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LA
BORSA DELLA SPESA
A cura di
ENZA BETTELLI [asa.web@asa-press.com]
Il fungo Pleurotus
Il suo
nome scientifico è Pleurotus ostreatus ma è chiamato comunemente
orecchietta per la sua particolare forma che ricorda per l’appunto
un orecchio, con lamelle ben evidenziate su quella inferiore. Cresce sui
tronchi degli alberi anche nei boschi, ma gli esemplari in commercio sono
praticamente solo coltivati. Ha una carne carnosa ma ricca di liquido
di vegetazione come i funghi in generale, di solito molto pulito perché
non è quasi mai a contatto con il terreno.
ACQUISTO E CONSERVAZIONE
Come per tutti i funghi, gli esemplari giovani sono da preferire poiché
sono più teneri e più digeribili. Quelli adulti del Pleurotus
si riconoscono oltre che per la dimensione anche dalla leggera patina
bianca che si deposita lungo il bordo superiore del cappello. Inoltre
i funghi molto grandi hanno uno scarto maggiore poiché il gambo
è grosso e va tagliato via perché duro e fibroso. Meno scarto
scegliendo invece le orecchiette piccole riunite a mazzetti che oltre
a un gusto migliore hanno poco scarto.
Il vantaggio di questo fungo è che molto raramente è infestato
dalle larve e si può quindi conservare per parecchi giorni nello
scomparto meno freddo del frigorifero, in un sacchetto per ortaggi o chiuso
nella sua confezione originale.
QUANTO COSTA
(Dati forniti da So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari
all’Ingrosso di Milano - www.mercatimilano.it).
L’ingresso al Mercato all’Ingrosso di Milano in via Lombroso
54 è consentito al pubblico ogni sabato dalle ore 9.00 alle 12.00
per acquisti per un quantitativo minimo di una cassetta.
I funghi Pleurotus in vendita al Mercato di Milano provengono quasi esclusivamente
dal Veneto e a questi si aggiungono piccoli quantitativi da Lombardia,
Emilia Romagna e Lazio, per un totale di oltre 2.600 quintali all’anno.
Il loro prezzo all’ingrosso in questo periodo varia tra i 2,00 e
i 2,20 euro al kg .
IN CUCINA
Come già detto, il Pleurotus è un fungo che non richiede
molto lavoro per la sua pulizia. Basta passarlo con una pezzuola umida
sulla parte superiore e spazzolare le lamelle per asportare eventuali
residui di terriccio e di segatura. Eliminate poi completamente il gambo
se è grosso e per 2/3 se è piccolo.
Questo fungo si cucina come gli altri ed è quindi piuttosto versatile,
ma conviene utilizzare recipienti piuttosto larghi per disporre i funghi,
interi o tagliati, in uno strato sottile. In questo modo e tenendo la
fiamma medio-alta è possibile far evaporare meglio e più
in fretta il liquido di vegetazione di cui sono ricchi.
Le orecchiette sono eccellenti soprattutto dorate in padella con il burro,
passate prima nell’uovo battuto e poi nel pangrattato o nella farina.
Se si tratta di esemplari grossi, dopo aver eliminato il gambo battete
leggermente l’attaccatura per ammorbidirla ulteriormente e darle
uno spessore più simile a quella del resto del cappello.
Cotti trifolati, come al solito con aglio e prezzemolo, acquistano un
sapore molto più stuzzicante con l’aggiunta di peperoncino.
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