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LA
BORSA DELLA SPESA
A cura di
ENZA BETTELLI [asa.web@asa-press.com]
IL ROAST BEEF
Il
termine significa letteralmente bue arrostito e si riferisce al piatto
nazionale inglese, approdato in Italia durante la prima metà dell’Ottocento.
Per estensione viene chiamato allo stesso modo il taglio utilizzato per
la sua preparazione, la lombata (o controfiletto), situata nella parte
alta del bovino dove i muscoli lavorano meno e la carne è quindi
tenera. Questo taglio oltre a essere tenero è anche piuttosto voluminoso,
presupposto essenziale per ottenere i migliori risultati. Per la preparazione
casalinga anche un pezzo di almeno 2-2,5 kg può dare eccellenti
risultati, tuttavia poi si ripiega di solito su un taglio di circa un
kg che è comunque sufficiente per 6-8 persone.
SCELTA E CONSERVAZIONE
La carne deve essere di bovino adulto, di prima scelta e non troppo magra
ma marezzata (o grigia), cioè con una ben distribuita rete di venature
di grasso che, sciogliendosi durante la cottura, conferirà alla
carne una giusta morbidezza. Uno strato di grasso esterno, spesso anche
fino a un paio di cm, è una altro requisito che garantisce a fine
cottura un roast beef morbido e succoso. Questo strato esterno va quindi
lasciato ed eventualmente asportato a cottura ultimata.
A volte si utilizza anche la costata lasciata intera e il cui osso contribuisce
a sua volta a dare più sapore all’arrosto, è un buon
conduttore di calore e lascia la carne tenera e succosa.
QUANTO COSTA
(Dati forniti dalla So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari
all’Ingrosso di Milano - www.mercatimilano.it)
Al Mercato all’ingrosso di via Lombroso i bovini commercializzati
arrivano da macelli a norma CEE, sia italiani sia europei (prevalentemente
da Olanda e Germania). Per questo taglio in particolare sono disponibili
carni nazionali, argentine e bavaresi in pezzature variabili da 2-2,5
kg fino a 4-5 kg.
Al pubblico i tagli di roast beef sono venduti a prezzi che variano dai
14 ai 15 euro al kg.
Il mercato delle Carni è aperto al pubblico dalle ore 9.00 alle
ore 12.00 ogni sabato.
IN CUCINA
Togliete la carne dal frigorifero almeno un paio d’ore prima di
cuocerla in modo che possa prendere una temperatura interna di circa 15°C.
Legatela poi con lo spago da cucina perché mantenga una forma regolare.
Prima della cottura vera e propria è necessario sigillare i pori
della carne a calore elevato, una operazione indispensabile per tenere
all’interno i succhi dell’arrosto. Scaldate quindi molto bene
il forno prima di inserirvi il recipiente e girate la carne un paio di
volte per far sì che la rosolatura sia omogenea. In alternativa
potete eseguire questa operazione sul fornello, completando poi la cottura
nel forno riscaldato.
Cuocete la carne per 15-20 minuti nel forno ben caldo poi portate la temperatura
a 170-180° e per ogni kg calcolate altri 25 minuti se la desiderate
al sangue o 30-35 minuti se la preferite rosata. Per controllare la cottura
potete pungere l’arrosto con uno spiedino, ma sarebbe meglio valutare
la cottura premendo la carne con il dorso del cucchiaio: se si presenta
elastica è pronta, se non fa resistenza è ancora cruda,
se fa molta resistenza è troppo cotta.
Durante la cottura irrorate di tanto in tanto la carne con il sughino
che si è formato nel recipiente, evitando di bagnarla invece con
altri liquidi non grassi che scioglierebbero la crosticina della rosolatura.
Il roast beef è migliore freddo, lasciatelo quindi raffreddare
avvolto nel foglio di alluminio.
I contorni più indicati sono le patate arrosto, le crocchette,
l’insalata, le verdure saltate al burro, i fondi di carciofo.
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