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LA
BORSA DELLA SPESA
A cura di
ENZA BETTELLI [asa.web@asa-press.com]
L’OLIVA VERDE FRESCA
Per
la tavola esistono varietà di olive particolari, carnose e piuttosto
grosse, ma sono ottime anche alcune olive da olio che hanno sapore caratteristico
e intenso, come per esempio le Taggiasche della Riviera Ligure. Le olive
non si possono consumare al naturale e vengono quindi vendute conservate
in molti modi diversi. Le olive verdi sono olive non ancora a completa
maturazione e vengono trattate e dolcificate con sola acqua, poi con acqua
e sale e infine conservate in salamoia, sottolio, conciate o farcite.
In questa stagione è possibile trovarle anche al naturale e adatte
per la conservazione casalinga, oltre all’eccellente varietà
pugliese a polpa dolce che non richiede nessun trattamento e che si può
far insaporire per qualche minuto in padella con olio extra vergine d’oliva,
pomodorini e peperoncino.
ACQUISTO E CONSERVAZIONE
Le olive debbono essere carnose e lisce, senza macchie, nè incrinature
nella polpa.
Si conservano a lungo, anche per una o due settimane, purché in
un luogo fresco e non umido, in uno strato sottile per evitare che possano
fermentare.
QUANTO COSTA
(Dati forniti da So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari
all’Ingrosso di Milano - www.mercatimilano.it)
Nel 2008 in mercato si sono commercializzati oltre 450 quintali di olive
verdi provenienti per la stragrande maggioranza dalla Puglia (370 quintali).
Gli altri 80 quintali sono arrivati dalla Sicilia.
Tra le varietà migliori la Nocellara
il cui prezzo va da 1,60 a 2 euro al kg.
La varietà Bella di Cerignola ha un prezzo da 1,30 a 1,50 euro
al kg.
Quelle "sotto misura" spuntano tutte un prezzo intorno ad un
euro al kg indipendentemente dalla varietà.
L’ingresso al Mercato all’Ingrosso di Milano in via Lombroso
54 è consentito al pubblico ogni sabato dalle ore 9.00 alle 12.00
per acquisti per un quantitativo minimo di una cassetta.
IN CUCINA
Per preparare le olive verdi in salamoia ricopritele con abbondante acqua
fredda, cambiandola ogni giorno per 40 giorni circa. Mettetele poi nei
vasi e copritele con una soluzione di 80 g di sale per ogni litro di acqua.
Unite semi di finocchio e, a piacere, un pezzetto di peperoncino e lasciate
riposare un mesetto prima di assaggiare.
Per prepararle sottolio, secondo una gustosa ricetta meridionale, schiacciatele
con un utensile non metallico e togliete i noccioli, quindi lasciatele
riposare per una deciina di giorni con abbondante acqua fredda da cambiare
spesso. Trascorso questo tempo scola tele, premetele tra le mani per elimina
quanta più acqua possibile poi mettetele a strati nei vasi con
aglio, basilico, peperoncino, orogano e striscioline di peperone, salando
man mano. Coprite infine con olio extravergine d’oliva mescolato
con qualche cucchiaio di aceto. Lasciate riposare 1-2 mesi prima di assaggiare.
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