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LA
BORSA DELLA SPESA
A cura di ENZA BETTELLI [ asa.web@asa-press.com
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LA SALSICCIA FRESCA
La carne suina
è definita carne bianca, saporita, scarsa di tessuto connettivo
e molto versatile sia in cucina sia conservata. Malgrado ciò non
si riesce ad eliminare alcuni pregiudizi. Per esempio, non è così
calorica quanto si crede perché per la tavola si allevano suini
del peso di circa 100 kg (maiali magri), abbattuti quando hanno raggiunto
i 6-8 mesi di età e con carni povere di grassi, vale a dire circa
130 calorie per 100 g di lonza, mentre per la stessa parte del maiale
pesante, quello destinato alla produzione di salumi e che può pesare
fino a 200 kg, le calorie sono 140 se magra e 268 se è venata di
grasso. A questo vecchio pregiudizio si è ora aggiunto quello che
la carne di maiale sia portatrice del virus influenzale che sta preoccupando
il mondo intero. Vale la pena ripetere che i poveri suini non c’entrano
nulla e che la loro carne e i suoi derivati sono sani, gustosi e nutrienti
come sempre.
Oltre a questo va sottolineato che la carne suina (e non solo) in vendita
nel nostro Paese è sottoposta a rigorosissimi controlli sanitari
e che, come ulteriore garanzia, sono stati istituiti nel 1998 in Italia
due organismi di controllo (INEQ: Istituto Parma Qualità e Istituto
Nord Est Qualità - www.ineq-ipq.it)
che hanno il compito di controllare e certificare i prodotti a DOP e IGP
nel settore dei prosciutti e dei prodotti della filiera italiana delle
carni suine. La rintracciabilità è però garantita
non solo per salumi e insaccati derivati dagli esemplari certificati poiché
il Consorzio Gran Suino Padano DOP (www.gransuinopadano.com) controlla
e certifica anche le parti utilizzate come carne fresca e per quei suini
che non risultano idonei ai disciplinari per la produzione del prosciutto
e avviati al commercio come carne fresca.
Con la carne fresca, oltre ai classici tagli, la salsiccia, al naturale
o aromatizzata con spezie e peperoncino, si ottiene macinando la carne
suina prelevata da varie parti dell’animale e mescolandovi un po’
di grasso, sempre di suino. La salsiccia di qualità migliore è
insaccata nelle budella stesse dell'animale, ma vengono utilizzate anche
quelle di ovini e, sempre più spesso, quelle artificiali.
SCELTA E CONSERVAZIONE
La carne di buona qualità si riconosce perché soda al tatto
(quando non macinata), con odore appena accennato, colore rosato uniforme,
grasso bianco e sodo. Segno di qualità inferiore è invece
il colore rossastro della carne. I rocchi della salsiccia devono inoltre
essere turgidi, lucidi e con aspetto umido ma mai bagnato.
La salsiccia va tenuta in frigorifero dove si conserverà al meglio
per un paio di giorni visto che è a base di carne macinata. L'ideale
sarebbe riporla nello scomparto più freddo, meglio se in un recipiente
a chiusura ermetica o sottovuoto o facendovi aderire della pellicola per
alimenti che farà da barriera all'aria. Per una conservazione più
lunga la salsiccia si può congelare fino a un paio di mesi, facendola
poi scongelare completamente prima della cottura.
QUANTO COSTA
(Dati forniti dalla So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari
all’Ingrosso di Milano - www.mercatimilano.it)
Tutta la carne suina presente in questo periodo sul mercato all’ingrosso
di Milano è di provenienza nazionale. Il suo prezzo all’ingrosso
per il pubblico è di 4,00 euro al kg più IVA 20%
Il mercato delle Carni è aperto al pubblico dalle ore 9.00 alle
ore 12.00 ogni sabato.
IN CUCINA
La salsiccia è molto versatile. Sbriciolata e mescolata alla carne
per il ragù, ai ripieni e al composto per le polpette aggiunge
sapore e morbidezza. Cotta in padella o alla griglia è un ottimo
secondo piatto o la farcitura ideale per un panino rustico.
Volendo sgrassarla un poco, prima di cuocerla si può scottare per
un paio di minuti in acqua a leggera ebollizione oppure mentre cuoce in
padella la si punge ripetutamente con uno spiedino (non con la forchetta
perché la pelle non si laceri) per farne uscire il grasso che si
accumula sotto la pelle, grasso che si può eliminare man mano.
L’aroma che lega meglio con il sapore deciso della salsiccia è
quello dell’alloro mentre una spruzzata di vino bianco secco lo
vivacizza.
Per la cottura alla griglia la si punzecchia di tanto in tanto quando
la si gira, ma se fosse piuttosto grossa meglio tagliarla a metà
per il lungo e porla sulla griglia, prima dalla parte tagliata, girandola
2-3 volte perché cuocia in modo uniforme.
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