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LA
BORSA DELLA SPESA
A cura di
ENZA BETTELLI [asa.web@asa-press.com]
IL CACHI
Lo
si chiama normalmente caco, un errore che è divenuto di uso comune.
E’ il frutto di una pianta di origine asiatica conosciuto in Europa
solo dalla fine del 1800 e ancora oggi considerato un frutto esotico,
malgrado la sua grande diffusione, per la particolarità della sua
polpa, sostanziosa perché ricca di zuccheri, di proteine vegetali
e di vitamine, soprattutto A e B. Infatti viene raccolto in ottobre e
novembre quando è ancora acerbo e ha un colore giallo-arancione,
con la polpa dura e astringente, assolutamente immangiabile. Viene quindi
fatto maturare fino a quando diventa morbido, gelatinoso, di colore acceso
e molto dolce. La varietà più apprezzata è quella
vaniglia, con la polpa più dolce e consistente di quella del cachi
comune, che comincia a essere dolce anche quando è ancora acerbo.
Abbastanza nota è la varietà israeliana detta caco mela
(Sharon Fruit) che matura sulla pianta e che si può tagliare e
pelare proprio come una mela.
ACQUISTO E CONSERVAZIONE
Normalmente si acquista quando è ancora piuttosto duro o addirittura
acerbo. In ogni caso non deve avere macchie, segni di muffa e screpolature.
Qualche screpolatura è invece abbastanza comune quando il frutto
è molto maturo.
Va conservato in frigorifero se è molto maturo, altrimenti lo si
lascia maturare a temperatura ambiente per 2-3 giorni, appoggiato sul
lato con il picciolo. Se molto acerbo, se ne può accelerare la
maturazione mettendolo in un sacchetto di carta, da solo o con una mela
o una banana, frutti che emanano etilene che favorisce per l’appunto
la maturazione.
QUANTO COSTA
(Dati forniti da So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari
all’Ingrosso di Milano - www.mercatimilano.it)
Nel 2008 si sono commercializzati complessivamente oltre 27.000 quintali
di cachi, di cui 18.000 provenienza Emilia Romagna e 3.000 quintali di
cachi mela (Spagna) e 1.300 quintali di cachi vaniglia (Campania).
Attualmente, il grosso delle quantità commercializzate in mercato
arrivano dall'Emilia Romagna, ma nel corso della stagione vengono commercializzati
cachi provenienti dalla Campania e dal Veneto e, per quanto concerne l'estero,
dalla Spagna.
In questi giorni i prezzi all'ingrosso
variano da 0,90 a 1,90 euro al kg a seconda della dimensione dei frutti
(Emilia Romagna).
L’ingresso al Mercato all’Ingrosso di Milano in via Lombroso
54 è consentito al pubblico ogni sabato dalle ore 9.00 alle 12.00
per acquisti per un quantitativo minimo di una cassetta.
IN CUCINA
Per la sua particolare consistenza il cachi viene consumato preferibilmente
al naturale, semplicemente scavandone la polpa con il cucchiaino. Non
viene infatti di solito utilizzato in pasticceria tranne che per la preparazione
di qualche dessert freddo di consumo immediato e per la trasformazione
in gelato e sorbetto.
Se ne prepara anche una specie di confettura (mescolato con succo di agrumi
o polpa di mela se si desidera una conservazione più a lungo termine)
che è un ottimo accompagnamento per il formaggio e la carne affumicata.
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