LA BORSA DELLA SPESA

A cura di ENZA BETTELLI [asa.web@asa-press.com]


LA PESCA


Originaria della Cina, la pesca è un frutto delicato che si può reperire fresco da maggio alla fine di settembre grazie alle sue molte varietà. Quella a polpa gialla è zuccherina, durevole, adatta per la conservazione e inoltre è la preferita dal consumatore italiano. La pesca a polpa bianca è più piccola e deteriorabile per la sua polpa fine e succosa. C’è poi la pesca di vigna, così chiamata perché proveniva da varietà coltivate nei vigneti, che ha polpa rossastra molto profumata ma a volte spugnosa. La pesca è diffusamente coltivata in Italia e i quantitativi maggiori arrivano dall'Emilia Romagna, seguita da Campania, Sicilia, Puglia, Piemonte, Calabria, Basilicata, Lazio e, in misura minore, da tutte le altre regioni italiane.

SCELTA E CONSERVAZIONE
Come già detto, la pesca è un frutto delicato che deperisce con rapidità. È quindi importante sceglierla con cura, con la pellicina sottile, senza macchie, con colore intenso e non verde che è indice di maturazione incompleta. Preferite i frutti nelle cassette con il supporto preformato (paletta) che li tengono in un solo strato e senza toccarsi.
Se sono mature e morbide sarebbe meglio conservarle in frigorifero, nello scomparto meno freddo e senza ammassare i frutti mentre quelle ancora acerbe potete tenerle a temperatura ambiente, se non è molto calda, ma tenete presente che c’è il rischio che si guastino senza maturare.
Se le avete acquistate in cassette lasciate le pesche, se possibile, nel loro contenitore, ma sistematele in un luogo fresco, asciutto e arieggiato, mettendo uno spessore sugli angoli delle cassette che sovrapponete in modo che l’aria circoli liberamente e controllando spesso che non vi siano segni di deterioramento.
In qualunque modo le conserviate asciugatele prima di riporle poiché vengono di solito conservate in frigorifero e durante il trasporto a casa

QUANTO COSTA
(Dati forniti da So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari all’Ingrosso di Milano - www.mercatimilano.it)

Le pesche preferite dagli Italiani sono quelle a pasta gialla, seguite dalle pesche noci nettarine e dalle pesche a pasta gialla percoche, mentre quelle a pasta bianca hanno relativamente pochi estimatori anche se sono normalmente più dolci e saporite di quelle a polpa gialla che spesso sono più acidule.
Nel 2009 nel Mercato Ortofrutticolo all'Ingrosso di Milano sono stati commercializzati oltre 200.000 quintali di pesche a pasta gialla contro i 4.000 quintali di pesche a pasta bianca. Oltre al prodotto italiano, quantitativi importanti, circa un quarto del totale, arrivano anche dalla Spagna e, in contro stagione, piccoli quantitativi sono importati dal Cile.
In questo periodo la produzione italiana non è ancora arrivata a pieno regime e i prezzi sono determinati, a parità di qualità, dalla dimensione dei frutti:
- prodotto italiano da 0,80 a 1,50 euro al kg
- prodotto spagnolo (precoce rispetto quello italiano) da 0,95 a 1,60 euro al kg.

In particolare, le pesche di provenienza Italia di 56-61 mm di diametro costano da 0.80 a 0.90 euro al kg. Gli stessi frutti, confezionati nello stesso modo e di identica provenienza nazionale, ma di i 67-73 mm sono venduti all'ingrosso tra 1,40 e 1,45 euro al kg.

L’ingresso al Mercato all’Ingrosso di Milano in via Lombroso 54 è consentito al pubblico ogni sabato dalle ore 9.00 alle 12.00 per acquisti per un quantitativo minimo di una cassetta.

IN CUCINA
Eccellente al naturale, la pesca si sposa bene con il vino, rosso o bianco, da zuccherare a piacere nelle macedonie. Divisa a metà o a spicchi e fatta saltare in padella con il burro diventa un insolito accompagnamento per il fegato di vitello e l’anatra; al naturale e tagliata a fettine arricchisce l’insalata di lattuga alle erbe aromatiche.
Per togliere con facilità la pellicina alle pesche immergetele una alla volta in acqua molto calda per pochi secondi, quindi tuffatele in acqua fredda e asciugatele.
Se volete conservarle a lungo pelatele, tagliatele a spicchi o a dadini, mescolatele con qualche cucchiaiata di zucchero e chiudetele nei sacchetti o in contenitori rigidi che poi terrete nel congelatore fino a 6 mesi. Sono indicate per la preparazione di dolci, macedonie e anche per le confetture; in questo caso segnate sulla confezione quanto zucchero avete già aggiunto e che detrarrete da quello richiesto dalla ricetta.



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