante.
Lo si beve puro oppure con l’aggiunta di succo di lime. L’aspetto
è leggermente lattiginoso, il sapore delicato, un po’ dolce,
e si avverte subito come una bevanda energetica.
IL RISO, SEMPRE
Altro che “una ciotola di riso al giorno”! Il consumo di riso
pro capite, in Sri Lanka, è il più alto del mondo; ogni
famiglia ne consuma diversi chili alla settimana, dato che, seppure preparato
in diversi modi, fa parte di tre pasti al giorno.
La prima colazione dei cingalesi infatti è assai sostanziosa ed
essenzialmente salata, speziata e piccante.
Il riso viene per lo più cotto a vapore, per poi essere insaporito
con vari tipi di curry. Però con la sua farina si fanno anche degli
spaghettini e delle frittelle sottilissime, a forma di coppetta, nella
quale si servono le uova, la frutta, delle verdure eccetera.
IL CURRY
La cucina dello Sri
Lanka è molto saporita. Gli abitanti dell’isola mangiano
tutto piuttosto speziato, in parte anche piccante, forse troppo per i
gusti occidentali. Il curry è una combinazione di diverse spezie;
ogni famiglia ha una sua ricetta particolare per il curry, anzi anche
per diversi curry. Ai buffet dei ristoranti e degli alberghi si possono
ammirare contemporaneamente numerosi piatti, a base di verdure, frutta,
carne e pesce, tutti “al curry” che però di volta in
volta è diverso nell’aspetto e nell’aroma.
Assaggiare i diversi piatti al curry, a partire dalla frutta, è
davvero un’esperienza unica, un’occasione da cogliere ogni
volta che la si presenta. Chi non è amante dei sapori intensi può
dosare semplicemente la quantità e stemperare l’assaggio
con del riso oppure con delle verdure scondite. Nella scelta ci si può
basare sull’aspetto: i curry e le salse dall’aspetto rosso
vivo solitamente sono i più piccanti perché è maggiormente
presente il peperoncino, mentre i colori delicati sono indice di sapori
più mitigati.
LO YOGURT
Un alimento abbastanza presente, da solo o in varie presentazioni, è
lo yogurt, ottenuto sia da latte vaccino che da latte di bufala. Il curd
di bufala, latte fermentato e addensato, ha un sapore più marcato,
un po’ insolito per i nostri gusti. Nei primi assaggi si può
“addomesticarlo” con l’aggiunta di frutta cruda o cotta.
IL PESCE, E NON SOLO
Come è lecito aspettarsi da un’isola nell’Oceano Indiano,
il pesce e i crostacei sono spesso presenti sulle tavole, e in grande
varietà sia di materie prime che di elaborazioni culinarie. Ogni
ristorante rinomato, presenti nei grandi alberghi come quelli delle catene
Chaaya e Cinnamon, vantano dei ristoranti eccellenti,
con cucina sia internazionale, sia di ispirazione singalese, sia fusion.
Un
piatto di eccellenza del Chaaya Blu di Trincomalee sulla costa
nord-orientale dell’isola è lo Jafna Style Crab Curry: riso
al vapore e un curry con immensi granchi, davvero speciali da gustare
anche in spiaggia alla sera, con cucina e chef esclusivi che preparano
sul posto.
Le vaste spiagge sabbiose di Trincomalee sono praticamente private perché
dislocate dagli abitati della popolazione locale, e ci si immerge nelle
acque limpide e temperate in tutte le
stagioni dell’anno per ammirare la vita marina e le barriere coralline,
o si esce in barca per osservare balene e delfini o ancora con i pescatori
per un night fishing.
Gli chef singalesi amano molto esibirsi in spettacolari flambées,
a tutte le ore. Qui un rinomato Chef, Julian Indika Hendis in uno dei
ristoranti del Cinnamon Lodge di Habarana (considerato l’hotel più
bello e più ampio dell’isola) mentre prepara i suoi petti
di quaglia, allevati in modo “bio” nel parco dell’albergo
stesso.
Testo e foto Gudrun Dalla Via
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