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LA
BORSA DELLA SPESA
A cura di
ENZA BETTELLI [asa.web@asa-press.com]
Barba di frate
Questa piccola
pianta erbacea, il cui nome scientifico è Salsola Lischi, è
chiamata barba di frate nelle regioni del nord mentre in quelle centrali
è conosciuta come agretto, ma ha anche molti altri nomi dialettali.
I suoi steli carnosi assomigliano a quelli dell’erba cipollina e
hanno un piacevole sapore acidulo. Cresce anche spontanea nelle zone costiere
mediterranee ed è depurativa e poco calorica.
ACQUISTO E CONSERVAZIONE
La stagione di questa delicata piantina erbacea va da marzo a maggio.
E’ di solito venduta a mazzetti e i migliori sono quelli con gli
steli di colore verde scuro ma brillante, turgidi e senza punte gialle.
Si conserva qualche giorno in frigorifero, in un sacchetto di carta o
per ortaggi, nello scomparto meno freddo.
QUANTO COSTA
(Dati forniti da So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari
all’Ingrosso di Milano - www.mercatimilano.it).
L’ingresso al Mercato all’Ingrosso di Milano in via Lombroso
54 è consentito al pubblico ogni sabato dalle ore 9.00 alle 12.00
per acquisti per un quantitativo minimo di una cassetta.
E’ un prodotto stagionale, presente tuttavia in buone quantità,
proveniente solo da coltivazioni italiane. Il prezzo all’ingrosso
in questi giorni oscilla tra 1,20 e 1,40 euro al kg.
IN CUCINA
La pulizia è semplice in quanto basta eliminare la parte della
radice, dura e legnosa e riconoscibile per il colore rossastro. Per fare
più in fretta riunite gli steli in mazzetti, facendo coincidere
l’inizio delle radici, e tagliateli insieme.
E’ però necessario lavare con cura gli steli, cambiando spesso
l’acqua finché non resterà pulita, ma senza lasciare
gli steli a lungo in ammollo. All’ultimo risciacquo si può
aggiungere del succo di limone per una pulizia ancora più approfondita.
Per la cottura bastano un paio di minuti in acqua salata o, meglio ancora,
a vapore. Una volta scolata questa verdura è ottima condita con
olio extravergine d’oliva e succo di limone. La barba di frate è
eccellente anche cotta direttamente in padella, facendola appassire per
pochi minuti con il burro, come gli spinaci.
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