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LA
BORSA DELLA SPESA
A cura di
ENZA BETTELLI [asa.web@asa-press.com]
Il carciofo
Il
carciofo è il fiore di una pianta della famiglia dei cardi e può
essere con le spine o senza. In questo periodo la produzione più
consistente è della varietà con le spine e provengono soprattutto
dalla Sardegna; da Puglia e Sicilia.
ACQUISTO E CONSERVAZIONE
Entrambe le varietà sono eccellenti purché i carciofi siano
pesanti, con le foglie chiuse e ben aderenti, di colore brillante e uniforme.
Il gambo e le foglie debbono essere freschi e con il taglio recente. I
carciofi si conservano un paio di giorni a temperatura ambiente, purché
non troppo calda, o fino a 3-4 giorni con i gambi inseriti come un mazzo
di fiori in un recipiente con abbondante acqua fresca, da cambiare una
volta al giorno.
QUANTO COSTA
(Dati forniti dalla So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari
all’Ingrosso di Milano - www.mercatimilano.it).
L’ingresso al Mercato all’Ingrosso di Milano in via Lombroso
54 è consentito al pubblico ogni sabato dalle ore 9.00 alle 12.00
per acquisti per un quantitavo minimo di una cassetta.
carciofi con spine (65.000 quintali nel 2013, tutti di
produzione nazionale e per la stragrande maggioranza provenienza Sardegna)
Attualmente si trovano in mercato carciofi con spine di calibro 7,5/9
e sono venduti all'ingrosso tra 0,40 e 0,50 euro cad.
carciofi senza spine romanesco (6.700 quintali nel 2013, tutti
di produzione nazionale e per la stragrande maggioranza provenienza Sicilia)
Attualmente in mercato si trovano in prevalenza quelli di calibro 9/11
e sono venduti all'ingrosso a 0,50 - 0,70 euro cad.
carciofi senza spine violetti (22.000 quintali commercializzati
nel mercato ortofrutticolo di Milano nel 2013, tutti di produzione nazionale
e più precisamente da Sardegna, Sicilia e Puglia).
In questo periodo in Mercato sono commercializzati carciofi senza spine
violetti di calibro 6,5/7,5 sia di produzione nazionale, sia di provenienza
Egitto e sono venduti tra 0,25 è 0,30 euro cad.
IN CUCINA
Il carciofo va privato delle foglie esterne, che sono le più dure,
per arrivare alla parte più tenera e chiara che corrisponde a circa
2/3 del carciofo stesso. Va quindi tolta anche la sommità dei carciofi,
con o senza spine, poiché anch’essa piuttosto dura. Alla
fine si taglia il gambo proprio alla base del carciofo, che va pareggiate
asportando i residui di foglie. Lasciando 2-3 cm di gambo alla base, che
è piuttosto tenero, pelatelo perché amaro. In tutti i casi
controllate che l’interno del carciofo non abbia il fieno (chiamato
comunemente barba) che va sempre asportato con la punta del coltello o
con un cucchiaino, allargando eventualmente le foglie del carciofo intero
per arrivare al fondo. Perché restino chiari i carciofi vanno immersi
i in acqua acidulata con succo di limone o sfregati direttamente con mezzo
limone per evitare che il taglio diventi scuro.
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