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LA
BORSA DELLA SPESA
A cura di
ENZA BETTELLI [asa.web@asa-press.com]
La Clementina
E’ un ibrido nato dall’incrocio tra il mandarino e l’arancia
amara, con polpa succosa e dolce ma non sempre molto saporita o profumata
come quella del mandarino. Le nuove varietà, soprattutto quelle
provenienti da Calabria e Puglia, sono prive di semi.
SCELTA E CONSERVAZIONE
I frutti migliori sono pesanti, con la scorza lucida, di colore omogeneo,
senza macchie o screpolature, ben aderente alla polpa e il più
possibile sottile.
La clementina si mantiene per una settimana e più se tenuta in
un luogo fresco (frigorifero o sul balcone se la temperatura esterna non
va sotto zero). Tuttavia, con il passare del tempo sapore e profumo perdono
man mano di intensità.
QUANTO COSTA
(Dati forniti da So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari
all’Ingrosso di Milano - www.mercatimilano.it).
L’ingresso al Mercato all’Ingrosso di Milano in via Lombroso
54 è consentito al pubblico ogni sabato dalle ore 9.00 alle 12.00
per acquisti per un quantitativo minimo di una cassetta.
Nel 2010 in Mercato si sono commercializzato circa 230 mila quintali
di clementine senza semi, delle quali oltre la metà di provenienza
Calabria.
Le altre Regioni italiane di provenienza, in ordine di importanza, sono
la Puglia, la Basilicata e la Sicilia mentre dall’estero ne sono
stati importati 60.000 quintali dalla Spagna.
Attualmente le clementine senza semi calabresi in confezione multistrato,
a secondo delle dimensioni dei frutti (calibro), spuntano dei prezzi all’ingrosso
tra 0,70 e 1,30 euro al Kg.
Sono commercializzate anche delle clementine senza semi con foglia confezionate
alla rinfusa sia calabresi sia spagnole con prezzi all’ingrosso
che variano tra 0,60 e 0,80 euro al kg.
IN CUCINA
La clementina si consuma soprattutto al naturale ed è migliore
se fresca di frigorifero. Si aggiunge anche alle macedonie, dopo aver
privato gli spicchi dei filamenti bianchi e degli eventuali semi, e per
la guarnizione di bibite, long drinks e gelati.
Per decorare invece dei dolci fate fondere dello zucchero e rigiratevi
gli spicchi per rivestirli poi trasferiteli su un foglio di carta oleata
perché si raffreddino. Più semplicemente, passate gli spicchi
nell’albume leggermente battuto ma non montato e poi nello zucchero
e fateli asciugare.
Per conservare gli spicchi per 6-9 mesi, e averli quindi disponibili anche
in estate, congelateli distesi su un foglio di alluminio, poi riuniteli
in un sacchetto.
Se fossero particolarmente dolci e profumati, potete ricavare il succo
dai frutti tagliandoli a metà e spremendoli come si fa con le arance.
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