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LA
BORSA DELLA SPESA
A cura di
ENZA BETTELLI [asa.web@asa-press.com]
L’ossobuco
L’ossobuco,
di vitello o di manzo, si ricava dal muscolo posteriore o anteriore della
zampa del bovino (geretto) e il posteriore è più pregiato
di quello anteriore poiché è più carnoso. I pezzi
migliori si ottengono comunque dalla parte centrale e dovrebbero avere
uno spessore di circa 3 cm. Infatti, la qualità di questo taglio
è valutata in base al rapporto tra carne e osso e dalla quantità
di midollo presente. Malgrado il midollo l’ossobuco non è
però un taglio a rischio poiché non sono presenti terminazioni
nervose.
SCELTA E CONSERVAZIONE
Il colore della carne deve essere omogeneo e tanto più è
accentuato tanto più risulta saporita e ricca di proteine. Importante
è la grana che si presenta al taglio che deve essere omogenea con
la superficie della parte tagliata né bagnata né asciutta,
ma giustamente umida e vellutata. Il grasso del connettivo può
essere bianco o giallo; il primo conferisce morbidezza alla carne cucinata
poiché si scioglie cuocendo trasformandosi in gelatina mentre quello
giallo rimane inalterato anche dopo una lunga cottura.
Il midollo deve essere compatto, chiaro e con odore grato.
E’ essenziale che l’ossobuco resti esposto il meno possibile
all’aria, per evitare l’ossidazione, e che venga tenuto al
freddo perché non si deteriori, soprattutto la parte più
delicata con il midollo. Conservate l’ossobuco in frigorifero ben
avvolto nella sua confezione originale oppure nella pellicola in modo
da eliminare il più possibile l’aria dalla confezione. In
media la durata in frigorifero è di 2-3 giorni.
Nel congelatore la durata è fino a 3 mesi, chiudendo gli ossibuchi
singolarmente nei sacchetti appositi e facendo uscire quanta più
aria è possibile dall’involucro. Prima della cottura lasciateli
poi scongelare lentamente in frigorifero e asciugateli prima di infarinarli.
QUANTO COSTA
(Dati forniti da So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari
all’Ingrosso di Milano - www.mercatimilano.it)
Vitello:
ossobuco posteriore 13.90 euro al kg
ossobuco anteriore 9,90 euro al kg
Vitellone:
ossobuco di vitellone costo medio 6,90 euro al kg.
Il mercato della carne è aperto al pubblico il sabato, dalle
ore 9.00 alle ore 12.00, con ingresso da Viale Molise, 62 tramite un accesso
aperto appositamente solo al sabato per consentire ai cittadini di entrare
con le proprie autovetture e parcheggiare il più vicino possibile
al padiglione del mercato. Non è richiesto il pagamento della tariffa
di parcheggio, unico mercato all’ingrosso di Milano a praticare
questa agevolazione.
IN CUCINA
La carne dell’ossobuco è ricca di connettivo quindi la cottura
in umido è l’unica che le può conferire la necessaria
morbidezza. Può essere in bianco, cioè con del brodo o acqua,
oppure con pomodoro ma la parte liquida deve comunque essere sufficiente
a coprire a filo la carne che impiegherà almeno un paio d’ore.
L’ossobuco è pronto quando la carne si stacca dall’osso.
Prima della cottura incidete la pellicina lungo il bordo e anche gli eventuali
nervetti al centro in modo che la carne non si arricci cuocendo. Controllate
inoltre che non vi siano schegge ed eventualmente pulite l’osso
dai due lati con una pezzuola o, se preferite, lavatelo molto rapidamente
sotto l’acqua corrente e asciugatelo.
Per un risultato a regola d’arte infarinate l’ossobuco e rosolatelo
a fuoco moderato prima di procedere con la cottura, in questo modo il
sugo risulterà denso e saporito. Bagnatelo poi con un mestolino
di brodo o di acqua caldi per evitare che la differenza di temperatura
faccia indurire ulteriormente la carne. Sorvegliate la cottura e se occorre
aggiungete altro liquido caldo, a cucchiaiate per non diluire eccessivamente
il sugo.
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di La Borsa della Spesa
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