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LA
BORSA DELLA SPESA
A cura di
ENZA BETTELLI [asa.web@asa-press.com]
Il mango
La
coltivazione di questo antico frutto esotico risale a oltre 6 mila anni
fa e inizialmente era conosciuto solo in Asia. E’ infatti originario
dell’India, dove è chiamato frutto sacro, e fu introdotto
in Brasile nel 18mo secolo dai Portoghesi. Attualmente ne esistono circa
2500 varietà, coltivate in quasi tutti i Paesi tropicali e quindi
il frutto è reperibile sul mercato tutto l’anno. E’
ricco di vitamine, A e C in particolare, e calcio.
SCELTA E CONSERVAZIONE
Il frutto può avere dimensioni diverse (da circa 200-250 g fino
a 1500 g). La forma è più o meno ovale e la pelle, sottile
e verdastra marezzata di giallo, rosso o viola, molto aderente a un grosso
nocciolo. La polpa è sempre gialla, succosa, molto aromatica, dolce
ma con un leggero retrogusto acidulo. In alcune varietà può
avere anche un gusto che ricorda la banana o la menta.
Il frutto è perfetto per il consumo quando è profumato e
leggermente cedevole al tatto, segno di corretta maturazione, quindi né
molto morbido né molto duro. Se colto troppo acerbo il mango può
avere la pelle raggrinzita e la polpa fibrosa con gusto poco gradevole
e piuttosto acidulo, oltre che con minore contenuto nutritivo. I frutti
eccessivamente maturi hanno la pelle con piccole macchie scure.
Il mango si conserva per 3-4 giorni a temperatura ambiente. Fino a 2 settimane
in frigorifero, nello scomparto delle verdure.
QUANTO COSTA
(Dati forniti da So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari
all’Ingrosso di Milano - www.mercatimilano.it). L’ingresso
al Mercato all’Ingrosso di Milano in via Lombroso 54 è consentito
al pubblico ogni sabato dalle ore 9.00 alle 12.00 per acquisti per un
quantitativo minimo di una cassetta.
Attualmente, il prezzo all'ingrosso dei manghi di prima categoria,
provenienza Brasile via mare, è compreso tra i 2,00 e i 2,50 euro
al kg.
IN CUCINA
Il mango è eccellente come frutto al naturale e per la preparazione
di dolci e bevande. Nei Paesi di origine è spesso utilizzato anche
in cucina, soprattutto quando è ancora un poco acerbo, in sostituzione
delle verdure per la preparazione di contorni alle carni (in particolare
pollame, maiale, prosciutto) e ai pesci e per salse tradizionali come
il chutney.
Per ricavare la polpa bisogna tagliarlo a metà senza sbucciarlo,
scartare il nocciolo e quindi incidere la polpa, senza intaccare la pelle,
con tagli a scacchiera ottenendo dei cubetti. Il mango si può servire
così, in modo che ciascuno possa mangiarlo prelevando un cubetto
di polpa alla volta, o staccare i cubetti di polpa per preparare macedonie
e dolci.
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