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IL
VIAGGIO GASTRONOMICO
A
cura di ASA - asa.web@asa.press.com
Monferrato: dolci colline, castelli, vini e ottime specialità
gastronomiche
Per
alcuni versi, girando in auto tra le colline del basso Monferrato, si
potrebbe sentirsi in Toscana: infinite sfumature di verde, un paesaggio
mosso ma dolce, casolari e paesini sparsi, seminascosti oppure arroccati
in cima ai punti più alti, intorno ai numerosi e ben conservati
castelli, e poi fiori ovunque. Ottimo vino, cibi di nicchia ancora migliori,
una cucina tradizionale gustosa ma abbastanza leggera, gente cordiale,
premurosa, accogliente. A differenza della Toscana però, la Valcerrina
nel Monferrato è una zona ancora tutta italiana: per ora pochi
stranieri hanno acquistato terreni, case e appartamenti. Anche il turismo,
pur con un forte potenziale, ha ancora notevoli margini di sviluppo (per
ora vi è un totale di 563 posti letto).
Silenzio e verde incontaminato a portata di mano
Tutte le autostrade più importanti del Nord-Ovest passano vicino
al Monferrato: da Torino, Milano o Genova si arriva in un’oretta.
Poi, lasciate le grandi vie di comunicazione, si viaggia per stradine
tortuose, in un costante salire e scendere, con continui cambiamenti di
scenari. Si passa per fitti boschi secolari, ampi campi, prati e pascoli,
vicino a rigogliosi vigneti, davanti a ville e castelli. Particolarmente
interessante è appunto la comunità collinare Valcerrina
che raggruppa 16 Comuni (Cerrina, Murisengo, Mombello, Gabiano, Alfiano
Natta, Serralunga di Crea, Moncestino, Villamiroglio, Solonghello e Villadeati)
con oltre undicimila abitanti.
Vacanze di relax o di attività
Chi ha bisogno di ritirarsi dalla vita stressante della città qui
trova l’ambiente adatto. Vi sono persino delle zone dove il cellulare
non si collega … Tuttavia, la Valcerrina offre anche una serie di
attività. Per esempio lunghe passeggiate a piedi, in bicicletta
o a cavallo: sono ben undici di sentieri ciclabili e le passeggiate panoramiche
con apposita segnaletica. Oppure birdwatching, o “easy rafting”
sul vicino fiume. Visite alle produzioni locali di salumi, formaggi, dolci,
oppure alle cantine di vino, con degustazioni e possibilità di
acquisti. Visite e attività didattiche nelle fattorie, soprattutto
per le famiglie con bambini piccoli. Passeggiate guidate “a tema”,
per esempio di tipo naturalistico per scoprire la ricca flora e fauna
della zona, oppure al Santuario di Crea (il parco naturale Sacro Monte
di Crea è Patrimonio Unesco), oppure ad un castello o una fortezza:
Castello di Camino, di Gabiano, di Coranze, di Montiglio di Pica o la
Fortezza Sabauda.
...ma guidati in modo futuristico-tecnologico!
Sapevate che oggi è possibile scaricare sul proprio dispositivo
– tom tom, gaming o iphone – tutto quanto può interessare
di un territorio da visitare? Cioè visitare la Valcerrina programmando
anche al momento le vostre giornate, semplicemente consultando il vostro
dispositivo, sul quale avrete scaricato quello che vi può interessare:
dove mangiare o dormire, quali monumenti visitare, dove fare spese, quali
eventi seguire ecc. E’ una grande comodità, per ora riferita
alla Valcerrina, che certamente farà scuola in Italia e nel mondo;
è stata ideata dal collega ASA Maurizio Vellano, www.eguides.it.
Vi basta cliccare www.colliecastellidelmonferrato.org
o www.collinarevalcerrina.it.
Un educational tour memorabile
Ideato
e condotto in modo brillante da Sandro Chiriotti, www.tourgourmet.it
un educational tour particolare. Vi hanno partecipato giornalisti italiani
e stranieri, tour operator europei e responsabili di CRAL. Il programma
di tre giorni ha compreso diverse visite a monumenti storici, come i castelli
di Gabiano, Camino, Razzabi e Murisengo, la Basilica e il Sacro Monte
di Crea (Patrimonio Unesco), l’osservatorio astronomico di Odelengo.
Inoltre vi è stato un notevole numero di degustazioni durante le
quali i produttori spiegavano con grande competenza ed entusiasmo le loro
“chicche”, veri gioielli della gastronomia piemontese, solitamente
prodotti di nicchia: sono stati momenti molto istruttivi anche per chi
è abituato a questo tipo di manifestazioni. Prodotti memorabili
sono stati, per esempio il salame cotto, coppa e lardo di allevamento
“bio”, la lingua con il bagnetto, la gallina bionda, ora diventata
De.Co., nonché i vini tipici del Monferrato, comprese due piccole
DOC del territorio, Gabiano e Rubino di Cantavenna.
I partecipanti hanno avuto inoltre modo di conoscere numerosi piatti tipici
della cucina monferrina. Durante i pasti diversi chef preparavano
e spiegavano i piatti da loro proposti.
Ottima anche l’idea trasmessa delle capacità di accoglienza
di questa zona, dagli agriturismi ai castelli: i partecipanti erano “distribuiti”
su diverse strutture e quindi avevano poi modo di scambiarsi le loro impressioni.
Tutti sono rimasti favorevolmente colpiti dalla “modernità”
di accoglienza del castello storico di Camino www.catellodicamino.com,
particolarmente preparato per organizzare ricevimenti, meeting, riunioni
aziendali, concerti, sfilate, servizi fotografici, nei diversi saloni,
salotti, cortili e nel parco. Abbiamo visitato anche il laboratorio dove
si fanno i preparativi per le serate sul tema “fantasmi del castello”,
particolarmente amate da bambini e adulti. Nel castello di Camino come
in molti altri posti di accoglienza l’ospite ha occasione di acquistare
dei prodotti tipici della zona, freschissimi, pregiati e sicuramente convenienti,
dal vino ai tartufi, dai formaggi ai salumi.
Gudrun Dalla Via
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