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DAL
MONDO DEL VINO E DELLA VITE
A cura di Roberto
Rabachino [rabachino@asa-press.com]
Attenzione puntata sui domini internet/vino
Giorni decisivi per la protezione su internet dei vini italiani ed
europei di qualità, dal rischio di frode e sfruttamento improprio
della loro denominazioni. Lo afferma la Federazione europea dei vini di
origine (Efow), indicando che nel corso della settimana si affronteranno
a Buenos Aires i produttori di vino europei sostenuti con forza dalla
vicepresidente della Commissione Ue all'Agenda digitale, Neelie Kroes,
e le società estranee al settore che vogliono attribuirsi i nuovi
domini web '.vin' e '.wine', proposti dall'organismo mondiale che li regola,
l'Icann (Internet Corporation for Assigned Names e Numbers). Il loro obiettivo:
acquistarli per acquisire il diritto di declinarli in 'chianti.wine',
'champagne.vin' o altro, e poi venderli al miglior offerente, che magari
non ha nulla a che vedere con chi produce queste eccellenze.
Nella ricerca di un accordo tra le parti, l'Icann ha infatti deciso di
dedicare al contenzioso una riunione specifica nel corso dell'attuale
sessione che si concluderà il 21 novembre. Da parte europea, Kroes
ha inviato una lettera all'Icann, in cui afferma che l'Ue non accetterà
la creazione di '.vin' e '.wine' se la protezione delle indicazioni
geografiche (IG) non sarà assicurata". La lettera evoca i
rischi che rappresenta per il consumatore l'assenza di protezione delle
'IG' su internet, auspicando che si trovi una soluzione tra le parti.
Un dialogo tra il settore viticolo europeo e i candidati ai nuovi domini
é stato avviato. Tuttavia, in caso di mancata intesa, l'Efow chiede
"alla Commissione e agli Stati membri di fare tutto il possibile
per impedire la creazione dei domini '.vin' e '.wine' e di proteggere
le 'IG' su Internet".
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