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L'ITALIA
DEI SAPORI
A cura di Marina
Cioccoloni
Camerino: La Corsa alla Spada
A
metà maggio Camerino, gradevole cittadina adagiata tra le dolci
colline marchigiane, si anima per la Corsa alla Spada, rievocazione di
un’antica tradizione legata alle manifestazioni che si svolgevano
un tempo per la festa del patrono della cittadina, San Venanzio.
Nata come competizione popolare di cui si ha documentazione grazie ad
alcuni documenti notarili risalenti al 1220, dopo anni di oblìo
la Corsa alla Spada è stata riproposta nel 1981 e si svolge nella
domenica successiva al 18 maggio, con un vasto programma che anima la
cittadina marchigiana per una intera settimana. Le iniziative organizzate
dai tre Terzieri in cui è suddivisa la città: Sossalta (dai
colori rosso e bianco con l'emblema della colomba), di Mezzo, (colori
verde e nero, con l'emblema della fiamma) e Muralto (colori azzurro e
bianco, con l'emblema delle spighe di grano), oltre a mostre di prodotti
artigianali, spettacoli folcloristici e musicali, comprendono anche l’apertura
delle tipiche taverne d’epoca dove vengono riproposti menù
a base di antiche ricette locali.
La manifestazione è preceduta dalla suggestiva cerimonia dell’Offerta
dei ceri, che ha luogo la sera del 17 maggio, vigilia della festa del
patrono. Tre separati cortei in splendidi costumi d’epoca partono
dai tre Terzieri e percorrono il centro storico medioevale al lume delle
torce e al suono dei tamburi, fino ad arrivare alla Basilica di S. Venanzio
dove ha luogo la cerimonia. Al termine, sul sagrato antistante la Basilica
si procede alla lettura del proclama della gara e all'accensione del grande
falò propiziatorio, tra squilli di trombe e rullo di tamburi.
Il pomeriggio della
domenica successiva alla festa del Patrono, un secondo fastoso corteo
composto da 300 figuranti tra dame, cavalieri, paesani in costume, musici
e sbandieratori, percorre le vie principali della città prima di
dare avvio alla gara vera e propria, i cui protagonisti sono trenta atleti,
dieci per ogni Terziere. Si contendono la “Spada”, cioè
il simbolo classico della cavalleria e di conquistata dignità cittadina,
e il “Palio”, simbolo del primato del rione di appartenenza.
La corsa si snoda su un tracciato di circa 1.500 metri in salita nel centro
storico della cittadina. Il corridore che giunge per primo al traguardo
e sfila la spada dal tronco in cui è conficcata è dichiarato
vincitore ed ha in premio la spada mentre al Terziere che risulta vincitore
secondo il tempo di arrivo del suoi corridori, spetta il Palio da custodire
fino all'anno successivo.
La manifestazione termina con la consegna del Palio da parte del Magnifico
Messere, alla presenza del Duca e della sua corte. La cerimonia si svolge
nella panoramica Rocca dei Borgia, al suono delle trombe e lo sventolio
di vessilli e sbandieratori.
Durante i giorni della manifestazione nelle cantine è possibile
degustare i prodotti tipici della zona, tra cui gli insaccati, in primis
il pregiato salame di Fabriano, e il vino bianco di Matelica.
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