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LA
BORSA DELLA SPESA
A cura di
ENZA BETTELLI [asa.web@asa-press.com]
Il kiwi
In Nuova
Zelanda è stata migliorata e intensificata la coltivazione di questo
frutto originario della Cina e introdotto agli inizi degli anni ‘70
nel Lazio. Nel 2004 il kiwi coltivato nella zona di Latina ha ottenuto
il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta. La varietà
più diffusa di kiwi è quella a polpa verde, da qualche anno
affiancata da una a polpa gialla, più dolce e morbida.
Il kiwi a polpa verde più diffuso in Italia ha forma allungata
e arrotondata all’apice.
La varietà a polpa gialla è il risultato di una selezione
naturale a cura di ricercatori cinesi, sperimentata presso l’Università
di Udine. Il frutto ha forma cilindrica e buccia nocciola, polpa molto
delicata, profumata e con un sapore che ricorda quello di mango, banana,
melone e limone.
SCELTA E CONSERVAZIONE
I frutti devono essere senza ammaccature né macchie, sodi ma allo
stesso tempo leggermente cedevoli al tatto.
I frutti maturi si conservano per circa 4-5 giorni a temperatura ambiente
e fino a una settimana in frigorifero, nello scomparto degli ortaggi,
ma è meglio non lasciarli maturare troppo poiché diventano
pastosi.
I kiwi acerbi si conservano fino a un mese a temperatura ambiente; per
farli maturare più in fretta basta chiuderli in un sacchetto di
carta con una mela o una banana.
QUANTO COSTA
Dati forniti dalla So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari
all’Ingrosso di Milano - www.mercatimilano.it.
L’ingresso al Mercato all’Ingrosso di Milano in via Lombroso
54 è consentito al pubblico ogni sabato dalle ore 9.00 alle 12.00
per acquisti per un quantitativo minimo di una cassetta.
I kiwi (actinidia) attualmente sono venduti
all'ingrosso tra 1,00 e 1,70 euro al kg, a seconda della dimensione dei
frutti.
IN CUCINA
La pellicina dei kiwi è considerata commestibile e se i frutti
sono della varietà più piccola a pelle sottile e liscia,
davvero freschi, al punto giusto di maturazione e, ovviamente, di sicura
provenienza bio, si può mangiare, avendo però cura di spazzolare
i frutti a lungo sotto l’acqua corrente.
Il kiwi è adatto sia per i dolci sia per piatti salati e si sposa
bene con yogurt e con formaggio morbido (ricotta, crescenza, tomino).
E’ perfetto anche con le insalate miste, carne, pollame e pesce;
davvero eccellente con il prosciutto crudo, in alternativa al melone,
e con quello cotto.
Il kiwi contiene enzimi utili per la cottura della carne; infatti basta
lasciare riposare la bistecca o l’arrosto ricoperto di fettine di
kiwi per almeno un’ora perché la carne diventi più
morbida e saporita. Questo enzima fa inoltre cagliare il latte (anche
se non influisce negativamente su yogurt e gelato) e impedisce alla gelatina
di rassodare. Per la preparazione di bavarese e aspic bisogna quindi neutralizzarlo
cuocendo per qualche istante il kiwi prima di mescolarlo alla gelatina
e agli altri ingredienti. Le fettine vanno però cotte il meno possibile
perché la polpa non perda colore e sapore, ma solo giusto il tempo
perché diventi calda e morbida. Questa sua proprietà di
ammorbidire gli alimenti va tenuta presente anche quando si prepara la
macedonia, aggiungendo il kiwi all’ultimo momento.
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