L'ITALIA DEI SAPORI

A cura di Marina Cioccoloni


Di presepe in presepe a Cervia
E per festeggiare il nuovo anno grandioso spettacolo pirotecnico sul Porto Canale

Sembra che Cervia, nota località della Riviera romagnola, debba il suo nome ad un evento avvenuto quando la zona era ancora completamente ricoperta di boschi e foreste e vi vivevano indisturbate nutrite colonie di cervi. Un luogo idilliaco in cui amava passeggiare il vescovo di Lodi che un giorno si imbattè in un cervo che si inchinò al suo cospetto in segno di devozione. Fu così che per ricordare l’incredibile avvenimento si decise di chiamare Cervia la piccola cittadina.

Oggi molto sviluppata dal punto di vista turistico, Cervia ha saputo mantenere il suo ricco patrimonio di aree verdi come per esempio la secolare pineta di Milano Marittima, 260 ettari di natura ricchi di sentieri e percorsi ciclabili. Negli anni ’60 in 23 ettari di bosco è stato realizzato il Parco Naturale, dove si possono osservare da vicino mucche, cavalli, caprette, conigli, cigni, pavoni e cervi, il simbolo della città. A tutto ciò c’è da aggiungere 24 ettari di fascia pinetale che sono un altro importante polmone verde tra l'arenile e le località di Pinarella e Tagliata. Tutto questo ha permesso a Cervia di meritare nel 2007, primo comune della costa romagnola e tra i pochissimi in Italia e in Europa, l’assegnazione del marchio “EMAS”, acronimo di Environmental Management and Audit Scheme, cioè sistema comunitario di ecogestione e audit ambientale.

Ma Cervia è nota anche per essere la città del sale, grazie agli 827 ettari di estensione delle sue saline, vero scrigno naturalistico di rara bellezza fruibile attraverso visite guidate a piedi o in barca che permettono di osservare diverse specie di avifauna fra cui pittime reali, aironi, cavalieri d’Italia, martin pescatore e colonie di oltre 2000 esemplari di fenicotteri rosa.

Di grande fascino è l’area di produzione artigianale del sale “dolce” cervese, apprezzato per il gusto morbido e delicato e dal 2004 anche presidio Slow Food. Prima della trasformazione e il passaggio al sistema di produzione industriale Cervia contava ben 150 saline. L’unica rimasta è la salina Camillone, nella quale nel periodo estivo è possibile partecipare a visite guidate durante le quali viene mostrato il lavoro dei salinari con gli antichi attrezzi in legno e si può raccogliere il sale assieme a loro. Il sale di Cervia, conosciuto anche all’estero, viene impiegato nella produzione di sali da bagno e prodotti cosmetici naturali, mentre i fanghi e le acque madri delle saline – dalle importanti proprietà terapeutiche - sono utilizzate nei trattamenti delle Terme di Cervia.

Ma oltre che nell’ambito cosmetico il sale di Cervia la fa da padrone anche nell’agroalimentare e la produzione non riguarda solamente i numerosi sali aromatizzati per la cucina (tra cui lo speciale sale alla salicornia, erba aromatica tipica dei bacini salanti) ma anche altri prodotti particolarissimi ed unici come il goloso cioccolato al sale di Cervia, la piadina al sale e il torrone al sale, senza dimenticare i vini di sabbia e il Prugnolino, liquore lavorato dalle bacche del prugnolo, cespuglio tipico delle saline.

L’occasione per assaggiare queste prelibatezze particolari potrebbe essere la visita ai presepi cervesi che durante il mese di dicembre animano la cittadina con le loro peculiarità perché a Cervia il presepe è una tradizione che affonda le sue radici nei secoli.

I presepi più noti hanno il loro spazio all’interno del MUSA, il Museo del Sale di Cervia (aperto sabato e domenica dalle 15.00 alle 19.00 e dal 21 dicembre al 6 gennaio aperto tutti i giorni sempre dalle 15 alle 19), dedicato all’attività salinara e che ospita un presepe unico al mondo, il presepe di sale. Trattasi di una composizione particolarissima, creata nel 1992 con una tecnica artigianale piuttosto complessa da Agostino Finchi, un salinaro che con passione ha messo in scena la Natività attraverso la realizzazione di oltre quindici personaggi alti dai 10 ai 40 centimetri tramite la cristallizzazione guidata del sale, una tecnica molto particolare la cui procedura richiede grande cura e consiste nel correggere giornalmente manualmente questa cristallizzazione per dare al sale la forma voluta. Un’opera preziosa che per essere protetta dagli sbalzi di temperatura e soprattutto dall’umidità viene conservata all’interno di una teca di vetro.

Sempre all’interno del MUSA si trova un altro presepe particolarissimo, il Presepe dei Salinari. Le statue, a grandezza naturale, sono in terracotta patinata plasmate su di una struttura di sostegno in metallo e sono state realizzate verso al fine degli anni ’80 da Paolo Onestini, figlio di Giacomo, famoso ceramista cervese. Le statue rappresentano la Natività nella tipica capanna in giunco dei salinari e fanno parte di una scena complessiva che presenta i salinari al lavoro e altre figure della vita in salina, collocate in altri ambienti del museo, come per esempio un finanziere nella sua postazione dentro alla garitta (costruzione in muratura da cui si faceva la guardia al sale), un salinaro che spinge il carriolo e uno che utilizza la gottazza (strumento usato per spostare l’acqua da un bacino basso ad uno più alto). Le statue sono tutte vestite con abiti del periodo realizzati con grande passione da una “azdora” (signora) cervese.

Oltre a questi due presepi quest’anno MUSA ospita un presepe molto originale donato al Comune dai familiari del suo autore, Mario Boselli. E’ un presepe animato che rappresenta la salina Camillone con i salinari al lavoro, la burchiella che porta il sale ai magazzini, il faro che indica con la sua luce la giusta direzione ai naviganti, ecc. Il presepe oltre ai mestieri più diffusi rappresenta le attività tipiche della località fra le quali la pesca con i pescatori impegnati con canne e bilancini sulla palèda del porto e i boscaioli che tagliano tronchi di pino. Per realizzare quello che può essere definito un vero capolavoro l’autore ha impiegato 20 anni.

Un Presepe meccanico molto interessante viene allestito ogni anno, sempre con un tema spirituale diverso e nuovo, all’interno della chiesa della Madonna della Neve (dal 1 dicembre al 6 gennaio tutti i giorni dalle ore 8 alle 12 e dalle 15 alle 18) mentre un altro viene realizzato con materiali naturali e riciclati sul territorio della chiesa Stella Maris.

Molto interessante e singolare è il Presepe della signora Ualdia, allestito in un’abitazione privata in via XX Settembre, 61 e visitabile, dal 25 dicembre all’8 gennaio, il lunedì, mercoledì, sabato e domenica dalle ore 15.00 alle 20.00, e il giovedì e venerdì dalle ore 21.00 alle 23.00. Si tratta di un presepe di grandi dimensioni con le case alte circa un metro e mezzo e i personaggi di 50 cm che occupa una stanza di circa 20 mq e si sviluppa anche in altezza. L’ambientazione è la città vecchia di Betlemme e la sua peculiarità è la possibilità di camminare al suo interno. L’opera è frutto della passione della signora Ualdia Neri che si dedica al suo presepe fin da quando era bambina, realizzando interamente da sola e artigianalmente ogni singolo componente, dalle case alle statuine fino alla suggestiva scenografia utilizzando in gran parte dass e materiali di recupero come cartone e legno, oltre a stoffa con la quale confeziona gli abiti dei personaggi.

Nel centro di Milano Marittima invece dal legame con il capoluogo lombardo nel 2011 è nato un presepe che è anche uno straordinario progetto artistico. La Natività è rappresentata con un’opera d’arte sensoriale, per la quale sono state usate moderne tecniche di animazione che danno vita a un viaggio emozionante nei luoghi del passato, mentre statue a grandezza naturale e stendardi, posizionati tra le strade e nelle rotonde del centro cittadino completano l’opera. Cento elementi in tutto ricordano gli anni di Milano Marittima. Per gli elementi scultorei, realizzati in vetroresina miscelata a scaglie di plexiglass, elementi che risultano luminescenti a qualsiasi ora del giorno e della notte, sono stati scelti due soggetti: le pecore, che formano un “gregge”, e i pastori che simbolicamente accompagnano il viandante verso la Natività. Le statue hanno un forte senso di astrazione dal reale e riprendono l’idea del sale, “l’oro bianco” di Cervia. Accanto ci sono stendardi dai soggetti pittorici che, come dei quadri disseminati tra i pini della città, danno voce al gregge verso la meta, comunicando pensieri e messaggi positivi. Il percorso termina con la Natività, momento conclusivo di un viaggio spirituale che ci riporta a Betlemme. È un film di animazione, proiettato su un grande schermo, realizzato attraverso la rielaborazione dell’opera di Giotto e dei suoi contemporanei (scelta per la sintesi e la semplicità stilistica diventando punto di riferimento più adatto per la sperimentazione dei materiali innovativi), e consta in un’animazione multisensoriale, elaborata con un gioco di colori, luci e musica, che narra in modo emozionale ed evocativo la nascita del Bambinello dal momento dell’Annunciazione fino all’adorazione dei Magi (dal 8 dicembre al 6 gennaio).

Il 15 dicembre (in caso di maltempo il 22) nel centro di Cervia da Viale Roma a Piazza Garibaldi e Piazza Pisacane si metterà in scena il Presepe Vivente con un centinaio di comparse vestite in abiti d’epoca e che con vari allestimenti rappresenteranno la Natività, oltre alla vita e alle attività dell’antica Betlemme. Il tutto dalle ore 10.00 alle ore 19.00.

Per Capodanno Cervia ha in programma tre giorni di festa che comprenderanno, il 29 dicembre dalle ore 17.00 ai Magazzini del Sale, l’edizione speciale invernale di Tramonto DiVino, degustazione selezionata di circa 300 etichette e prodotti tipici di qualità della regione Emilia Romagna a marchio D.O.P. e I.G.P. Per l’occasione sarà anche presente la Franciacorta con 40 cantine. I festeggiamenti culmineranno la sera del 31 dicembre sul Porto Canale, lo specchio d’acqua che divide Cervia da Milano Marittima. Un enorme orologio alimentato da una cascata di sale scandirà gli ultimi minuti del 2013 per sincronizzare il concerto di fuochi d’artificio e il brindisi di benvenuto al nuovo anno. Sarà l’avvio di un crescendo di musica e pirotecnia di circa 20 minuti che culminerà con l’incredibile spettacolo dei Magazzini del sale avvolti dalle fiamme. In realtà l’incendio è solo uno show di grande suggestione creato ad arte da effetti speciali frutti di tecnologia e software fra i più avanzati. Dopo lo spettacolo piromusicale la festa continuerà per tutta la notte con il porto canale trasformato in una grande discoteca a cielo aperto.

Per ulteriori informazioni: Tel. 0544 974400 www.turismo.comunecervia.it

 


Archivio
[ Leggi le notizie precedenti ]