LA BORSA DELLA SPESA

A cura di ENZA BETTELLI [asa.web@asa-press.com]


Il peperone

Tipico della stagione estiva, anche se ormai lo possiamo acquistare tutto l’anno grazie alle coltivazioni in serra e alle importazioni, il peperone appartiene alla stessa famiglia della melanzana e del pomodoro. Le varietà sono parecchie e si distinguono per la forma e la dimensione del frutto mentre il colore è di solito indicativo dello stato di maturazione; infatti il peperone immaturo è di solito verde e meno carnoso e dolce di quelli colorati.

ACQUISTO E CONSERVAZIONE
Sceglietelo pesante, carnoso, di colore brillante e uniforme, polpa soda, gambo fresco. Si conserva anche a temperatura ambiente, se abbastanza fresca. Ma per una conservazione ottimale tenetelo in in frigorifero, nello scomparto per gli ortaggi, dove si conserverà fino a una settimana circa. E’ possibile anche congelarlo, grigliato e non spellato, fino a 6 mesi.

QUANTO COSTA
(Dati forniti dalla So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari all’Ingrosso di Milano - www.mercatimilano.it). L’ingresso al Mercato all’Ingrosso di Milano in via Lombroso 54 è consentito al pubblico ogni sabato dalle ore 9.00 alle 12.00 per acquisti per un quantitativo minimo di una cassetta.

In questo periodo le quantità maggiori di peperoni arrivano dalla Sicilia, per quanto riguarda l’Italia, e dalla Spagna per quelli esteri.
La varietà commercializzata maggiormente sono i peperoni rossi quadrati (50.000 quintali nel 2013) seguiti da quelli gialli quadrati (47.000 quintali) e dai peperoni rossi lunghi (25.000 quintali).

Peperoni rossi o gialli lunghi (nazionali), al kg 1,40-1,60
Peperoni gialli o rossi quadrati (Olanda), al kg 2-2,40 euro
Peperoni gialli o rossi quadrati (Spagna), al kg 1,80-2 euro


IN CUCINA
Il peperone è eccellente crudo, tagliato a striscioline per il pinzimonio o a quadretti per le insalate miste. Prima va però lavato e asciugato, quindi si asporta il gambo tagliando la polpa a metà in senso verticale e a questo punto si asportano anche le costole bianche e i semi all’interno.
Un’altra preparazione classica è abbrustolito, operazione che si può eseguire sulla brace, quando non è più molto calda e coperta di cenere, o sul fornello con la retina spargifiamma e dopo avere coperto il piano del fornello con foglio di alluminio perché non si sporchi. Un altro sistema prevede la cottura in forno a 200°C per circa 20-30 minuti, ma è adatto per i peperoni più spessi e carnosi perché la polpa resti abbastanza consistente. Qualunque metodo abbiate utilizzato, inserite subito il peperone in un sacchetto di cellofane e mettetelo in frigorifero: appena freddo la pellicina verrà via facilmente.
Ottima anche la versione ripiena, per la quale sono adatti i peperoni più piccoli e non troppo carnosi, da tagliare a metà orizzontalmente e con il gambo perché mantengano la forma in cottura. Se volete eliminare la pellicina al peperone o se volete sveltire la cottura, immergetelo intero per qualche minuto in acqua a leggera ebollizione, poi scolatelo, lasciatelo raffreddare e procedete con taglio e farcitura.

 

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