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L'ITALIA
DEI SAPORI
A cura di Marina
Cioccoloni
La Val di Non e la festa del raccolto
La
Val di Non è una splendida vallata che si estende a nord-ovest
di Trento oggi universalmente conosciuta per le sue vaste coltivazioni
di mele. La valle, la più ampia del Trentino, è ricca di
boschi e ampie pianure, ed è caratterizzata da piccoli borghi antichi,
eremi, castelli e alcuni laghi. Tra le eccellenze naturalistiche di questo
territorio sono da annoverare le Dolomiti di Brenta e lo splendido e romantico
Lago di Tovel, nel Parco Naturale Adamello-Brenta. La valle custodisce
anche uno dei più importanti santuari del Trentino, il Santuario
di San Romedio. Arroccato sulla cima di uno sperone roccioso, esso è
un complesso di costruzioni erette nel corso dei secoli una sull’altra
e che hanno contribuito a rendere questo luogo magico ed estremamente
suggestivo.
Secondo la leggenda il santuario è stato costruito nel luogo in
cui alla fine del X secolo visse in completa solitudine il nobile Romedio
di Thaur, che ispirato da Dio decise di abbandonate le sue ricchezze e
ritirarsi tra i monti a condurre vita da eremita. Il primo nucleo del
santuario fu quello scavato nella roccia alla sua morte per custodire
la sua tomba e che diede inizio a un culto consolidatosi sempre più
nel corso dei secoli.
La strada per raggiungere il santuario porta fino a un parcheggio dove
si deve lasciare la macchina e proseguire a piedi. Si raggiunge la sommità
del santuario con una ripida scalinata di 131 scalini che passa attraverso
un suggestivo percorso di cappelle, minuscole chiesette ed edicole della
passione. Non manca nemmeno un’area faunistica dove vivono in semilibertà
due orsi, per ricordare la leggenda secondo la quale San Romedio ammansì
un orso che voleva sbranarlo. C’è anche un bel percorso naturalistico
che parte dal paese di Sanzeno e attraverso un piacevole sentiero lungo
la valle del Rio Romedio conduce al santuario dopo un paio di chilometri
e mezzo.
Il 15 gennaio, in occasione della festa di San Romedio, numerosi fedeli
si danno appuntamento al santuario per la messa, al
termine della quale viene distribuito il tradizionale piatto del pellegrino
a base di trippa.
In ottobre la Val di Non festeggia le mele con una festa conosciuta col
nome di “Pomaria”, in onore di Pomone, la dea protettrice
dei frutteti. Giunta quest’anno alla quinta edizione, la festa è
diventata un appuntamento fisso e un’occasione speciale per ammirare
la Val di Non in un dei suoi momenti più belli, quello del raccolto
dei frutti che l’hanno resa famosa in tutto il mondo.
La festa, che prende il nome dal latino pomarium (frutteto), propone due
giorni (il 10 e 11 ottobre) interamente dedicati alla mela. Sede della
manifestazione sarà come sempre Casez, un piccolo borgo medievale
di 200 anime situato a circa 700 metri s.l.m. in comune di Sanzeno. Immerso
tra i meleti, è sede di un magazzino di Melinda, il consorzio che
riunisce 5200 coltivatori di mele della Val di Non che al termine della
stagione estiva raccolgono circa 300.000 tonnellate di mele, delle qualità
Golden Delicious, Red Delicious e Renetta Canada. Dal 2003 il marchio
Melinda ha ottenuto il riconoscimento di prodotto “Denominazione
di origine protetta”.
Laboratori artigianali, degustazioni, raccolta di mele in compagnia del
contadino, mercatini, musica, rievocazioni di antichi mestieri, spettacoli
d’arte e di cultura, e per i più piccoli, giochi, fiabe,
laboratori per imparare a conoscere gli animali e altre iniziative per
scoprire le meraviglie della natura. Per informazioni: APT Val di Non
- tel.0463.830133 - www.visitvaldinon.it
- www.pomaria.it
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