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IL
VIAGGIO GASTRONOMICO
A
cura di ASA - asa.web@asa.press.com
Viaggio nell’Arcipelago Maltese
In posizione strategica, ultima Europa prima dell’Africa,
Malta – la piccola isola al centro del Mediterraneo – è
una meta dal clima eccezionale tutto l’anno. Forse per questo Gozo,
sua “sorella” minore, è stata scelta come dimora dalla
Ninfa Calipso?
La
prima impressione che si riceve giungendo a Malta è quella di una
certa commistione stilistica e architettonica, indubbio risultato di antiche
vicissitudini storiche. Non a caso, conquistato, colonizzato e governato
da numerose civiltà mediterranee, l’arcipelago maltese ha
al suo attivo una storia segnata dal passaggio di molti popoli: Fenici,
Cartaginesi, Romani, Bizantini, Normanni, Aragonesi, i Cavalieri di San
Giovanni che fecero dell’isola - arida e rocciosa - la più
grande roccaforte del Mediterraneo, e poi i Francesi e infine gli inglesi;
ciascuno qui ha lasciato la propria impronta culturale, è innegabile.
Una tradizione religiosa millenaria, inoltre, si traduce oggi in un tesoro
indelebile di cappelle barocche, chiese neogotiche e basiliche medievali,
tanto che un breve soggiorno forse non è sufficiente per passare
in rassegna tutti i monumenti architettonici e i resti archeologici, preziosi
lasciti delle diverse popolazioni che si sono avvicendate su questo territorio
nel corso dei millenni. L’incredibile caleidoscopio culturale si
rispecchia anche nel bilinguismo della popolazione locale, capace di passare
con disinvoltua dal maltese all’inglese, spesso destreggiandosi
abbastanza bene con l’italiano, complici ormai forse anche i nostri
programmi TV, che qui sono seguitissimi. Tra l’altro, è ormai
noto, ogni anno numerosi studenti e professionisti scelgono proprio questo
Paese quale meta per soggiorni didattici, frequentando le innumerevoli
scuole di inglese. Da qualche anno, inoltre, Malta è una nuova
stella dell’Unione Europea, ingresso che le ha permesso di beneficiare
di fondi ingenti alla base di una ripresa economica vertiginosa. Un itinerario
ideale parte certamente con un tour alla scoperta della capitale, La Valletta,
con i suoi “Auberges”, oggi splendidamente restaurati per
diventare sede di uffici di rappresentanza spesso accessibili al pubblico.
Una capitale davvero misteriosa e affascinante La Valletta, nelle sue
salite ripide, nelle discese tutte gradini, nei vicoli e nei palazzi mossi
dalle gallarija, le piccole verande da cui in passato le dame potevano
osservare la strada senza esporsi. Si procede poi sulla via mistica tra
chiese e abbazie, magari con una sosta più prolungata alla co-cattedrale
di San Giovanni, dove trova la sua dimora la “Decollazione di San
Giovanni”, capolavoro
del Caravaggio. Quanti scorci camminando per il reticolo di stradine del
centro, costellate di ristoranti tipici, o alzando lo sguardo sui balconi
di legno, i palazzi antichi o i minuscoli giardini all’italiana.
Uno spettacolo da applauso lo offre il Teatro Nazionale Manoel, commissionato
dal Gran Maestro Antonio Manuel de Vilhena trecento anni fa, con i suoi
soffitti laminati in oro a 22 carati. A pochi passi si trovano Les Gavroches
di Antonio Sciortino, ai giardini di Upper Barrakka, che dominano l’incredibile
panorama delle Tre Città. Ancora più antica di La Valletta
è Mdina, antica capitale nel centro dell’isola, chiamata
Città del Silenzio: i suoi bastioni, oltre a resistere agli invasori,
oggi tengono lontano lo stress e il caos della vita mondana dei centri
urbani lungo la costa. La veduta che si gode dalle fortificazioni toglie
davvero il fiato. Ma una visita dell’arcipelago non può dirsi
completa se non comprende l’approdo alle Tre Città, come
già fecero Fenici e Cartaginesi. Sono Vittoriosa, Senglea e Cospicua,
le gemelle affacciate sul Porto Grande, tre satelliti che gravitano da
sempre intorno alla stessa costa fortificata, sopravvissuti agli attacchi
ottomani come alle Grandi Guerre. L’atmosfera sa d’Oriente
e il Mediterraneo le fa da protagonista: a Vittoriosa è aperto
infatti il Museo Navale dove sono in mostra strumenti di navigazione,
plastici, quadri e abiti della tradizione. E proprio proseguendo via mare
verso la parte Sud occidentale dell’isola, si raggiunge Marsaxlokk,
“il porto di scirocco”, dove centinaia di luzzu, antiche barche
dei pescatori ornate con il caratteristico occhio di Osiride, sono ormeggiate
sullo specchio d’acqua. Pesca e merletti le parole d’ordine
della popolazione locale, divisa tra le storiche attività e l’incedere
della moderna industrializzazione che ne penalizza, ahimè, fortemente
l’impatto. In questa circumnavigazione, da non perdere Blue Grotto,
la Grotta Azzurra, una profonda gola scavata nella falesia dove il blu
dell’acqua si riverbera nella roccia chiara, creando effetti di
luce particolari. A ritroso nel tempo, fino all’origine del mondo,
si ritrova la Malta dell’Era Preistorica, che sopravvive ai millenni
nei Templi di Ggantija, a Gozo, risalenti a 5000 anni prima di Cristo.
Qui è custodita la costruzione autoportante in pietra più
antica mai scoperta, mentre gli altri due siti di rilevanza internazionale
sono Mnajdra e Hagar Qim, a Malta. I resti sono circondati dalla suggestiva
campagna a picco sulla
costa frastagliata, nei pressi del villaggio di Qrendi. Altra gemma da
scoprire è l’Ipogeo a Paola, splendidamente restaurato per
il piacere degli occhi e dello spirito: ogni angolo è un museo
all’aria aperta. Per quanto riguarda la gastronomia, Malta ha un
gusto per ogni palato, con piatti che spaziano dalla cucina continentale
a quella internazionale, passando per l’esotismo di portate indiane,
cinesi, giapponesi… Per la cronaca, alcuni degli Chef che danno
lustro all’isola hanno lavorato con maestri stellati come Michel
Roux, Gordon Ramsey, Anthony Bourdain e Joel Robuchon. Per un’immersione
nei gusti più autentici dell’arcipelago, comunque, il suggerimento
è di provare il coniglio fritto con un intingolo d’aglio.
Il paniere nazionale splende di colori, come il rosso dei pomodori maturati
al sole, il giallo dei limoni, l’intenso viola delle prugne e dei
fichi. E poi formaggi di capra in una miriade di varianti, tra lo stagionato,
il fresco, il duro, il morbido, tutti ottimi con l’accompagnamento
di pane, croccante fuori ma incredibilmente soffice al suo interno. Unico
grosso neo dell’isola, va detto, è rappresentato da uno sviluppo
edilizio incontrollato negli ultimi anni, che ha generato un impatto ambientale
significativo - in verità su tutto l’arcipelago - così
come le pessime condizioni della rete stradale e lo scarso livello di
pulizia di alcune aree urbane.
GOZO E LE ACQUE CHIARE E CRISTALLINE
DELLA BLUE LAGOON, UNA GEMMA DI SABBIA INCASTONATA TRA LE ISOLE DI COMINO
E COMINOTTO.
Secondo il racconto
dell'Odissea di Omero, Calipso era figlia di Atlante e viveva sull'isola
di Ogigia, che alcuni autori pongono in una grotta profonda in riva al
mare, nell'isola di Gozo, luogo in cui viene appunto indicata la sua dimora.
Un giorno Ulisse, scampato al vortice di Cariddi, approdò sull'isola
e Calipso se ne innamorò. L'Odissea racconta come lei lo amò
e lo tenne con sé per dieci anni (ma si dice anche sette, o anche
solo un anno), offrendogli invano l'immortalità, che l'eroe insistentemente
rifiutò in quanto conservava in fondo al cuore il desiderio di
tornare ad Itaca. Dunque, a quanto pare, Ulisse non si lasciò sedurre
più di tanto! Le sue lacrime vennero accolte da Atena la quale,
dispiaciuta per il suo protetto, chiese a Zeus di intervenire. Il dio
allora mandò Ermes per convincere Calipso a lasciarlo partire e
lei a malincuore acconsentì. Gli diede legname per costruirsi una
zattera, provviste per il viaggio, e gli indicò anche su quali
astri regolare la navigazione. Il detto vuole che le sorelle minori siano
sempre più divertenti, più carine e, ovviamente, più
giovani. Nel caso di Gozo, isola sorella di Malta, parlare di giovinezza
è certamente azzardato visto che proprio qui si stabilirono i primi
abitanti dell’arcipelago nel 3600 a.C. Come a Malta, anche qui l’influenza
degli Arabi e quella ancor più forte dei Cavalieri di San Giovanni
si sono fatte sentire, lo testimoniano le numerose chiese barocche. In
quanto ai villaggi abbarbicati sulle alture e alle piccole fattorie fortificate,
ricordano i tempi delle invasioni. Da anni Gozo è una meta turistica
ultragettonata, forse anche troppo, il suo charme a quanto pare sembra
crescere col passar dei secoli! A testimonianza di un passato leggendario
si trovano i Templi di Ggantija, tra i più importanti siti archeologici
al mondo. Gli antichi gozitani li credevano costruiti da giganti. L’opera
dell’uomo si armonizza con i capolavori della natura che si trovano
qui, come the Blue Window, la finestra azzurra a Dwejra, una splendida
roccia che emerge dalle acque con una veduta in grado di sorprendere qualunque
visitatore. Infine un segreto ben custodito dagli appezzamenti rurali,
ma comunque accessibile ai turisti più curiosi, è la spiaggia
rossa di Ramla l-Hamra. Gozo la si raggiunge in traghetto dal Nord dell’isola
di Malta, con una traversata di circa trenta minuti. Infine, situato a
metà strada fra Malta e Gozo, l’isolotto di Comino vanta
una splendida piscina naturale detta Laguna Blu. Sull’isoletta,
frequentata da appassionati di windsurf e di immersioni, i Cavalieri costruirono
la Fortezza di Santa Marija, all’inizio del XVII secolo.
Leonella Zupo
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