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L'ITALIA
DEI SAPORI
A cura di Marina
Cioccoloni
SEZZE E LA SACRA RAPPRESENTAZIONE DELLA PASSIONE DI CRISTO
Fondata
secondo la leggenda da Ercole, Sezze è un’antica cittadina
posta in magnifica posizione geografica sui contrafforti Lepini. Nel medioevo
infatti ebbe vita travagliata perché collocata proprio sulla via
Pedemontana Volsca, l’unica che collegava il nord del Lazio al sud.
Luogo di soggiorno di diversi papi divenne poi feudo della potente famiglia
Castani. Peste, saccheggi, invasioni, infine l’annessione al Regno
d’Italia, oggi Sezze è una gradevole località di villeggiatura
che, oltre ad alcune belle chiese, conserva numerosi resti del suo passato
romano, tra cui i ruderi di una villa, di un tempio di Saturno risalente
al II secolo a.C, i resti del tempio di Giunone Regina, e una poderosa
cinta esterna di mura poligonali che sta a testimoniare la posizione strategica
avuta nel passato.
Per un approfondimento della storia della città merita visitare
l’interessante antiquarium comunale, ricco di reperti tra cui vasellame,
monete, utensili, ex-voto in terracotta e in bronzo e altro materiale
di scavo proveniente sia dalla necropoli della grotta Vittorio Vecchi
che dagli scavi effettuati nell’area del tempio di Giunone Regina.
L’antiquarium è particolarmente interessante perchè
al suo interno si conservano anche alcuni resti di animali preistorici
vissuti nel territorio, come l’elefante antico, l’orso delle
grotte, il rinoceronte, il cervo, lo stambecco e la iena.
Per uno sguardo al passato prossimo invece, è da segnalare il Museo
Lepino della Civiltà
Contadina, con un interessante villaggio contadino. La casa colonica,
il recinto per le greggi, l’abbeveratoio, la stalla, il “mandriglio”
in legno dove viveva il maiale, l’aia dove si batteva il grano,
la “logge”, palafitta tipica della pianura pontina, la cantina,
il forno dove si cuoceva il pane, il pozzo per l’acqua, la chiesetta
con le immagini sacre dei protettori del mondo contadino e di San Lidano,
patrono di Sezze. Tutto è stato fedelmente ricostruito per offrire
ai visitatori uno spaccato di vita passata ormai scomparsa ma dalla quale
si è sviluppato il presente attuale. Completano l’esposizione
una collezione di strumenti musicali e di oggetti quotidiani di vita tra
cui anche utensili, materiale per il cucito, il corredo e la dote della
donna. Il museo conta anche una sezione dedicata alle erbe tipiche della
zona con circa 400 specie botaniche dei Monti Lepini.
Questa cittadina a Pasqua sale agli onori
delle cronache per la sacra rappresentazione della passione che si tiene
la sera del Venerdì Santo.
La Rappresentazione della Passione di Sezze risale al medioevo, quando
veniva celebrata dalle numerose confraternite presenti nel paese. Ripresa
dall’oblìo nel 1933, viene rappresentata ogni anno con centinaia
di comparse che mettono in scena per gli stretti vicoli del paese tutti
i momenti della vita di Gesù. Estremamente suggestiva, conta la
partecipazione anche di attori professionisti. Nel 2009 vi hanno partecipato
gli attori Franco Oppini ed Eleonora Brigliadori, nei panni rispettivamente
di Erode e Procula. L’importanza di questa manifestazione è
testimoniata dalla sua presenza nell’Albo istituito di recente dal
Parlamento Europeo per le associazioni che in tutta Europa rappresentano
la Passione di Cristo. Per l’Italia Sezze è stata la prima
rappresentazione ad essere inserita in elenco.
Non
bisogna dimenticare che dal punto di vista alimentare Sezze è universalmente
conosciuta per il carciofo romanesco IGP, di cui è, insieme alla
vicina località di Priverno, il maggiore produttore pontino. Il
prodotto principe del territorio dal 2002 ha ottenuto il marchio di Identificazione
Geografica Tipica e da oltre trent’anni Sezze lo festeggia alla
metà di aprile con una Sagra del carciofo che ha raggiunto ormai
fama nazionale, attirando estimatori da tutto il Lazio ed oltre. Durante
i due giorni della sagra si possono degustare carciofi cucinati in tutti
i modi, (alla giudia, arrosto, al tegame), sia nei ristoranti locali che
negli stand organizzati appositamente dall’amministrazione comunale
nelle piazze e lungo i vicoli della città vecchia.
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