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L'ITALIA
DEI SAPORI
A cura di Marina
Cioccoloni
Ad Acqualagna per la Fiera del Tartufo
E' ormai una tradizione che si ripete da ben 43 anni.
Stiamo parlando della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Acqualagna,
che ha aperto i battenti domenica 26 ottobre e che si protrarrà
per tre fine settimana fino a domenica 9 novembre.
Acqualagna è un piccolo borgo di poco
più di 4.000 abitanti in provincia di Pesaro-Urbino, ed è
l'unico comune d'Italia che dal 1995 ha unAssessorato al Tartufo. La cittadina
infatti è nota, in Italia come all’estero, per essere la
capitale del tartufo, e vanta una secolare tradizione di ricerca, produzione
e commercializzazione del tartufo: in loco vengono trattati i 2/3 dell’intera
produzione nazionale, oltre 500 quintali di tartufi di tutti i tipi, che
vengono anche esportati in ogni parte del mondo (dalla Germania alla Francia,
dagli Usa al Canada alla Russia).
La ricerca dei tartufi ad Acqualagna è una tradizione antica che
viene tramandata di padre in figlio. Si racconta come la localizzazione
delle tartufaie sia un segreto custodito gelosamente, che un tempo veniva
rivelato solamente in punto di morte. Da secoli la vita della popolazione
viene regolata dalle stagioni del tartufo e già in un bando del
1890 del Comune di Acqualagna si leggeva che la Giunta deliberava l'acquisto
di una bilancia per la pesa pubblica dei tartufi dando in consegna tale
bilancia a un pubblico pesatore. Le cose naturalmente da allora si sono
evolute ed oggi Acqualagna grazie ad Internet offre ulteriori servizi
per gli estimatori del prezioso tubero, come la borsa del tartufo in rete.
La capitale del tartufo diventa così il punto di riferimento in
Internet delle quotazioni del prezioso tubero sul territorio comunale
in relazione all'andamento del mercato. Collegandosi alla rete si possono
conoscere in tempo reale i prezzi aggiornati e c’è anche
la possibilità per chi lo desidera di acquistare direttamente in
rete il tartufo.
Il tartufo riveste una grande importanza per l'economia di tutta la zona.
Oltre ad essere conosciuta in tutto il mondo per il suo prodotto principe,
Acqualagna è sede di diversi professionisti che operano nella trasformazione
e nel commercio del tartufo. Negli ultimi anni poi grazie al prezioso
tubero essa è diventata una meta turistica conosciuta in tutto
il mondo, al punto da spingere il comune a coniare lo slogan "Acqualagna
capitale del tartufo fresco tutto l'anno".
L'ultima creazione in fatto di gastronomia al tartufo, dopo le creme,
i formaggi, i cioccolatini e chi più ne ha più ne metta,
è il gelato al tartufo preparato da Matteo Cavazzoni maestro pasticcere
di Fano (in provincia di Pesaro). Il gelato al tartufo si può gustare
nel "salotto del gusto", l'area allestita per valorizzare sempre
di più le eccellenze enogastronomiche della zona, in una perfetta
combinazione di cibo, storia, tradizione e cultura. Nel “salotto
del gusto” nei fine settimana si alterneranno rinomati chef che
presenteranno ricette e trucchi dell'arte culinaria. E' stato anche allestito
un interessante angolo dedicato ai bambini, per accompagnarli alla scoperta
degli alimenti tramite curiose prove di analisi sensoriali dei cibi che
li aiutino nel riconoscimento dei gusti e a scoprire aromi e sapori. Il
tutto per insegnare loro i concetti di una buona educazione alimentare
e l'importanza di una corretta alimentazione che li possa accompagnare
anche da adulti.
Ma come si conserva e si gusta il tartufo bianco? Innanzitutto il tartufo
(queste poche regole valgono per ogni tipo) deve essere conservato sempre
in frigorifero, avvolto in un tovagliolo di carta che ne assorbe l’umidità
e posto all'interno di un contenitore di plastica o di vetro a chiusura
ermetica. Non deve essere mai cotto ma lavorato fresco, e si gusta al
meglio sulle carni bianche (mai su quelle rosse), ma soprattutto sulla
pasta in bianco (ottima quella fatta in casa) o sulle uova, che ne esaltano
al massimo l’aroma.
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